Sicurezza e sostenibilità dei materiali e dei prodotti nei processi dell’industria alimentare del packaging flessibile al Paint & Coatings Italy 2024.

“Prodotti finiti e nuove formulazioni di vernici, inchiostri, adesivi e coatings di varia natura come risposta alle direttive europee in tema di packaging alimentare sostenibile” era il titolo del 1° Convegno dedicato alla sicurezza e sostenibilità dei materiali impiegati nel packaging flessibile per alimenti.

L’evento ha preso il via con una straordinaria affluenza di partecipanti, confermando ancora una volta l’interesse crescente che ruota attorno a un tema ampiamente dibattuto, ormai imprescindibile per il settore.

Il convegno si è tenuto a Milano-Assago in sinergia con Paint & Coatings Italy, una manifestazione ricca di espositori e di conferenze tecniche da alto livello.

Un vero e proprio programma scientifico in cui la presenza delle principale aziende della stampa di packaging per seguire le relazioni ha evidenziando l’interesse e la conferma della sensibilitàper i temi trattati.
Luciano Di Maio professore al UdR INSTM dell’Università di Salerno ha parlato dei “Rivestimenti biodegradabili ingegnerizzati su substrati cellulosici e biopolimerici per soluzioni di imballaggio intelligenti e ad alta barriera” campo in cui l’UdR INSTM è all’avanguardia.

Nella sua relazione Di Maio ha spiegato quali sono i pro e i contro dei polimeri biodegradabili applicati ai supporti cellulosici. Tra i pro si possono citare le buone proprietà meccaniche, ottiche e reologiche; la bassa tossicità e rapida degradazione dopo l’uso; ma anche il fatto d essere attraente sul packaging. Ma occorre anche valutare i contro: le scarse proprietà barriera; la mancanza di brillantezza; una processabilità limitata; la bassa resistenza termica e all’impatto.  Al momento sono a buon punto le tecnologie di coating per realizzare film multistrato biodegradabili 100% e con facile separazione degli strati post consumo. I materiali usati sono tutti approvati per alimenti e hanno buone proprietà funzionali.
Sono film con supporto in PLA-PBAT (acido polilattico e polibutileneadipati-co-tereftalato) studiati dall’Università di Salerno. Lo strato di verniciatura è in m-PVOH un alcol polivinilico senza cloro e solubile in acqua, a bassa sensibilità all’umidità e buona barriera ai gas e per mantenere gli aroma.
I limiti nell’uso su carta sono la alta permeabilità e bassa resistenza ai grassi e agli oli. Sono adatti per il coating su carta kraft con buone proprietà sigillanti.
Di Maio ha quindi citato le vernici antiossidanti su supporti polimerici biodegradabili. La quercitina una materia prima naturale (si trova nelle cipolle, asparagi) con proprietà antiossidanti sei volte superiori ad antiossidanti in commercio, approvata per alimenti, è versatile e stabile e facilmente applicabile al packaging flessibile alimentare.
In conclusione i film multistrato basati su materiali passivi e attivi sono stati prodotti con successo con tecniche di coating sia su supporti polimerici sia cellulosici.

Sempre a proposito dell’effetto barriera, Marinella Vitulli fondatrice e specialista di Food Contact Center & Services ha spiegato come avvengono le valutazioni analitiche degli effetti barriera dei coating, con focus sulla cessione di microplastiche, in ottica di gestione dei claim ambientali quali il plastic free. Ho quindi illustrato i test che si effettuano per la valutazione degli effetti barriera a gas, umidità per la protezione dei valori organolettici degli alimenti (Reg UE 10:2011 cons 27) sia per IAS (sostanze aggiunte intenzionalmente durante i processi di produzione) sia NIAS (sostanze aggiunte non intenzionalmente quali impurità o degradazione di polimeri, residuali e altro). Tra i prodotti validi e approvati sono stati identificati nel multistrato i film PLA e PET.

La composizione di protezione può essere migliorata per ottenere proprietà barriera multifunzionali senza alterare la biodegradabilità del supporto e si sono ottenuti risultati promettenti anche con i metodi spray. Miglioramenti barriera si sono ottenuti con l’uso di PECs. Interessanti, infine, l’ammonizione contro la auto-certificazione: le aziende sono tenute a rispettare e seguire le regole.

Del coating barriera per packaging a base di fibre e della sua influenza sul converting e il riciclo hanno parlato B. Del Curto e A. Marinelli dell’UdR INSTM del Politecnico di Milano, mentre Rosasilvia Raggio della società BORREGAARD ha parlato dell’impattp della cellulosa microfibrillata sul remdiment delle vernici barriera a base acqua.

Gabriele Costa della LAMBERTI ha illustrato l’approccio olistico di questa azienda alla sfida del contatto degli alimenti con il packaging a base carta.

Dello sviluppo di EAA e vernici barriera biopolimeriche ha parlato James Speak della società AQUASPERSIONS.
Sulle problematiche della sostituzione della plastica con SUPD vernici barriera bio compostabili ha parlato Nico Gebauer di RESINO INKS.

Markus Dimmers della ALBERDINGK BOLEY ha illustrato i polimeri a base acqua per vernici barriera, e dei rivestimenti barriera ai gas e multifunzionali a base di polielettroliti ha intrattenuto Federico Carosio del UdR INSTM del Politecnico di Torino.

Antonella Cavazza dell’Università di Parma si è soffermata sulle ricerche relative alla riciclabilità dei coating barrieranti: le sfide e le opportunità per il mondo del packaging in carta e cartone.

Ancora sul packaging in carta e cartone ha parlato Massimo Ramunni per conto di ATICELCA fornendo i dati relativi ai consumi dei prodotti cellulosici per il packaging in Italia e in Europa.

Gilles Le Moigne dell’industria produttrice di inchiostri e vernici SIEGWERK ha infine illustrato una via verso il packaging sostenibile rendendo la carta funzionale a questo scopo.

Dalle altre relazioni citiamo OurCarbon® è un materiale innovativo con carbon footprint negativa proveniente da una fonte inusuale: i fanghi di depurazione. Ogni anno vengono smaltite in discarica milioni di tonnellate di biosolidi – un sottoprodotto del processo di trattamento delle acque reflue – dando origine a tonnellate di emissioni di metano. Bioforcetech trasforma questi biosolidi in OurCarbon®, introducendo quindi un nuovo materiale sostenibile, che può essere utilizzato come pigmento in pitture e vernici, carta, polimeri e inchiostri in applicazioni come arredamento, moda, imballaggi e fibre tessili.