Come affrontano l’emergenza Coronavirus (Covid-19) e lo spostamento di drupa al prossimo anno? Lo abbiamo chiesto alle aziende coinvolte che hanno dovuto cambiare programmazione. Pubblichiamo le risposte mano a mano che ci giungono. Invitiamo le aziende fornitrici e di stampa e packaging a dare il proprio contributo.

Questa è la lettera che abbiamo inviato alle aziende che avevano prenotato uno spazio in drupa.
Carissimi,
Ci sono due argomenti di discussione all’ordine del giorno nell’ambiente delle arti grafiche: se e come proseguire il lavoro che sia di produzione o di contatto con i clienti; l’annullamento di drupa.

Con queste domande vorremmo fare un quadro della situazione delle aziende fornitrici di materiali e attrezzature per la stampa.
Vi saremo grati se vorrete rispondere.

Paolo De Grandis GrafikontrolPaolo De Grandis, GRAFIKONTROL

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
La situazione è veramente drammatica. Grafikontrol è un’azienda produttrice di sistemi ausiliari, ciò implica un rapporto continuo e diretto con i clienti in tutte le varie fasi commerciali: presentazione dei prodotti, trattativa e installazione nel sito produttivo del cliente. In un periodo di emergenza come questo mentre le prime due fasi potrebbero essere gestite per via telematica (dico potrebbero perché ritengo non siamo ancora pronti mentalmente a questa tipologia di comunicazione) la terza è praticamente impossibile da attuare. Il nostro comparto tecnico è praticamente inoperante per tutto ciò che concerne le installazioni e assistenze esterne in quanto sono state bloccate sia in Italia sia all’estero. Questo determina gravi ritardi nei tempi di installazione con conseguenti slittamenti degli incassi  scadenzati al termine del collaudo finale. Abbiamo riscontrato inoltre un repentino blocco degli ordini da parte dei clienti che rimandano gli investimenti in tempi migliori. Grafikontrol esporta l’80% della produzione, ciò significa che le tempistiche di criticità nell’acquisizione di nuovi ordini si estenderanno anche per i mesi a venire in quanto i paesi esteri affronteranno l’emergenza con uno o due mesi di ritardo rispetto all’Italia. Al momento stiamo sollecitando il nostro personale a godere di tutte le ferie residue fino al mese di Febbraio con la speranza che nei mesi a venire si riprenda nella normalità.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?
Drupa è l’evento in cui tutte le aziende esprimono il meglio del loro potenziale, è la vetrina internazionale più importante. In questo momento il suo posticipo è stata una scelta sensata. Storicamente Drupa è sempre stata per Grafikontrol (a parte il 2008, anno funesto per tutti) un fionda che rilanciava gli investimenti del nostro settore (stampa commerciale e converting). Il fatto di non esporre le novità in tale sede ci forzerà a trovare soluzioni alternative. Appena possibile ripartiremo con visite ai clienti e inviti ai clienti a visitare il nostro Demo-center che sarà rinnovato e dotato di tutte le novità che avremmo esposto in Drupa.

Da questa emergenza stiamo imparando ad apprezzare il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?
Lo smart working lo approvo per alcuni comparti e per periodi limitati. Ha degli aspetti sicuramente positivi (il fatto di poter lavorare da casa e ridurre i costi aziendali per esempio) ma non dimentichiamoci che nel mondo del lavoro – e non solo – vi è una parte essenziale: la Convivialità, che è importantissima e ci fa apprezzare il fatto di essere umani dotati di una componente sociale evoluta, se perdiamo anche questa peculiarità…

Massimiliano Lombardi, DECO SYSTEM DeCo System

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
Abbiamo preso tutte le misure di sicurezza suggerite dal servizio sanitario nazionale e mondiale, poi imposte nei vari decreti per poter continuare la nostra attività in un ambiente quanto più sicuro possibile. Manteniamo al momento un’operatività completa per portare avanti ordini e sviluppi in corso e per dare supporto a tutti i nostri clienti nel mondo utilizzando il supporto remoto. Fuori dall’azienda osserviamo scrupolosamente le indicazioni dateci dagli organi competenti per contenere il contagio… È dura modificare gli stili di vita da un giorno all’altro, ma non ci sono alternative per tornare prima possibile alla vita SOCIALE ed ECONOMICA alle quali siamo abituati. Sicuramente i nostri stili di vita muteranno dopo questa esperienza…

