Per attori intendiamo i produttori di macchine da stampa e stampatori. In questo articolo riportiamo il punto di vista di Uteco.

Cristiano Cividini, responsabile vendite e marketing di Uteco, azienda che produce grandi macchinari per la stampa flessografica ci spiega come l’azienda veronese ha impostato sviluppo delle proprie macchine flessografiche.

Cristiano Cividini – Per stabilire i nostri trend partiamo a valle: qualche anno fa abbiamo condotto uno studio strategico su cui impostare lo sviluppo dell’azienda, partendo dal consumatore e dalla GDO. Segue il convertitore e poi arriviamo noi.
Per cercare di anticipare questi trend il nostro studio è servito per capire quale fosse l’evoluzione, l’orientamento che stava prendendo la società, quali le richieste che ci arrivavano ai nostri interlocutori.

MPA – Questo in merito alla sostenibilità?

Cristiano Cividini – Sí , qui stiamo lavorando molto in ambito sostenibilità, in parte perché è insita nei nostri valori, nel nostro DNA. Noi abbiamo cinque valori che promuoviamo come azienda: tra questi uno è la sostenibilità. Io presiedo il comitato di sostenibilità di UTECO, che è una cosa a cui crediamo molto anche come proposizione nei confronti del mercato. Abbiamo fatto quattro bilanci di sostenibilità, nel senso che stiamo lavorando per avere delle macchine che possano essere ISG compliant per i nostri clienti, sia come posizionamento marketing, ma soprattutto come valore per i nostri clienti che andranno ad acquistare queste macchine, in termini di consumo energetico, in termini di consumo dell’inchiostro, in termini di utilizzo del solvente, che sono tutti valori molto impattanti per l’industria. Noi cerchiamo di fare in modo di mettere a disposizione dei nostri clienti delle macchine che permettano loro di essere sempre più sostenibili.

MPA – Voi avete avviato il processo di certificazione pure per l’ecosostenibilità e l’impatto ambientale di questi macchinari?

Cristiano Cividini – Mi sorprende la sorpresa (ride). Sì, è un processo di certificazione che poi renderemo disponibile perché è una certificazione pubblica. Al momento non posso raccontare troppo, perché è ancora in corso. Abbiamo avviato un processo di certificazione con due certificatori e lo presenteremo ufficialmente tra un mese e mezzo. Il processo è ovviamente molto faticoso. Sono già venuti a fare audit delle nostre macchine, fra un mese e mezzo potremo finalmente raccontare sul mercato l’esito di questo iter e spero che potremo vantarci di essere l’unica società al mondo tra i produttori di macchine flessografiche, ad avere una certificazione rilasciata da un ente esterno.

Packaging del Futuro – La parola agli attori