Prezzi in aumento, ricerca di vini a denominazione, i vini a marchio del distributore e i vini tipici delle regioni da parte dei consumatori. Un contesto in cui le etichette giocano un ruolo importante.

Le previsioni della grande distribuzione per le vendite di vino nel 2018 dicono che si dovrebbe vedere un’ulteriore crescita delle vendite di vino, specie nei settori dei vini a denominazione d’origine, dei vini tipici delle regioni con buone prospettive di crescita anche dei vini offerti col marchio delle insegne della grande distribuzione.
Resta un settore di nicchia sugli scaffali dei supermercati quello del vino biologico. Questo il sentiment diffuso tra i buyer vino della grande distribuzione che hanno partecipato al “Gdo Buyers’ Club” al Vinitaly2018.

Da parte nostra abbiamo visitato Vinitaly non per assaggiare, ma per valutare l’evoluzione delle etichette. Ma vediamo prima come si comporta il mercato del packaging. Secondo i dati rilevati, si nota un calo del vino in brik, escluso il bag-in-box, mentre nonostante il prezzo superiore, la tendenza è in aumento per il vino in bottiglia.
La ricerca IRI per Vinitaly evidenzia che le bottiglie da 0,75 si sono vendute nel 2017 con un prezzo medio di 4,32 euro al litro con un aumento del 2,3% sull’anno precedente. In aumento anche la richiesta di vini di fascia medio-alta.

Etichetta che comunica

In questo contesto di mercato il ruolo dell’etichetta, assume importanza a volte decisiva sullo scaffale dove è l’occhio, a volte, a percepire la qualità di una cantina.

Abbiamo fatto una accurata indagine in Vinitaly soffermandoci proprio sulle etichette, piuttosto che sui nomi, il colore e la presentazione allo stand, in modo da avvicinare il più possibile l’occhio del consumatore quando si trova di fronte a uno scaffale.

Abbiamo anche cercato di scoprire, quali sono le cantine, e in particolare le regioni più attente al messaggio diretto trasmesso dall’etichetta.

Si nota subito che le regioni dei vini ‘nobili’ per tradizione sono le più statiche nell’innovazione grafica, mentre le cosiddette ‘regioni giovani’ puntano molto sull’attrazione visiva (oltre che del gusto, ovviamente).

La nostra panoramica di immagini vuole appunto evidenziare questo aspetto da cui possiamo facilmente dedurre le tendenze attuali, un riferimento utile anche per chi studia il design delle etichette e per chi le stampa.

Anche la tecnica di stampa è presa in considerazione dalle cantine, contrariamente agli anni passati in cui si faceva affidamento su ciò che proponeva lo stampatore di fiducia, o si andava anche lontano a cercare lo stampatore specializzato. Abbiamo osservato nella nostra indagine, un forte uso di serigrafia e di effetti speciali, con vernici a rilievo, lamine, e molta attenzione al nero.