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore? 
Sicuramente è stato opportuno lo spostamento di tutti gli eventi fieristici di questo primo semestre in ottica anche dell’afflusso di persone che sarebbe stato sicuramente scarso anche a emergenza finita (se sarà finita…): sicuramente l’annullamento di DRUPA, anzi il suo spostamento al 2021, porterà gli espositori a rivedere le proprie strategie di marketing e commerciali; presumibilmente, visto anche l’impatto di questa crisi a livello economico, il tutto subirà un naturale slittamento temporale. Sarà come aver “spento” il settore produttivo per 8 mesi… Chi avrà la forza di resistere si presenterà ai nastri di partenza più forte e agguerrito di prima…

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?
È sicuramente un risorsa importante da sfruttare… ma deve essere gestita come si deve. Non può essere applicata sempre e comunque e molto dipende dalle persone. Quando interpretata a dovere aumenta l’efficienza dell’individuo e riduce i costi dell’azienda producendo risultati estremamente positivi; ma attenzione, perché è l’approccio di chi non è abituato e non è stato formato a dovere a essere la possibile spada di Damocle di questa “smart solution“.

Sante Conselvan, presidente FTA

Sante Conselvan, I&C GAMA Group

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
Abbiamo attivato da settimane lo smart working, siamo in forza minima con la produzione per l’emergenza e abbiamo implementato il supporto tecnico in remoto.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa?
Difficile da prevedere vista l’attuale emergenza COVID-19. Ovviamente drupa avrebbe dovuto darci l’occasione per rivitalizzare il mondo della stampa, che negli ultimi mesi ha subito una flessione negli investimenti. Non credo tuttavia che il posticipo della drupa debba essere letto con eccessivo pessimismo. Siamo infatti più preoccupati dal blocco del mercato mondiale perché non abbiamo previsioni certe del ritorno alla normalità, e questo crea ulteriori incertezze sugli investimenti.
Certamente il packaging è il settore meno penalizzato: è diventato infatti un’esigenza prioritaria e la plastica, in particolare, oggi viene persino rivalutata nella catena del food e nella farmaceutica. Infatti, pur con le dovute limitazioni, le aziende del Converting sono in piena attività.

Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?
Ci sono moltissimi altri eventi pianificati nei prossimi mesi, sia a livello nazionale che internazionale. Oggi le grandi fiere non hanno più il valore aggiunto del passato e non si aspetta certo la fiera per lanciare un prodotto o una soluzione. La fiera, a mio parere, è un momento per concretizzare eventuali trattative, per fidelizzare la clientela e per presentare i progetti a lungo termine.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?
Certamente è un vantaggio per una parte del lavoro, quello amministrativo e commerciale (specie se affidato ai giovani), meno per la produzione. La combinazione “ufficio – smart working” potrebbe essere la soluzione del futuro purché la tecnologia ci supporti. Ovvero: reti dati veloce, sistemi semplici per le conferenze remote, maggiore accettazione di documenti digitali, in altre parole meno burocrazia.

Massimo Scarpellini, SCS AUTOMABERG 

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
Abbiamo deciso di chiudere per due settimane ancor prima del decreto perché non ci sentivamo in grado di garantire la sicurezza richiesta ai nostri collaboratori. Chi può lavora in smart work. Per il resto raccomandiamo a tutti di restare a casa.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?
Penso che la scelta intrapresa sia la migliore possibile. Al momento è presto per fare valutazioni e non abbiamo ancora affrontato il tema.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?
Spero che questa brutta esperienza alla fine ci lasci anche qualcosa di buono tipo la capacità di valutazione dell importanza delle cose e che il business non può sempre essere al primo posto a dispetto di ambiente e salute.

