In questa intervista Matteo Maggioni, Direttore Commerciale ICR, analizza la rotocalco in prospettiva: trovare un equilibrio tra personalizzazione, sostenibilità e ottimizzazione dei costi.
ICR (Industria Cilindri Rotocalco) è un’azienda italiana di riferimento nella produzione di cilindri per incisione nella stampa rotocalco. Fondata nel 1976, ha conquistato il mercato internazionale grazie a innovazione, qualità e ricerca costante. Operando in settori chiave come l’imballaggio flessibile, il decorativo e il tissue, ICR continua a evolversi per rispondere alle sfide del mercato. In questa intervista, analizziamo con Matteo le tendenze del settore, il confronto con la flexografia e le prospettive future della rotocalco.
Settori e mercati in espansione
MPA – A quali settori e tipologie di clienti vi rivolgete per la fornitura di cilindri rotocalco? Ci sono mercati emergenti su cui state puntando?
ICR – La rotocalco trova applicazione in diversi ambiti. Il nostro mercato principale, in termini di volumi, è senza dubbio l’imballaggio flessibile, in particolare per il settore alimentare. Tuttavia, questa tecnologia è utilizzata anche in altri settori, come la decorazione di superfici, i tovagliati, le capsule per l’enologia e la stampa di carte valori. Più di recente, ci siamo affacciati anche al mercato del tissue, fornendo cilindri goffratori per la finitura dei materiali.
Flexo vs. Rotocalco: chi vince la sfida?
MPA – La flexografia ha compiuto enormi progressi in termini di qualità e costi. Come vede la concorrenza tra flexo e rotocalco? Quali sono i punti di forza della rotocalco che la rendono ancora competitiva?
ICR – È vero, la flexo sta migliorando rapidamente, anche perché è una tecnologia più giovane e con ampi margini di sviluppo. Ma il motivo principale per cui il mercato si è spostato verso la flexo non è tanto un avanzamento tecnologico, quanto piuttosto la crescente frammentazione delle referenze e la riduzione delle tirature medie. Per i piccoli lotti, la flexo è più competitiva in termini di costi.
La rotocalco, d’altra parte, resta imbattibile per qualità, ripetibilità e costanza del risultato all’interno della stessa tiratura. Ecco perché molti brand owner, sia italiani che internazionali, continuano a preferirla.
Il futuro della rotocalco
MPA – Quali scenari prevedete per il mercato della rotocalco nei prossimi anni? Crescita, trasformazione o riduzione della domanda?
ICR – Questa è una domanda interessante a cui non è semplice rispondere. È difficile fare previsioni certe, perché molto dipenderà dall’evoluzione del settore dell’imballaggio e dalle nuove normative europee, che stanno ridisegnando gli equilibri del mercato. Da parte nostra, riteniamo che l’imballaggio flessibile abbia un futuro più solido rispetto a quello rigido. In questo contesto, la rotocalco, con la sua qualità e affidabilità, continuerà a giocare un ruolo di primo piano anche negli anni a venire.
Commento finale
Il mercato della stampa è sempre più frammentato e la tendenza alla riduzione delle tirature medie impone un cambio di paradigma per tutti gli attori della filiera. Se da un lato la flexo guadagna terreno grazie alla sua flessibilità sui piccoli lotti, la rotocalco mantiene una posizione di rilievo per la qualità e la costanza dei risultati, elementi ancora fondamentali per molti brand. La sfida, nei prossimi anni, sarà trovare un equilibrio tra esigenze di personalizzazione, sostenibilità e ottimizzazione dei costi di produzione.



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