Uno studio di Smithers PIRA presentato a drupa, stima una forte accelerazione nel packaging di lusso in carta e cartone sulla spinta dell’innovazione.
Sponsorizzato da Asia Pulp and Paper (APP) il seminario tenuto dall’istituto di ricerche Smithers PIRA ha evidenziato l’importanza del cartone nel packaging sia dal punto di vista della sostenibilità e del riutilizzo delle risorsi, sia dell’efficacia protettiva.
L’analisi – pubblicata anche nel rapporto “Paper-based packaging trends to 2019” – parte dalle motivazioni che fanno della carta e cartone un supporto versatile utile negli imballi primari, secondari e terziari, un supporto ecologico e rinnovabile e, dal punto di vista tecnico, in grado di offrire diversi tipi di qualità in particolare nel packaging dei prodotti di lusso da combinare con una grande varietà di tecniche di finitura e di nobilitazione.
I mercati
Le aspettative di crescita del settore sono stimate in media al 4,4% all’anno fino al 2019, con tassi di crescita di circa il 3% annuo in Europa occidentale e in Nord America, del 6% nell’area Asia-Pacifico, fino al 9% in America Latina.
Il settore della cosmetica e quello della profumeria rappresentano il 43% delle vendite di beni di lusso con packaging cellulosico e continueranno a essere il principale motore della crescita all’interno del settore lusso, incrementando annualmente di circa il 6% nei prossimi cinque anni. L’Europa occidentale rappresenta un terzo delle vendite di questi due comparti.
Distribuzione del packaging per materiale
Come indicato nel diagramma qui a lato, il cartone è al primo posto con il 30% del mercato a livello mondiale, ed è secondo alla plastica solo se si sommano i supporti rigidi ai flessibili.
I fattori che guidano la domanda sono la tendenza a rendere più leggeri gli imballi, la richiesta di nobilitazione da parte del marketing, la sostenibilità.
Le statistiche indicano il mercato del cartone in 47 milioni di tonnellate con una crescita a 63 milioni prevista per il 2018, soprattutto nei settori dei prodotti per la cura della persona, delle sigarette, degli alimenti secchi e surgelati con forte incremento nelle monoporzioni.
Quanto a produzione, per il mercato del cartone ondulato si prevede una crescita del 4% annuo nei prossimi 5 anni, sotto la spinta della vendita via internet.
Fattori chiave
I fattori chiave a favore del successo del cartone nei confronti della plastica e del vetro sono la sostenibilità, il peso ridotto (negli ultimi 10 anni a parità di volume il peso del cartone per imballaggio si è ridotto di 1,2 milioni di tonnellate – dato Comieco 16/06/2016), la vendita al dettaglio online, il packaging ‘intelligente’.
Si tenga anche conto dello sviluppo della stampa digitale a getto di inchiostro sempre più frequente nel packaging.
Infine, tra le macro tendenze a favore del cartone sono da citare le regolamentazioni sul riciclo per dare il via a un’inversione di tendenza: secondo i dati aggiornati, ogni anno sono gettati in mare 8 milioni di tonnellate di plastica che stanno formando vere e proprie ‘isole di plastica’ negli oceani.
Negli oceani la plastica forma vere e proprie isole
Il trend di sostenibilità viene interpretato dai produttori optando per l’utilizzo di cartone, riducendo l’impatto ambientale del processo di produzione e utilizzando tecniche di alleggerimento. I produttori si stanno orientando in maniera crescente verso soluzioni con cartone alleggerito. Ad esempio, Veuve Clicquot ha lanciato recentemente la campagna “Naturalmente Clicquot” in edizione limitata. La soluzione di imballaggio è al 100% biodegradabile a base di amido di patate e carta riciclata. Oltre a essere una soluzione di packaging ecologico, possiede anche capacità isotermiche riuscendo a mantenere una bottiglia di champagne Cliquot ghiacciata per circa due ore.
