Alla Galleria Blu di Milano la personale ‘Persistenze mutevoli’ di Davide Nido uno tra gli artisti più interessanti delle ultime generazioni.

Prematuramente scomparso nel 2014 a soli 48 anni Davide Nido artista che fu invitato a partecipare alla 53° Biennale di Venezia, era stato considerato uno tra gli artisti più interessanti delle ultime generazioni.
A dieci anni dalla prima personale di Nido “Coriandoli e Tutto” negli spazi della galleria milanese Galleria Blu di via Senato 18 con una collaborazione nata nel 2003 e continuata fino al 2014, oggi la galleria ripropone i lavori dell’artista con la mostra ‘Persistenze Mutevoli’ che presenta una selezione di opere realizzate appositamente per la Galleria Blu in quegli undici anni.

Nido, Magmatic

Davide Nido, Magmatic

La collaborazione e il dialogo di Davide Nido con artisti del livello di Luciano Fabro e Aldo Mondino e quelli a distanza con Festa, Fontana, Boetti, Pascali, Bonalumi – dice Alberto Mattia Martini nel catalogo – hanno influito sulla ricerca dell’artista e nell’ideazione di una caratterizzante tecnica e linguaggio espressivo, che consiste nell’utilizzo di colle siliconiche colorate sciolte a caldo e poi disposte con grande cura e maestria sulla tela, dando così forma a molteplici immagini.

Tra le tele esposte in mostra spiccano quelle dei cicli realizzati per la Galleria Blu: i Coriandoli (la serie più storica), i Tutto, i Deep, i Freeze e gli Striped, nei quali si alternano insiemi di colori apparentemente scomposti, forme circolari, strisce lineari, trame e stratificazioni materiche.
Davide Nido è riuscito nell’intento di sintetizzare all’interno dei suoi quadri la sensazione di libertà, l’idea del non finito, dell’apparente persistente che muta costantemente per poter accedere al mistero, ciò che lui stesso ha definito: “una finestra che guarda l’universo“.

Davide Nido, Coriandoli in tutto

Davide Nido, Coriandoli in tutto

L’universalità dell’opera di Nido si trasfigura in Persistenze mutevoli, all’interno delle quali si fonde l’emozione con un sistema espressivo originale, che le rende esclusive e d’immediata riconoscibilità. Davide Nido è un alchimista della materia, funambolo del colore, che pur ripercorrendo incessantemente e persistentemente la stessa idea stilistica, la modifica continuamente, la muta e reinventa eternamente, avanzando differenti forme, colorazioni, trame e strutture compositive.

La mostra, accompagnata da un catalogo introdotto da Alberto Mattia Martini, resterà poi aperta al pubblico fino al 22 luglio da lunedì a venerdì 10-12,30 / 15.30-19.00, sabato 15.30-19.00 (chiusa domenica e festivi).
Inaugurazione: lunedì 18 aprile 2016, ore 21.