ETICHETTE Lombardi Converting Machinery installa la prima ibrida Digistar presso Eticpress “la sartoria delle etichette”.

È così che Maurizio Serina definisce la propria azienda: “una sartoria dell’etichetta”, per evidenziare la cura nella ricerca di materiali e soluzioni, in funzione delle richieste dei clienti.
Autodidatta, inizia a lavorare come tipografo. Ancora giovane, a metà degli anni ’90 vede una apertura nel mercato delle etichette e decide di provare con una piccola macchina tipografica. Siamo nel bresciano dove la clientela può spaziare dall’industria meccanica all’enologia. Importante è farsi conoscere e farsi apprezzare.
«Prendere un cliente non è difficile – ci dice – ma bisogna mantenerlo. E questo lo puoi fare solo se sei limpido, onesto. Allora anche aziende più grandi ti passano i lavori che per loro sono meno appetibili
Inizia come terzista, quindi, ma soprattutto vuole evolvere per costruirsi una propria clientela affezionata. Per ottenere questo deve essere attento alle tecnologie che evolvono rapidamente.
Ad esempio, in quegli anni dominava la offset. Poi la flexo ha fatto passi da gigante e ha potuto passare alle rotative flessografiche banda stretta, che offrono la modularità, la possibilità di inserire noduli di nobilitazione e finitura, e otto o dieci gruppi colore.

«Mi sono mancati gli studi – confessa, forse per evidenziare che solo con la assidua sperimentazione si raggiungono risultati che un buon percorso formativo permette di accelerare – Gli studi aprono la mente
Il figlio Paolo, oggi integrato in azienda dopo gli studi universitari, ne beneficia «perché può assimilare in tempi brevi le nozioni che gli trasmetto

Sperimentazione

«Non mi fermo mai di fare test sul materiali e su quanto possono dare le macchine con cui lavoro.» aggiunge.
Lo vediamo osservando i lavori, che realmente rispecchiano il ‘claim’ che ha voluto dare alla sua attività: “la sartoria delle etichette”. Con il cliente studia e valuta le opportunità di scelta e delle lavorazioni più adatte per ogni tipo di etichetta.
Per questa ragione cresce l’esigenza di avere macchine performanti e versatili.

«Fondamentale  l’incontro sfociato in  collaborazione con il nostro attuale responsabile tecnico di progettazione\ industrializzazione  e commercializzazione Loris Genasi – aggiunge Maurizio.  Con la sua esperienza e la nostra voglia di metterci in gioco in nuovi settori di mercato abbiamo consolidato una clientela che opera nell’alta profumeria.  Un settore chiave che ha dato una forte accelerazione di crescita alla nostra azienda convincendoci all’ultimo acquisto di una digitale ibrida

Nel 2017 acquista da Lombardi Converting Machinery la prima 10 colori. È una Synchroline 430 modulare con 10 gruppi stampa flexo con modulo per la stampa multipagina, sempre più richiesta in tutti i campi. A questi può aggiungere moduli serigrafici o per la lamina a caldo, in qualsiasi momento secondo la logica modulare di Lombardi, che si sta dimostrando una strategia vincente in diversi mercati.

 

EticPress

Il team di Eticpress e Lombardi davanti alla Synchroline 430: da sinistra Maurizio Serina, Amar Visca, Gianni Testa, Felipe, Silvia Ragnoli, Lorenzo Lombardi, Enrico Gandolfi, Davide Conter, Paolo Serina

 

Con Lorenzo Lombardi e con i tecnici dell’azienda bresciana si instaura un ottimo rapporto di collaborazione e fiducia reciproca.

Arriva il digitale

Quando è il momento di pensare al digitale iniziano le ricerche per valutare le opportunità offerte dal mercato.
«Cercavo una macchina che rispondesse alle nuove esigenze che il mercato mi chiedeva: non tanto tirature più corte, quanto la diversificazione e la nobilitazione. Naturalmente dovevo trovare una macchina che entro un ambito di costi, fosse anche versatile per la libertà dei supporti da stampare

Eticpress_Giovanni operatore alla digistar

Giovanni operatore alla Digistar in Eticpress

Versatile vuol dire, in questo caso, libertà di materiali su cui stampare, lavorazione in linea, ampia scelta degli inchiostri.
«Al Labelexpo 2017 ho visto la prima ibrida Digistar Inkjet che Lombardi presentava per la prima volta. Poi nel febbraio 2018 ho potuto provarla con miei lavori all’open house presso la loro azienda. E sono rimasto molto soddisfatto
In particolare ha apprezzato il bianco, che offre soluzioni importanti su supporti sia trasparenti, sia metallici. Anche la definizione del punto è ottima e permette la stampa si codici a barre e testi in corpo 4 senza alcun problema. La soddisfazione riscontrata nelle prove è rimasta anche oggi, dopo diversi mesi di produzione. Ne è convinto anche Giovanni, il tecnico che considera la Digistar Inkjet una sua creatura cui dedica ogni attenzione.

Si può vedere la Digistar Inkjet al lavoro presso Eticpress in questo

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EticPress_Digistar

Da sinistra Lorenzo Lombardi, Enrico Gandolfi, Giovanni Mari, Francesca Trevisani, Paolo e Maurizio Serina, davanti alla Digistar

Ora, con Maurizio ancora giovane, Paolo cresciuto e integrato in azienda, un fatturato che la pone tra le aziende medie del settore, Eticpress è entrata nella fase in cui può guardare oltre. Direttamente, o tramite la propria clientela – per il 75% clienti finali e il 25% studi grafici – le sue etichette vanno anche all’estero. Il prossimo passo è quindi farsi conoscere su scala più vasta.
Per questo parteciperà al prossimo Cosmopack di Bologna dove ha già prenotato il proprio stand (Pad 15A – B6) dove si potranno ammirare le sue ‘etichette da sartoria’.