Koenig & Bauer ha lanciato a drupa il nuovo concetto di Exceeding print, l’ecosistema innovativo che va oltre la stampa.
In drupa, Koenig & Bauer ha dimostrato come l’industria della stampa possa andare oltre le tradizionali macchine da stampa con il concetto di “Exceeding Print“. Ce lo spiegano Dagmar Ringel – Director Corporate Communications di Koenig & Bauer – e Peter Andrich, A.D. di Koenig & Bauer Italia e Flexotecnica in questa intervista esclusiva.
MetaPrintArt – Sul vostro stand domina la scritta Exceeding Print. Qual è la mission che la casa madre si è imposta?
K&B – Con lo slogan Exceeding Print vogliamo dimostrare come il nostro approccio al mercato dell’industria della stampa e del packaging non riguardi solo il miglioramento delle singole macchine, ma l’integrazione di un intero eco-sistema che rivoluziona il modo in cui i clienti possano gestire e ottimizzare i processi di produzione e aggiungere valori alle loro offerte.
MPA – Questo come avviene?
K&B – Gli stampatori e i loro clienti hanno a disposizione una vasta gamma di opzioni per i vari supporti di stampa del packaging.
È chiaro che i supporti sottili sono spesso stampati a bobina, in particolare il film che va tagliato, ad esempio in buste per la fase successiva di confezionamento, mentre i supporti più rigidi come cartoncino teso o cartone ondulato sono stampati su macchine da stampa a foglio.
MPA – E per le soluzioni su carta?
K&B – Per la soluzione su carta abbiamo le macchine di Koenig & Bauer Flexotecnica, a tamburo centrale, che offrono la soluzione di stampare la carta o il cartoncino in bobina con l’opzione di uscita a foglio direttamente su un tagliafogli. Il cartoncino tipico da due a quattrocento grammi per astucci può essere stampato sia su macchine offset a foglio sia in flexo da bobina a foglio, mentre la carta per sacchi shopper tipicamente va stampata con il processo flexo.
MPA – E per stampa digitale, quando è conveniente? E quale?
K&B – Per quanto riguarda la stampa digitale che si manifesta nei prodotti VariJet e RotaJet c’è anche un altro aspetto da considerare. Oggi il marketing dei grandi marchi si limita a quello che conosce nel mondo della stampa offset o flexo. Ma ci sono sempre più lavori richiesti in quantità minime o con dati variabili, che richiedono soluzioni diverse dalle tecnologie classiche. Il marketing dei brand si orienta spesso sulla necessità di avere astucci che possono essere tracciabili, sicuri o diversi in serie o uno dall’altro. Allora questo lo si può fare solo in digitale, ma senza rinunciare all’alta qualità della offset. Questo offre al marketing la possibilità di lanciare il prodotto in modalità che non hanno mai usato. Qual è la cosa più semplice da fare? Magari lo stesso astuccio, ma in otto colori diversi, perché ad esempio ci sono otto gusti diversi, o in ventisei lingue diverse, o persino su mercati diversi dove voglio anche inserire un messaggio o evento locale.
MPA – Anche per la anticontraffazione?
K&B – Certamente. Posso anche inserire una verifica digitale per avere maggiore sicurezza sul prodotto, quindi per l’anticontraffazione e, volendo, anche dar nascita a una blockchain che parte dall’oggetto stampato. Ogni oggetto stampato con un aspetto che richiede autenticità o sicurezza, ma anche un astuccio, può avere un codice singolo, un dato unico per la tracciabilità, visibile o non visibile all’occhio nudo. La gran parte degli stampatori oggi non dispone di soluzioni adatte, in parte dovuto a macchine datate, in parte dovuto alla mancata conoscenza di tali soluzioni. Se voglio offrire soluzioni a queste nuove sfide del mercato allora, è consigliato fare nuovi investimenti mirati per valorizzare l’offerta. L’importante è avere il fornitore che abbia i prodotti tra cui scegliere, senza alcuna forzatura per soddisfare queste richieste.
