La Federazione Carta e Grafica denuncia la sua forte preoccupazione per la attuale formulazione della plastic tax in legge di bilancio. Il Governo deve correggere il testo.

Una nota della Federazione Carta e Grafica afferma che “La filiera della carta e della trasformazione, con costante attività di ricerca e sviluppo, produce imballaggi sostenibili e preziosi, in quanto altamente riciclabili. Una componente plastica, nelle applicazioni destinate agli imballaggi a contatto con gli alimenti, rimane essenziale per la sua funzione di protezione e salvaguardia degli alimenti. In questi utilizzi però la plastica non può, per legge, essere ‘da riciclo’, non può essere sostituita e costituisce una parte largamente minoritaria di imballaggi che restano di carta, materiale circolare per eccellenza. La norma, che come è scritta ora, prevede la tassa anche su queste minoritarie componenti insostituibili e necessarie di plastica, finirebbe per penalizzare proprio ciò che vuole promuovere: ovvero la prospettiva circolare dell’economia e l’utilizzo di materiali riciclabili. Ci auguriamo che presto il Governo intervenga”.

L’appello al Governo e al Parlamento è che nelle riflessioni in corso in queste ore sulla legge di bilancio si possa inserire nel maxi-emendamento del Governo una norma che escluda i manufatti nei quali la presenza di materiale plastico non sia prevalente.

Al momento si sa che a seguito di un incontro con Confindustria,  come aveva promesso il presidente Vincenzo Boccia alla serata del BestInFlexo,  c’è stato un rinvio al luglio prossimo e che le confezioni Tetrapack saranno esenti. Resta da vedere quali decisioni saranno prese sul packaging biodegradabile.

Nella foto in alto l’etichetta certifica la riciclabilità della plastica in PET usata nell’imballo. Scattata presso lo stand di un’azienda italiana alla K 2019.