MetaÃlice intervista gli editori italiani per tentare di rendere più chiaro il mondo editoriale a chi non lo conosce e mettere a confronto chi invece ne esercita la professione.

Oggi siamo in compagnia di Carlo Morrone, fondatore della C.E. Morrone Editore di Siracusa, nella splendida e calda Sicilia. Di recente abbiamo avuto il piacere di conoscerlo allo stand della regione Sicilia presso il Salone Internazionale del Libro di Torino.

MetaÃliceCarlo Morrone, ci siamo incontrati grazie a una conoscenza in comune, un giovane scrittore che ha pubblicato di recente un libro con la sua casa editrice. Oggi approfondiremo la conoscenza. È la prima volta che partecipa al SalTo?
Carlo Morrone – In qualità di membro dell’Associazione Siciliana Editori, la mia Casa Editrice partecipa, unitamente a tutti gli altri membri dell’ASE, al Salone del Libro di Torino da un ventennio circa.

MAÃ – L’unione fa la forza, si potrebbe dire, e in questo caso aiuta a uscire dall’ombra. Quando ha capito che le sarebbe piaciuto diventare un editore? Quando nasce la casa editrice e perché? 
CM – La Morrone Editore nasce nel 1989 quando non riuscendo a trovare un editore per la pubblicazione del mio libro, “Siracusa – 27 secoli di storia”, ho fondato una mia Casa Editrice (Ditta individuale, senza dipendenti). Proprio da lì ha preso il via la mia carriera editoriale.

MAÃ – Chi fa da sé fa per tre. Accollarsi il rischio le ha dato riscontri e soddisfazioni. Come si articola il catalogo della casa editrice Morrone? Che cosa ci può dire in merito alla sua produzione?
CM – La produzione editoriale è varia: saggi che spaziano dalla Storia all’Archeologia, dall’Architettura, alla Medicina, senza perdere di vista la cultura popolare, il dialetto, la narrativa e la poesia, cataloghi di mostre, guide turistiche.

MAÃ – C’è molta Sicilia nel vostro catalogo e questo è un vantaggio. Come scegliete i testi da pubblicare e come arrivano a voi gli scrittori? 
CM – Dopo anni di attività, con partecipazione a decine di fiere del libro in tutta Italia, presentazioni di testi in specifiche manifestazioni o direttamente organizzate da noi, le conoscenze, il passaparola, i media, le proposte editoriali sono sempre numerosissime. Per la scelta dei testi da pubblicare valutiamo principalmente la validità dell’argomento trattato, lo stile, il possibile impatto sul mercato, i costi di produzione. I saggi su materie specifiche vengono fatti valutare da esperti del settore.

MAÃ – Quali sono i tempi di attesa per ricevere una proposta editoriale e in seguito arrivare alla pubblicazione?  
CM – Alcuni testi si mostrano immediatamente interessanti, per cui si provvede a “bloccarli” il più presto possibile, proponendo un contratto; quelli dal titolo fuorviante rispetto al contenuto, oppure particolarmente complessi vengono lasciati sedimentare in attesa del giudizio dell’esperto a cui vengono affidati, e a volte della stagione, ma anche di particolari anniversari; quelli che a nostro giudizio non interessano al grande pubblico vengono messi in “lista di attesa”.

MAÃ – Quali figure professionali sono presenti all’interno della C.E.? 
CM – Le figure sono quelle classiche di una C.E.: per la prestampa sono l’impaginatore, il grafico per l’ottimizzazione delle immagini e per la copertina, il correttore di bozze. Indispensabile, a nostro giudizio, è il distributore regionale; è lui che conosce personalmente i librai; è lui che dà il suo giudizio sull’argomento trattato e, soprattutto sul titolo del libro. Ciascun libraio conosce bene i suoi clienti e sa bene che impatto può avere un certo testo. Poi, ovviamente, ci si avvale anche del distributore nazionale.

MAÃ – Come viene gestita la grafica e la stampa dei libri che intendete pubblicare?  
CM – Tutto dipende dall’argomento trattato: non tutti i libri richiedono gli stessi formati, lo stesso font, lo stesso colore di carta, la stessa legatura, la stessa copertina (plastificazione lucida o opaca, nessuna o con plastificazione), grammatura, pandette sì/no, copertina rigida o cartonata.

MAÃ – Quanto conta per Morrone Editore un buon editing?  
CM – L’editing è forse la parte fondamentale di un libro. Un buon editing è indice di rispetto per l’autore e per il lettore; un buon editing fidelizza o allontana l’autore che si è affidato alla C.E., ma anche il lettore che giudica la professionalità della C.E. collabora alla realizzazione di un buon editing, con proposte e modifiche work in progress.

