In un seminario dedicato a stampatori digitali di grande formato, i guru del posizionamento sul mercato indicano strumenti e strategie per il successo. Branding e applicazioni visive.

«Siamo un po’ fanatici, non solo nel colore – che è il mantra di Fenix Digital Groupma nel come fare e farsi scegliere dal mercato». Con queste parole Paola Mortara ha aperto un utile seminario di una giornata, organizzato in collaborazione con 3M e HP (di cui Fenix DG è distributore), seguito da un pubblico coinvolto e interessato ai contributi dei relatori, i cui interventi sono stati incentrati sulle nuove applicazioni, sulla comunicazione visiva, sulla motivazione, personal branding e networking: tutti concetti chiave del modus operandi di Fenix DG.

Strategie di posizionamento

Un seminario di alto spessore concettuale grazie ai relatori che hanno intrattenuto e – speriamo – fatto comprendere agli imprenditori presenti che i cambiamenti del mercato vanno affrontati con competenze, ricerca e aggiornamento continuo. Insomma con logica e razionalità.

Luigi Centenaro

Luigi Centenaro

Prima il messaggio poi la strategia” dice Luigi Centenaro, noto esperto di personal branding per imprenditori (www.personalbrandingcanvas.com), è un modo di agire tipico di molte imprese, ma altrettanto errato. L’imprenditore deve individuare una propria strategia. Se l’obiettivo è di lavorare sulla differenziazione dal punto di vista emozionale (un esempio è quello di Fenix DG attraverso i suoi Social), deve pertanto puntare su un posizionamento che sia originale, che dia dei plus e dei riferimenti sicuri. In sintesi: crearsi una personalità anche se non si è i primi e i migliori (citando l’esempio del calciatore David Beckam, noto forse più per le sue bizze che per i suoi dribbling). La domanda è: bisogna ‘vendersi’? No, meglio farsi comprare. Per questo ci vuole visibilità (messaggio) e reputazione (ad esempio mantenere le promesse). In definitiva non si chiede di essere perfetti, ma reali. Non è necessario essere una Ferrari, Lego o Google, ma è sufficiente essere se stessi, con abilità e stile.

Non è la tecnologia che ti fa bravo

Dopo le relazioni tecniche– di cui parliamo sotto — tenute da Marco Cisani (Onyx) sulla gestione del colore spot nella stampa digitale, e di Fulvio Rohrer (3M) che ha offerto ottimi spunti per gli stampatori digitali del grande formato e agenzie di pubblicità di come diventare ‘venditori di idee’, nel pomeriggio un’altra vivace relazione molto apprezzata è stata quella di Luca Pianigiani (Jumper).

Luca Pianigiani

Luca Pianigiani

Luca ha intrattenuto sul tema focale che troppi ancora trascurano – come del resto abbiamo sottolineato più volte nei nostri editoriali – che il futuro è una scommessa che ci giochiamo sulla nostra pelle. Questo significa che non dobbiamo sbagliare nelle scelte strategiche delle nostre aziende o del nostro lavoro.
Illustrando come le tecnologie evolvono e cambiano rapidamente richiedendo un continuo aggiornamento, ha tuttavia tenuto a ribadire come uno è bravo, o non lo è, a prescindere dalla  tecnologia. Infatti, ha detto, molti dedicano giustamente tempo alla tecnologa, ma trascurano la comunicazione. Come vediamo si ritorna al tema precedente: “inutile saper fare se non lo si fa sapere”. I Social aiutano molto, ma anche in questo non bisogna improvvisare o essere superficiali.
Ci si permetta una parentesi: da tempo molte, troppe, tipografie sono su Facebook (che per inciso non è il Social più adatto alla comunicazione B2B) e lo utilizzano per inviare foto e chiedere il ‘mi piace’. Ma non comunicano, anzi: ‘rompono’ per dirla in gergo. I Social vanno utilizzati e sfruttati per quello che sono e valgono, ma anche qui non è la tecnologia che conta, quanto il saperla utilizzare in modo intelligente.