Altro esempio citato è quello di Procter & Gamble che ha dichiarato di voler sostituire il 25% dei propri imballi entro il 2020 con prodotti non derivati dal petrolio.
Cartoncino SinarVanda utilizzato per profumi
Tecniche di stampa
Anche le tecnologie di stampa cambiano ed evolvono: oggi il 75% del cartoncino per packaging è stampato in offset e il 16% in rotocalco; per l’ondulato il 76% è stampato in flessografia. In tutti i casi nei prossimi tre anni si prevede un forte incremento della stampa digitale, pur restando limitata a percentuali minime.
Nel settore del lusso rivestono sempre più importanza le tecniche di finitura e nobilitazione, il packaging personalizzato, le codifiche di identificazione (ID) e quick response (QR), la realtà aumentata, la tracciabilità e l’anticontraffazione (in questo campo specifico drupa ha rivelato novità che potranno rivoluzionare il mercato e di cui riferiremo a breve con un articolo in esclusiva).
Alcuni programmi pilota di “smart labelling” stanno facendo la loro apparizione sul mercato e sono in grado di comunicare con gli utenti attraverso etichette NFC. Queste nuove modalità di identificazione e di protezione hanno attratto i marchi di lusso, sempre alla ricerca di nuovi sistemi di identificazione e di protezione del marchio e del prodotto nella loro confezione che non compromettano l’estetica, e si prevede forte presenza di queste soluzioni tecnologiche nel packaging di lusso per i prossimi cinque anni.
Nuove soluzioni
Uno sguardo al futuro ci indica la tendenza a sviluppare carte e cartoni anche accoppiati a plastica o con apposite verniciature per garantire l’effetto barriera, la tendenza a sviluppare imballi adatti al congelamento, con assorbimento o emissione di prodotti chimici a fini conservativi, e altre caratteristiche funzionali come la rimozione dell’ossigeno dalle confezioni.
A livello di ricerca si stanno realizzando carte plasmabili in grado di sostituire le bottiglie. Un esempio è quello in forte crescita delle confezioni pouch, che potranno essere realizzate in 100% con carta trattata.
Al momento sono già in forte sviluppo carta e cartone accoppiati con plastica per applicazioni con effetto barriera negli alimenti e per rafforzare l’imballo mantenendolo molto leggero.
Riassumendo, possiamo prevedere per i prossimi anni un ulteriore sviluppo di imballi cellulosici sulla spinta della sostenibilità e del riciclo; un aumento dell’utilizzo della carta nel packaging flessibile; molta attenzione a nuove tipi di verniciature e rivestimenti o laminazioni con plastiche bio-degradabili specialmente nei prodotti alimentari. La stessa industria della plastica è quindi sempre più orientata verso lo sviluppo di sostanze riciclabili e bio-degradabili.
Alcuni prodotti
Asia Pulp & Paper ha raccolto questa sfida e propone al mercato italiano ed europeo linee di packaging pensate per le esigenze del segmento lusso quali Enza o Enova (v. immagine accanto al titolo) per shopper di carta effetto “de luxe”.
Enza è una carta non patinata con una superficie lucida e morbida. Ha buona stabilità dimensionale e rispetta i requisiti di FDA e ISEGA ed è adatta per il contatto diretto con gli alimentari.
Enova, invece, soddisfa il mercato di alta qualità della stampa off-print e risponde alla domanda di carta prodotta con fibre riciclate al 50%. Enova è una carta patinata riciclata premium con lucentezza di stampa e eccellente distribuzione dell’inchiostro per la stampa di dettagli fini.
Sinarvanda è linea di packaging dedicata principalmente al settore cosmetico, a quello dei tabacchi, e dei giochi e giocattoli di prestigio. Certificata FDA e ISEGA, può essere utilizzata per packaging di cibo gourmet.