MAÃ – Secondo la sua esperienza, l’intelligenza artificiale potrà in futuro sostituire un buon editor e un bravo correttore di bozze? 
CM – Al momento e con le conoscenze di oggi, l’IA. a mio giudizio, può fare solo danno all’editoria. Ritengo che in seguito quando l’IA sarà preminente, non solo la figura dell’editore potrebbe soffrirne, ma anche i lettori che potrebbero venire “abbindolati” da falsi autori che potrebbero utilizzare l’IA per scrivere romanzi e forse anche saggi con il suo aiuto.

MAÃ – Quale tipo di contratto Morrone propone ai propri autori? Si tratta di editoria non a pagamento o mista? 
CM – I contratti editoriali vengono personalizzati, in base al tipo di proposta. Se si tratta di testi di largo respiro la C.E. si fa carico delle spese di pubblicazione, distribuzione ecc. I testi messi in “lista di attesa”, e con scarso respiro commerciale potrebbero richiedere un contributo da parte dell’autore; si tratta di coinvolgerlo nel “rischio” commerciale.

MAÃ – Quali servizi offrite all’autore che intendete pubblicare? 
CM – Il più piccolo libro pubblicato ottiene lo stesso trattamento di un testo di grande respiro. Tutti meritano la stessa cura: composizione attenta, cura delle immagini, editing, ISBN, distribuzione regionale, distribuzione nazionale, deposito legale nelle biblioteche di Roma, Firenze e in quella regionale (la Sicilia nel nostro caso) presentazione in varie città.

I costi di un’edizione

MAÃ – Quale parte del prezzo di copertina va all’autore?
CM – Molti autori non conoscono il mercato del libro e pensano di potere ottenere alte cifre per “diritti d’autore”; non può essere così per vari motivi. Il calcolo è facile: il prezzo di copertina viene stabilito moltiplicando per 4-5 il costo di produzione: i distributori e i librai assorbono il 55% del prezzo di copertina; col 45% rimanente bisogna coprire il costo di stampa (25%). Con il rimanente 20% va considerato l’utile della C.E. e i diritti d’autore. Se l’editore è buono offre agli autori il 10%, ma deve essere molto buono!

MAÃ – Dopo la pubblicazione come vengono distribuiti i vostri libri?  
CM – Un nostro distributore regionale fornisce il prodotto cartaceo nelle migliori librerie della Sicilia; un distributore nazionale riceve invece una scorta di tutti, proprio tutti, i libri pubblicati, che restano a disposizione delle librerie italiane ed estere e che ne dovessero fare richiesta, dei privati che li acquistano on-line tramite Amazon, direttamente alla Casa Editrice. Ad esaurimento scorte, sarà lo stesso distributore a richiedere una nuova fornitura. Dal momento in cui la C.E. registra l’ISBN, tutte le più grandi librerie e i più grandi distributori inseriscono il libro nella loro vetrina virtuale, nel loro catalogo di libri disponibili. La consegna avviene entro pochi giorni dall’ordine. Da considerare anche che al 55% destinato a distributori e librai vanno aggiunte le spese di spedizione con corrieri.

MAÃ – Come viene seguito l’autore nel post pubblicazione, quali sono i canali utilizzati per far conoscere la CE e gli autori? 
CM – Vengono utilizzati tutti i canali che la tecnologia mette a disposizione; WhatsApp, Facebook, mails, sito della Casa Editrice.

MAÃ – In un mercato, sempre più inflazionato e ingolfato di libri e di editori di ogni tipo, come vi rendete riconoscibili?  
CM – Partecipando a numerosissime fiere organizzate in Italia e organizzando presentazioni in librerie.

MAÃ – Il self publishing sta rovinando l’editoria o è un’alternativa valida a quella classica?  
CM – Il self publishing permette a tutti gli autori che non trovano spazio nelle piccole e grandi Case Editrici di pubblicare in proprio i libri; ovviamente il tutto viene ridimensionato: distribuzione, visibilità ecc.

MAÃ – Una nota dolente dal 2022 è rappresentata dalla riorganizzazione di Metalice (di AIE) e del servizio Informazioni Editoriali che gestisce a pagamento l’inserimento di dati chiave del catalogo degli editori, come la copertina e la sinossi. Quanto incide, se incide, l’abbonamento a Metalice; è causa di un aumento del prezzo di copertina?  
CM – Certo che incide; ogni servizio aggiuntivo costringe a tenere alti i prezzi di copertina a danno soprattutto degli autori che vedono ridotto il diritto d’autore. L’abbonamento a Metalice porta le spese a oltre il 57% le spese di produzione.

