Adobe ha acquistato Oculus Medium, un tool per la Realtà Virtuale nato da Facebook.

Questa è la notizia che gira in questi giorni negli ambienti informati e subito gli esperti si sono scatenati con le loro valutazioni e commenti, perché a quanto sembra, questo potrebbe rivoluzionare il settore.

Secondo la guru Adobe Michela Di Stefano di Studio361°  “Adobe si sta profilando come una figura importante anche nel mondo della realtà virtuale, e sembra che l’obiettivo sia quello di avere il monopolio anche di questo mercato. Anche se la strada da percorrere è ancora lunga. Non so se questo sia un bene assoluto.”

‘Virtuale’ o ‘aumentata’? Per la precisione, aggiunge Di Stefano, bisogna distinguere perché di stratta di realtà virtuale con Oculus, ma realtà aumentata con Aero.

Per Raffaele Angelillo, TAGA Italia, la sensazione è che Adobe perda piccoli pezzi del mercato sul tradizionale e che voglia arrivare prima di tutti su questo segmento. È d’accordo PierLuigi Franchi che aggiunge: “L’aver fagocitato aziende concorrenziali non ha portato a una maturazione delle applicazioni come aspettato, ma solo a una integrazione di altre tecnologie a scapito della positiva “guerra” di mercato.”

Del resto, come sostiene Michela Di Stefano, “Un po’ di concorrenza non ha mai fatto male a nessuno, tanto meno al mercato”.

Più che di concorrenza – precisa Alessandro Bernardi PS Schoolavrebbero bisogno di una bella azione dell’antitrust che li obblighi a una politica commerciale diversa dall’abuso di posizione dominante. Della concorrenza ormai se ne sbattono altamente da circa 6 anni.

Ancora Michela Di Stefano ritiene che questo sia, purtroppo, vero. “Inoltre, dal punto di visto tecnico, il ritmo di aggiornamento non è al passo con la stabilità dei software e questo è un bel problema”.

Insomma quando c’è di mezzo Adobe i social si scatenano. Segno di vivacità che fa certamente bene al settore.