Zenith è un cartoncino studiato per ottimizzare cordonature e taglio a fustella
Una particolare linea di produzione è quella di Zenith, cartoncino prodotto negli impianti cinesi di APP, ad alto spessore e a doppia lamina, “Duo shake” che permette un’eccellente distribuzione delle fibre a garanzia di cordonature e taglio perfetti. Certificato per il contatto con alimenti è adatto per le confezioni di lusso quali profumi, creme e cioccolato, oltre che per il settore farmaceutico.
SavviBrite è un brand patinato su entrambe le superfici tipo GC1, progettato per prodotti premium adatto ad applicazioni di design grafiche e di packaging di altissima qualità. SavviCoat è caratterizzato da alta lucidità e robustezza e viene utilizzato nella cosmesi, nel packaging dei vini e dei superalcolici, oltre che nel settore della moda.
Il cartoncino Ningbo Star apprezzato nel settore dell’alta moda
Infine Ningbo Star, cartoncino prodotto da APP in Cina, con elevati punto di bianco, lucido, spessore e rigidità. La superficie vellutata su entrambi i lati permette di raggiungere alti livelli di contrasto e rende il brand apprezzato dal settore fashion e alta moda.
In definitiva, oggi la sfida è nel creare un packaging che sia al tempo stesso sostenibile e rispettoso dell’ambiente, più facilmente riciclabile e meno elaborato possibile, mantenendo nel contempo i più alti livelli di resa e di pregio. Una sfida che coinvolge l’intero processo di produzione in maniera trasversale.
Caro Marco, le evoluzioni della stampa anche dopo DRUPA, non sono poche.
Quelle che hai illustrato sono molto legate a DRUPA, mentre altre erano già molto presenti anche prima, per esempio il Cold Foil.
Il CF si sposa benissimo con quasi tutti i cartoni, ma anche con la plastica. IL CF ha un vantaggio ed una caratteristica unica, che gli altri sistemi citati non hanno: conferisce LUCE E BRILLANTEZZA allo stampato anche con i dettagli più fini.
Tu pensa ad una anche semplice collana d’oro che si appoggia sul petto di una donna, magari con un brillante alla fine.
Dimmi quale processo e-o materiale può conferire a qs prodotto la brillantezza che gli sarebbe propria, se non il Cold Foil: Nessuno
Non è che il cosidetto LUSSO non significa: luce, brillantezza, forte messaggio comunicativo?
Il tutto ad un costo forse più economico dei prodotti citati, anche perché basta un cartoncino patinato ed il processo offset, ormai ben conosciuto.
Pensaci e dimmi.
Sandro Ambrosi
Caro Sandro, dici cose giuste; tuttavia un giornalista di una rivista di aggiornamento tecnologico deve tenere d’occhio le innovazioni. Il cold foil, come giustamente osservi, esiste da tempo e non è quindi una novità. Non per questo è meno valido. Ma dobbiamo sempre guardare avanti perché il mondo cambia e sono certo che tra x anni, ci saranno tecnologie altrettanto valide per dare lucentezza e valore aggiunto allo stampato, forse con meno scarti rispetto al CF. Hai presente l’innovativo inchiostro flexo argento che avevo descritto in questo articolo? http://www.metaprintart.info/tecnologie-della-stampa-e-del-packaging/15436-linnovativo-metal-mirroring-effect/
Comunque lunga vita al CF.
Marco
Ti ringrazio dell’informazione che avevo a suo tempo letto con molta curiosità, ma non considero competitiva al Cold Foil in quanto di nuova formulazione ed applicabile prevalentemente nell’imballaggio flessibile, mentre il CF è principalmente nell’offset a foglio e quindi per produzioni NON di massa come il flessibile.
al riguardo degli scarti, come sai i produttori di macchine hanno sviluppato il sistema di indicizzazione, dove lo spreco di foil è praticamente nullo. Ma ci sta arrivando anche la mia azienda. Si tratta di aspettare alcuni mesi, ma ad inizio del prossimo anno saremo in campo anche con qs caratteristica. Dopodichè vedremo chi può competere.
Sei d’accordo con me?
Grazie.