Abbiamo perso un collega e un punto di riferimento nel giornalismo tecnico dell’imballaggio.
Ci lascia, purtroppo prematuramente e a sorpresa, il collega Stefano Lavorini, che a inizio 2025 decideva di lasciare in altre mani la sua rivista, fondata 30 anni fa, affinché “abbia un futuro senza di me, a smentire la ineluttabile coincidenza tra pubblico e privato” scriveva nel suo ultimo editoriale.
Il suo modo di fare giornalismo tecnico, in un mondo in continua evoluzione qual è quello dell’Imballaggio, è stato decisamente moderno e coraggioso, in cui sapeva sempre dare quel tocco in più, di sociale, di umano per, come diceva “salvare il lavoro che la tecnica sta sempre più umiliando”.
Si riprometteva di essere ancora presente con una sua rubrica in ultima pagina, “caratterizzata dall’occasionalità degli argomenti”. Per questo ci mancherà ancora di più.
Stefano lo ricordo come collega gentile, sobrio, che mai si poneva in cattedra, pur avendo molto da insegnare.
R.I.P. Stefano
Giornalista e scrittore, nasce a Genova, dove si laurea in geologia. Dopo un’esperienza nel settore minerario e industriale, si specializza in marketing e comunicazione tecnica. Giornalista pubblicista, è stato redattore di Rassegna Grafica e direttore di Graphicus. Nel 2009 fonda MetaPrintArt, la prima rivista online dedicata alla tecnica e alla cultura grafica, di cui è editore e direttore.
Nel 2007 pubblica Analisi e prospettive del mondo grafico, un’analisi di marketing e gestione aziendale dell’industria grafica. Nel 2010 è docente a contratto di Tecnologie di Stampa al Politecnico di Torino.
Parallelamente all’attività giornalistica, si dedica alla scrittura. Debutta nel 1998 con il romanzo La Tunelo, in lingua Esperanto, premiato dalla rivista svizzera Literatura Foiro come Verko de la Jaro 1999. La versione italiana, con l’editing e la prefazione di Wilma Coero Borga, è in attesa di pubblicazione.
Nel 2020 pubblica Il Segreto dei Dieci Laghi (DiMarsico Libri Editore), un romanzo ambientato sulle Ande, dedicato alla cultura Inca e all’alfabeto dei nodi.
Nel 2021, in self-publishing, esce I Cavalieri Astrali, scritto con Stefano Gatti (Stegat), una raccolta di quattro racconti iperdeterministici con un intermezzo quantistico curato da un professore universitario di fisica quantistica.
Nel 2022 pubblica Un cerchio di stelle, basato sul diario di viaggio scritto nel 1960 durante un’avventura in autostop alla scoperta dell’Europa nascente.
Nell’aprile 2024, per De Ferrari Editore, esce I Briganti del Vigoleno, una fiaba per adulti o un racconto per ragazzi, scritto a quattro mani con Wilma Coero Borga.
Nel tempo libero alterna la lettura al trekking e al gioco degli scacchi di cui è istruttore di primo grado.
Cara famiglia Lavorini e colleghi,
Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Stefano. Questa triste notizia mi ha colto di sorpresa, non sapevo che non stesse bene. Abbiamo perso un giornalista prezioso per il nostro settore, con cui ho avuto l’onore di collaborare durante la mia presidenza in ARGI. La stima che nutrivo per lui era notevole. Gli auguro un buon viaggio per il suo nuovo cammino e sono vicino a tutti voi in questo momento di dolore.