Tornando alle relazioni tecniche, rimandiamo ad altra occasione l’approfondimento di Marco Cisani (Onyx) sul colore, che in sintesi ha illustrato come per uscire dalla soggettività del colore e riprodurlo e comunicarlo coerentemente e fedelmente sia necessario appoggiarsi a sistemi ben collaudati e riconosciuti, nel caso della stampa, da Pantone. In origine progettato per l’industria grafica, si è poi diffuso come il sistema di corrispondenza Pantone che dice come il colore apparirà su carta, patinata, non patinata o con finitura opaca. Per il settore tessile la mazzetta Pantone Fashion & Home riguarda il campo della moda e dell’arredamento. La libreria Pantone Color Bridge simula i colori in quadricromia approssimando la tinta Pantone a un CMYK. Per le tinte piatte e i colori di stampa spot gli Swatch Books aiutano a trovare al volo la formulazione d’inchiostro per stampare meglio certi colori difficili da centrare. Questa interfaccia è divisa in cinque sezioni dalla genrazione della tabella campioni, all’anteprima.
Nella stampa digitale è importante ricordare che la definizione del colore riprodotto è funzione tanto di software quanto di hardware, per una corretta interpretazione da parte del rip.

Fulvio Rohrer, 3M, ha saputo coinvolgere i presenti senza dar l’impressione di spingere commercialmente alcuni nuovi prodotti anche rivoluzionari nel campo della decorazione. Appunto nel fatto di essere rivoluzionari offrono all’imprenditore intraprendente la possibilità di scovare nuove commesse presso interlocutori che si trovano davanti al problema del “vorrei ma non posso”. Prendiamo l’esempio di un negozio, un bar, un locale: molti sentono l’esigenza di rinnovarlo, ma si fermano davanti ai preventivi.
Le soluzioni che lo stampatore può offrire sono di un ‘restyling’ a basso costo semplicemente con nuovi rivestimenti che lui stesso stampa e applica. I nuovi materiali 3M facilitano il compito sia per la facile deformabilità che li rende adatti a qualsiasi superficie irregolare, sia la capacità di non aderire al supporto finché non sono sottoposti a una adeguata pressione.
Dario Morelli di HP, ha illustrato WallArt – soluzione firmata da HP per l’interior design, in combinazione con la tecnologia di stampa sostenibile HP Latex.
La chiusura di giornata è stata resa vivace e dinamica dall’intervento di Dario Formica, di Dale Carnegie, con consigli e soluzioni per relazioni efficaci e durature con i clienti, come presentato nel suo libro “Come trattare gli altri”.

Demo dal vivo

Ottimi i feedback ricevuti dai presenti, che hanno potuto assistere a dimostrazioni di tre prodotti HP: HP Latex serie 310 e HP Latex 360, affiancate dalla soluzione flatbed HP Scitex FB700. Nel primo caso parliamo della entry level HP Latex 310 da 1371 mm di larghezza, compatta e adatta a piccoli e medi centri stampa che vogliono espandere il loro business in modo sostenibile. HP Latex 360 è invece l’ammiraglia da 1625 mm di luce di stampa pensata per aumentare la capacità produttiva e la gamma di applicazioni possibili e redditizie, tra cui stampa diretta su tessuti per la comunicazione visiva e carte da parati. HP Scitex FB700 è invece la soluzione di stampa ibrida flatbed e roll-to-roll, produttiva e facile da utilizzare perché completamente servoassistita. HP Scitex FB700 permette di gestire agevolmente la stampa UV diretta su supporti rigidi spessi fino a 64 mm, pesanti fino a 68 kg e larghi fino a 2500 mm, oppure su più pannelli di dimensioni inferiori contemporaneamente (fino a 6).

Ottimi suggerimenti

Fenix DG ancora una volta ha offerto ai suoi ospiti gli strumenti per una continua crescita delle conoscenze e per la ricerca di innovazione ed eccellenza. Valori con cui Fenix Digital Group lavora quotidianamente e che, abbinati alla cura del rapporto personale con clienti e fornitori, fanno del gruppo uno dei più dinamici, pronti e innovativi nel panorama della stampa digitale. Una giornata decisamente ricca di spunti e di idee: ora tocca agli imprenditori della comunicazione visiva mettere in atto i tanti suggerimenti ricevuti.