A Milano la mostra “Come si fanno i soldi, la produzione di cartamoneta tra tecnologia e tradizione”, percorso espositivo che intende far conoscere al pubblico la storia e le tecniche di produzione delle cartevalori.

Per tutto il mese di ottobre, con inaugurazione venerdì 4 ottobre alle 10.30, nello Spazio Eventi del grattacielo Pirelli di Regione Lombardia, si potrà scoprire come nascono le banconote, dal bozzetto alle prove stampa, dalle matrici alla stampa.
La mostra, curata da Luigi Lanfossi, vicepresidente del Museo della Stampa e stampa d’arte a Lodi Andrea Schiavi, potrà essere visitata gratuitamente dal lunedì al venerdì, con orario continuato dalle 9.00 alle 18.00.

L’esposizione è il risultato della promessa del Museo di Lodi, con la collaborazione della Tipoteca Italiana Fondazione, dell’Archivio storico di Poste Italiane, della Fondazione Fedrigoni Fabriano, dell’Associazione Italiana Cartamoneta e con il supporto di Luxoro e KBA NotaSys.

Tutto inizia dai Sumeri
Tavoletta sumera

Una ‘banconota’ sumera

La mostra, partendo da una tavoletta sumera del 3200 a. c., passa alle prime banconote cinesi e, attraverso le prime cartemonete italiane del Regno d’Italia, arriva ai nuovi euro dei giorni nostri. Nella sezione dedicata ai francobolli, espone il primo francobollo al mondo, il “Penny Black”, i francobolli italiani prima dell’Unità d’Italia e i primi francobolli della Repubblica Italiana.
Esplora in particolare i materiali, gli aspetti grafici e gli elementi tecnici delle banconote, degli assegni e dei francobolli, tutti supporti cartacei “che oggi, in molti casi, sono sul punto di essere soppiantati in favore di nuovi strumenti e tecnologie”.
Uno sguardo particolare è dedicato agli artisti con l’esposizione di loro preziosi bozzetti originali di banconote, francobolli e titoli azionari.

Le mitiche ‘mille lire’
1000 LIRE Regie Finanze 1746 F

1000 Lire delle Regie Finanze anno 1746

Curiosa è l’esposizione dei tagli da mille lire che illustrano la storia di questa mitica banconota: tutti ricordano il motivo della canzone “Mille lire al mese” (1939), quasi racconto di un immaginario nazionale legato ai soldi.
Il rovescio della medaglia è il mondo della falsificazione, che il cinema ha immortalato nel film divenuto l’icona dei tentativi fraudolenti: La banda degli onesti (1956), con Totò e Peppino De Filippo. Involontario protagonista della pellicola è il celebre biglietto da 10.000 lire in esposizione, apparso per la prima volta nel 1948. Vera protagonista del film è però la macchina tipografica Ambrosia, di fabbricazione italiana, anzi genovese (il discendente diretto dell’inventore produce oggi macchine per il taglio di carta e film da bobina a foglio).

Però la più grande operazione di contraffazione di banconote di tutta la storia, fu quella che nel 1942 Hitler affidò al maggiore delle S.S. Bernhard Kruger: milioni di sterline inglesi furono realizzate all’interno di un campo di concentramento. Entrambe le banconote, vera e falsa, si possono ammirare in questa mostra.

Il giorno dell’inaugurazione e ogni martedì, utilizzando antichi torchi e attrezzature del Museo di Lodi, verranno effettuate dimostrazioni di stampa calcografica e tipografica, stesse tecniche con cui si stampavano in origine banconote e francobolli.
poster come si fanno i soldi