MAÃ – Che cosa si sente di consigliare agli autori che desiderano vedere pubblicata la propria opera? 
CM – Penso che dovrebbero affidarsi a editori locali (che non hanno nulla da invidiare ai grandi editori), per il semplice fatto che si crea con l’editore un rapporto diretto (che qualche volta diventa amicizia); rapporto che diventa spesso una sorta di collaborazione per la promozione. Pochissimi sono i libri che vengono presi in considerazione dalle grandi case editrici. Bisogna fare una precisazione: la suddivisione in piccole, medie e grandi case editrici non si riferisce alla qualità della loro produzione, bensì alla tiratura; più alta è la tiratura media di un editore, più grande è la casa editrice.

MAÃ – Agli editori piccoli e indipendenti, che cosa consiglierebbe di valutare prima di prendere la decisione di entrare a far parte di questo mondo? 
CM – Una casa editrice ha delle spese fisse annuali (INPS, locazione e gestione di un ufficio etc.). Non viene considerata l’IVA che è calcolata sulla produzione e sulle vendite.

Il ruolo delle librerie

MAÃ – Quindi, i costi sono importanti e vanno valutati preventivamente. E parlando di lettori, i giovani, secondo lei, quali testi prediligono e cosa si potrebbe fare per avvicinarli di più ai libri? 
CM – I giovani lettori sono più numerosi di quelli di età superiore ai 30 anni. Chi ama la lettura sa come e dove trovare i libri; i canali multimediali sono di grande aiuto. Sarebbe opportuno che le librerie iniziassero (molte già lo fanno) a mettere a disposizione gratuitamente i loro spazi per le presentazioni, con cadenza almeno settimanale. I clienti della libreria devono sapere che un certo giorno della settimana (sempre quello) c’è un evento culturale con la presentazione delle nuove proposte. Si punta spesso il dito contro la scuola, che allontana i ragazzi dalla lettura. La lettura deve essere un piacere non una costrizione. I docenti dovrebbero invitare spesso gli autori locali a dialogare in classe con i ragazzi, accompagnare le classi intere a prendere confidenza con i libri direttamente nelle librerie, lasciandoli liberi di circolare fra gli scaffali; programmare visite a piccole e grandi fiere del libro che si svolgono in quasi tutti i paesi.

MAÃ – Condivido il suo punto di vista circa le scuole, poco attente a stimolare gli studenti alla lettura con eventi e visite a tema, forse perché implicherebbero più lavoro per loro e più impegno. Che cosa pensa degli e-book, rispetto al cartaceo o all’audiolibro?  
CM – Gli e-book sono certamente comodi nei viaggi e durante le vacanze; rendono il bagaglio meno pesante. Ma dopo la lettura di un e-book, non resta nulla. Ritengo che col tempo le librerie di casa potrebbero diventare solo contenitori di ninnoli e souvenir. L’audiolibro è certamente cosa diversa: accompagna chi viaggia, chi è costretto a lunghe degenze a letto. Ovviamente diviene indispensabile per chi ha problemi di vista.

MAÃ – Mi fa piacere apprendere il suo giudizio positivo circa l’audiolibro, mentre altri editori lo considerano un concorrente del cartaceo che si prende una fetta dei ricavi. È così anche per lei? Qual è, a suo giudizio, il futuro dell’editoria? In quale direzione sta andando? 
CM – Gli e-book, gli audiolibri e i vari strumenti tecnologici stanno certamente creando un danno al prodotto cartaceo. Un libro è un libro se non proprio eterno, certamente ha una vita lunghissima, cosa che non si può dire degli e-book, degli audiolibri, delle pen drive e di tutti i più moderni dispositivi di archiviazione.

MAÃ – Ha programmi nuovi per il futuro?  
CM – Proseguire sulla strada che percorro da quasi quaranta anni, dare spazio soprattutto ai giovani scrittori, incoraggiando in tutte le occasioni chi amerebbe scrivere un libro, ma non sa da dove cominciare. La presenza fisica dell’editore nelle più disparate manifestazioni fa capire anche ai più timidi che l’editore non è una figura astratta e irraggiungibile, ma è colui che può aiutarli a realizzare un sogno.

Grazie Carlo Morrone, le auguriamo buon lavoro e rivolgiamo un saluto alla bella e calda terra di Sicilia!

Morrone editore stand al SalTo 24

 Lo stand Morrone Editore al SalTo 24