Sindacati e imprese chiedono una sostenibilità concreta e che sostenga il riciclo in una posizione congiunta inviata a MASE e MIMIT.

La proposta di revisione della normativa imballaggi, così come a oggi formulata – secondo CGIL-SLC, FISTel-CISL, UILCOM, Assocarta e Assograficiappare non corretta sotto il profilo dello strumento e dei contenuti”.

I firmatari della posizione inviata al MASE e MIMIT (vedi qui la posizione) affermano che l’Italia può e deve giocare una partita di tutto rilievo, in considerazione degli obiettivi già raggiunti in materia.

La proposta di revisione sarà un Regolamento e, in quanto tale immediatamente applicabile in tutti i Paesi Membri, ma non tiene conto delle differenze tra i vari Paesi, anche in termini di raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio: il rischio è di mettere in crisi la nostra economia del riciclo, che genera stabile occupazione, ricchezza e crescita.

La Commissione, inoltre, si pone l’obiettivo di ridurre gli imballaggi, e i prodotti monouso, a prescindere dalla loro funzione d’uso (lotta allo spreco alimentare, tutela della sicurezza e della salute dei consumatori e dell’integrità dei prodotti) e dalle motivazioni economico e sociali che ne determinano l’immesso in consumo.

CGIL-SLC, FISTel-CISL, UILCOM, Assocarta e Assografici rappresentano una filiera che tutt’intera fattura circa 25 miliardi di euro (1,4% del PIL), con circa 160.000.00 (centosessantamila) addetti e che è campione di circolarità con l’80% di riciclaggio nel settore dell’imballaggio.