MPA – Oggi c’è anche molta attenzione a fornire prodotti innovativi, comunicativi, sostenibili e certificati. Cosa ci può dire in proposito?
K&B – Noi in Koenig & Bauer abbiamo ampliato il ventaglio di soluzioni innovative oltre la sola stampa. Per esempio, tramite una app l’imballaggio è in grado di comunicare con il consumatore semplicemente inquadrando l’immagine, rendendo virtualmente visibile il contenuto, o rispondendo a esigenze alimentari come per esempio keto, halal o celiaco, o facendo partire giochi o promozioni interattive. Inoltre, queste tecnologie offrono di ridurre lo spazio per la comunicazione stampata e, in molti casi la quantità di imballaggio, spostando parte della comunicazione nello spazio digitale.
L’aspetto ambientale si verifica anche con la scelta cosciente degli inchiostri certificati a base acqua per la stampa digitale. Se pensiamo un attimo alla stampa digitale di grande formato, quella che è partita oltre vent’anni fa con gli inchiostri UV o a solvente, allora erano una buona soluzione. Ma oggi le cose sono cambiate, se parliamo di imballaggi dobbiamo usare inchiostri sicuri per l’alimentare e sostenibili per l’ambiente, quindi completamente all’acqua. Per questo abbiamo adottato sulle nostre macchine forni idonei per poter vaporizzare l’acqua e rimane solo l’inchiostro. Facendo così si soddisfa tutta la sicurezza che le normative richiedono.
Per tenere sotto controllo e approfondire la conoscenza dei consumi abbiamo lanciato la piattaforma VisuEnergy al fine di capire i consumi parziali di una linea produttiva, permettendo il miglior uso dei componenti e macchinari per un rendimento massimo. In combinazione con la soluzione gestionale di JobOptimizer si fa ulteriore leva sulla riduzione dei sprechi e consumi.
MPA – Quindi, il claim “exceeding print” che vediamo anche sul vostro sito e che campeggia qua in fiera, come lo possiamo riassumere?
K&B – Che non parliamo più di una singola macchina, ma di un ecosistema che sta intorno alla macchina negli esempi esposti. E non finisce qui: offrendo il portale clienti, come per esempio il “myKyana” diamo al cliente l’opportunità non solo di vedere la sua anagrafica di servizio, perché magari qualche servizio è stato fatto, ma anche molto di più. Può verificare ogni giorno le performance delle nuove macchine e fare il confronto con le macchine più datate, per vedere qual è il rendimento economico di ogni macchina basato sui dati reali e in tempo reale perché il sistema assume tutti questi dati in continuo e fa contemporaneamente una valutazione. Inoltre, questo sistema mi permette di confrontarmi con tutte le altre aziende nel mondo, dove le macchine sono collegate. Ma tutto, ovviamente, nell’anonimato. Così per me è bello sapere dove mi trovo rispetto ai colleghi di altri Paesi, se sono tra i migliori o se posso e devo migliorare. In questo modo mi rendo conto se c’è la concorrenza che mi minaccia, no? Questo report magari mi fa capire come devo muovermi, ed è meglio saperlo subito.
MPA – Tutto questo, che ci sembra persino avveniristico, si limita alla stampa?
K&B – No. L’ecosistema va oltre perché include anche le altre macchine, per esempio del pre-stampa o dopo stampa, può essere la fustella piana o quella rotativa, o la piega-incolla, perché anche quelle fanno parte dell’ecosistema. Tutte macchine che sono state studiate con una componentistica il più possibilecompatibile tra loro per semplificare il servizio ma anche il modo di interagire.
MPA – Ma i vostri clienti pagano per accedere a questa piattaforma?
K&B – La base è gratuita, e per molti è già sufficiente. Dalla base poi si sviluppano i vari menu dei prodotti digitali e valori aggiunti a cui posso aderire tramite abbonamento, abbonamenti che possono essere fluidi, tali da poter aderire, disdire, cambiare, ampliare e così via.
MPA – Grazie Sig.ra Ringel e Sig. Andrich per questa escursione molto interessante sulle novità comunicate in drupa 2024.
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