Riassumiamo i dati congiunturali esposti da Vittorio E. Malvezzi alla Commissione Carte e Cartoni della CCIA di Milano di fine febbraio.

Secondo le stime preliminari, nel mese di gennaio l’inflazione ha evidenziato un lieve rimbalzo, salendo allo 0,8% dallo 0,6% di dicembre 2023. La moderata accelerazione del ritmo di crescita dei prezzi riflette l’andamento dei prezzi energetici regolamentati, la cui flessione su base tendenziale risulta attenuata a causa dell’effetto statistico dovuto allo sfavorevole confronto con il gennaio del 2023.
Un contributo alla risalita dell’inflazione si deve anche al permanere di tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati, i cui effetti si manifestano anche sulla accelerazione del cosiddetto “carrello della spesa” (+5,4%).
Infine, l’inflazione di fondo si attesta, a gennaio 2024, al +2,8% (da +3,1% del mese precedente).

Secondo le analisi di Mazziero Research si stimano lievi progressi nei singoli trimestri che porterebbero a una crescita modesta dello 0,5% per l’intero anno, in contrasto – e forse piú realistico – con il Documento Programmatico di Bilancio che stima, per il 2024, una crescita dell’1,2%.

Continua la raccolta pubblicitaria negativa per i quotidiani (-4,1%), mentre vanno meglio i mensili (+5,1%) e soprattutto i media digitali.

Passando al settore stampa i dati dell’Osservatorio Stampa FCP, indicano che il fatturato stampa in generale registra un decremento del -2,7%, dato influenzato dal calo dei quotidiani che registrano un -4,1%.

I periodici nel loro complesso registrano un andamento a fatturato del +1,1%, i settimanali -3,0% e i mensili +5,1%.

Vendite

Riassumendo, nel complesso le vendite al dettaglio in valore del 2023 crescono del 2,8% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla componente dei beni alimentari. Flettono, invece, i volumi (-3,7%), con andamenti sostanzialmente analoghi per alimentari e non alimentari.

A livello congiunturale, tutti i trimestri del 2023 hanno registrato variazioni negative nel volume delle vendite, mentre i dati in valore, dopo la crescita del primo trimestre, non hanno subito variazioni di rilievo nel resto dell’anno.

Nella media del 2023, tra le forme distributive, è la GDO a registrare l’aumento in valore più sostenuto, sebbene anche gli altri canali di vendita chiudano l’anno in positivo, anche se con incrementi decisamente più contenuti.

Fiducia delle imprese in aumento
Fiducia delle imprese in aumento
Fiducia delle imprese in aumento

Fiducia

A gennaio 2024 il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo registrando il valore più elevato dall’aprile 2023. L’evoluzione positiva dell’indice è dovuta a un miglioramento della fiducia in tutti i comparti economici indagati.

L’indice di fiducia dei consumatori cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre e raggiunge la quota più alta da giugno 2023. Tutte le variabili componenti l’indicatore sono in miglioramento con l’eccezione delle opinioni sull’opportunità/possibilità di risparmiare e di quelle sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli nella fase attuale.

Per maggiori informazioni rivolgersi a: vmalvezzi@gmail.com

Fiducia delle imprese in aumento