Paolo Tamburrini, BST ITALIA

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
Effettuando programmi settimanali e per ora fino al 3 aprile di turnazione dei dipendenti in ufficio / smart working / ferie. Per quanto riguarda la presenza minima di personale in ufficio, fatto salvo la priorità massima di proteggere la salute dei nostri dipendenti e delle loro famiglie, l’obiettivo base è quello di contribuire – per quanto ci è permesso – alla filiera produttiva soprattutto alimentare e medicale, quindi forniture di ricambi e assistenza tecnica in remoto. Mentre tutti gli interventi tecnici e commerciali sul territorio sono vietati fino al 3 aprile. Tranne casi estremamente speciali (uno attualmente) che con le massime e dovute precauzioni concordate in dettaglio con l’azienda cliente proviamo a soddisfare previo accordo e disponibilità dei nostri tecnici.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?
Per questo attendiamo risposta alla stessa domanda che abbiamo posto alla nostra casa madre tedesca.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?
Fintanto che avremo la possibilità di sopportare finanziariamente l’impatto dei mancati ricavi per far fronte alla copertura dei costi di vendita, commerciali e amministrativi, ma soprattutto degli stipendi. Molto probabilmente saremo costretti a rivedere le nostre organizzazioni e relativi costi… ma quando, come e quanto non è attualmente prevedibile.

Fedrigoni sede night Anna Micossi,Head of Group Communication – FEDRIGIONI SPA

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
Nell’attuale stato di emergenza globale, il Gruppo Fedrigoni continua a dedicare la massima attenzione nel garantire la salute delle sue 4.187 persone continuando, al contempo, a servire i nostri 25.000 clienti nel mondo.
Stiamo garantendo la piena continuità del nostro business: gli stabilimenti sono operativi, i trasporti continuano a consegnare la merce, i nostri team di vendita sono in contatto costante con i clienti e il nostro servizio campioni è attivo per supportare le aziende nel progettare i propri prodotti futuri.
Sul fronte del trasporto merci, siamo costantemente al lavoro con le società di trasporto per garantire le consegne a tutti i clienti e tutti i nostri trasportatori stanno seguendo le più scrupolose misure di sicurezza. Abbiamo, inoltre, messo a punto un contingency plan per garantire che l’intera catena del valore mantenga piena operatività, dalla gestione delle scorte e flessibilità dei nostri impianti, fino alla gestione della catena di approvvigionamento.
Per garantire la salute e sicurezza delle nostre persone abbiamo implementato tutte le misure indicate dalle autorità sanitarie e governative e abbiamo introdotto ulteriori iniziative cautelative: l’uso diffuso dello smart working per tutti coloro il cui ruolo lo consente, l’uso dei sistemi di videoconferenza per i meeting, la distanza di sicurezza tra colleghi in tutti gli spazi di lavoro e comuni, la misurazione della temperatura al personale all’ingresso di fabbriche e uffici, l’introduzione di limitazioni per i visitatori e fornitori esterni. Inoltre, abbiamo intensificato le attività di sanificazione di tutti i nostri ambienti lavorativi.
Il nostro Comitato Operativo monitora costantemente la situazione a livello globale, in modo da adottare tempestivamente tutte le decisioni e misure appropriate.
Siamo convinti che, grazie alla professionalità e generosità di tutte le nostre persone, usciremo da questa emergenza ancora più forti.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?
Drupa, così come le altre manifestazioni 2020 ora posticipate, rappresentano per noi vetrine importanti per presentare a stampatori, designer e brand le nostre novità. Non possiamo però permetterci di fermarci. Abbiamo tanti nuovi prodotti da presentare alla business community, per questo motivo accelereremo l’utilizzo del digitale per raccontare le novità in anteprima a tutti i clienti e dedicheremo la seconda metà dell’anno alla presenza nelle fiere di settore.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?
Indubbiamente questa emergenza globale ci ha portato ad accelerare il nostro processo di trasformazione digitale. In brevissimo tempo abbiamo messo migliaia di persone nel mondo in condizione di lavorare in smart working, garantendo la piena operatività.

L’ARTICOLO SARÀ COSTANTEMENTE AGGIORNATO CON NUOVE TESTIMONIANZE.
Non perdétevi quello che pensano e come si stanno organizzando le principali aziende italiane (e loro filiali) del settore