Metaprintart incontra Mike Horsten, General Manager Marketing EMEA, Mimaki Europe, rappresentata in Italia da Bompan, per fare il punto sulla stampa a getto d’inchiostro.

Per iniziare la nostra conversazione chiediamo a Mike di darci un rapido resoconto della evoluzione della stampa inkjet settore in cui predomina l’attività di Mimaki/Bompan. Una tecnologia che fu presentata per la prima volta alla Drupa 1995, ma la cui qualità lasciava a quell’epoca molto a desiderare. Da allora i progressi sono stati costanti e oggi la qualità è eccellente.

Mike Horsten Mimaki

Mike Horsten  – Ricordiamo prima di tutto, che le prime stampanti a getto d’inchiostro furono presentate in Europa nei primi anni ’90 e come Mimaki siamo presenti ormai da quasi 15 anni in questo settore. L’industria della comunicazione visiva è stata la prima ad adottare questa tecnologia, in quanto c’era la necessità di creare prodotti speciali e unici. Le altre opzioni come la serigrafia e l’esposizione fotografica analogica, erano molto costose, rispetto alle nuove soluzioni digitali a getto d’inchiostro e la stampa elettrostatica. Dato che la stampa elettrostatica era più costosa e richiedeva un’ulteriore finitura era logico che si scegliessero stampati di grande formato realizzati con getto d’inchiostro a basso costo. Quindi questa tecnologia divenne lo standard. La stampa inkjet, caratterizzata da vantaggi importanti come la facilità d’uso e costi di produzione contenuti, divenne rapidamente il processo di stampa di default per la comunicazione visiva.

MPA – A parte la comunicazione visiva, alla luce delle novità esposte da Mimaki a Fespa e delle reazioni dei visitatori, quali sono i settori in cui l’azienda intende spingere maggiormente in Italia nei prossimi mesi? Ci viene in mente il settore in forte espansione della stampa di etichette e packaging in particolare grazie agli inchiostri e vernici UV. Qual è la posizione di Mimaki – Bompan in questo campo ?

M. H. – Crediamo che l’imballaggio sarà il prossimo grande passo nella digitalizzazione dell’industria della stampa. Le tradizionali tirature per gli imballaggi sono sempre state molto grandi e, con la stampa digitale è ora possibile realizzare tirature più brevi, personalizzarle, stamparle su richiesta: esattamente ciò che serve oggi.  Nei segmenti di mercato del lusso le quantità degli imballaggi e la complessità dei mercati hanno reso la stampa digitale solo più interessante. Ora è possibile stampare un astuccio di cosmetici di alta qualità, personalizzarlo e utilizzare anche una lamina oro e argento. C’è anche la possibilità di aggiungere un ologramma. Mimaki ha sviluppato in collaborazione con Digi-Foil un completo workflow dedicato proprio a questo scopo. Possiamo anche stampare su bottiglie rotonde, le opzioni sono perciò infinite.

MPA – Se consideriamo la stampa commerciale settore in cui la stampa offset ha dominato e domina tuttora, quali sono le prospettive della stampa inkjet? Il costo degli inchiostri è un limite, e fino a quando resterà un limite?

Il plotter Mimaki TS500 1800 diagonal

Il plotter Mimaki TS500 1800 diagonal

M. H. – Oggi il limite del getto di inchiostro è la velocità. Per quanto riguarda la stampa commerciale, rispetto alla roto-offset, per non parlare della rotocalco, la stampa a getto d’inchiostro attualmente è ancora troppo lenta. Vedremo ulteriori sviluppi in futuro man mano che la tecnologia a getto d’inchiostro evolverà e le teste di stampa potranno stampare molto più velocemente.
La domanda oggi è: la stampa a getto d’inchiostro può sostituire la stampa tradizionale in questo settore?
La risposta a questa domanda è molto semplice: non oggi.

MPA – Tra le applicazioni in forte sviluppo, la stampa tessile ci sembra molto interessante.  Alcune aziende del settore sono orientate a utilizzare l’inkjet per la stampa diretta. Qual è la posizione di Mimaki? Quali sono i vantaggi rispetto alla stampa transfer e quali le prospettive?

M. H. – La produzione di tessuti tramite la stampa digitale ha permesso di riportare la stampa tessile in Europa.  La stampa di tessuti è stato un grande mercato in crescita per Mimaki non solo in Turchia, dove è iniziata, ma anche in Europa e in particolare in Italia, grazie all’esperienza specifica di Bompan in questo campo.
La possibilità di stampare direttamente su tessuto o tramite carta sublimatica è solo una scelta che dipende dal mercato dove opera il produttore tessile. Le industrie di abbigliamento sportivo e non per lo più utilizzano la stampa a sublimazione. Questo per le più elevate qualità e velocità di produzione che sono possibili con la carta di trasferimento.   Le industrie della moda utilizzano altri materiali e piuttosto frequentemente tessuti con fibre naturali, così sono utilizzati inchiostri reattivi e acidi per la stampa diretta.    Il vantaggio principale della stampa diretta è che è possibile produrre subito in base all’esigenza del momento e persino cambiare i colori al volo. Inoltre ci sono pochi scarti. Con la stampa tradizionale ci sarebbe bisogno di almeno 7 retini serigrafici per ottenere un risultato simile, senza possibilità di cambiare i colori.

Il nuovo ploter Mimaki CJV300

Il nuovo ploter Mimaki CJV300

MPA – Considerando i concetti che ci ha illustrato, quali sono i mercati più interessanti e le vostre soluzioni a medio termine ?

M. H. – I più interessanti sono i mercati del tessile e della stampa di imballaggi: i numeri relativi alla crescita in entrambi i settori aumentano del 100% all’anno. Con l’aggiunta della velocità delle nuove macchine ora possiamo facilmente competere con l’Oriente quando si tratta di produrre capi in Europa. Vediamo già oggi grandi catene di distribuzione commerciale che lavorano con la stampa digitale e producono i capi in Europa.
Per quanto riguarda l’imballaggio riteniamo che il packging di fascia alta con personalizzazione sia un mercato in crescita. Tutto questo in realtà è iniziato con la Campagna di Coca-Cola “Share a Coke”. La gente ora vuole avere un oggetto personalizzato, e questa esigenza ha fatto sì che l’intero mercato della personalizzazione sia in piena espansione.