Esteso a due giornate, il Flexo Day, evento principe dei flessografi ha affrontato temi tecnici e di sostenibilità. Positivi gli interventi di tecnici della GDO.

Diversamente dalle precedenti edizioni, il Flexo Day 2019 ha preso il via giovedì 21 novembre con alcuni interventi di sicuro interesse.
Il presidente ATIF, Marco Gambardella ha aperto i lavori con una breve relazione sulla congiuntura economica e le previsioni 2019/20 da cui emerge che il PIL piatto dell’anno in corso dovrebbe salire a un +0,4. Le esportazioni, dopo la crescita a 2,6 nel 2019, si assesteranno a un +2,2 di poco superiore al 2018. Il tasso di disoccupazione resterà stabile sul 9,7%, mentre i prezzi al consumo, che erano calati nell’intervallo 2018-2019 saliranno da 0,7 a 1,8. Il rapporto deficit/PIL salirà a 2,8 (contro l’1,8% del 2019) mentre il rapporto debito pubblico/PIL resterà attestato a 135,5 punti. Tutto questo se nel 2020 non ci sarà un aumento dell’IVA o tasse sostitutive.

A questo proposito al momento si cerca di scongiurare questo aumento con la plastic tax, che in realtà sarebbe un aumento IVA mascherato, e dannoso, come ha rilevato Gambardella. Per le imprese in quanto penalizza la produzione e indebolisce la domanda interna. Per le famiglie che subiranno un aumento dei prezzi dei prodotti di largo consumo del 10%. In più, sarebbe una doppia imposizione, rispetto al contributo ambientale Conai. Insomma, un errore sotto ogni aspetto.
Ma con una improvvisa quanto inaspettata visita alla serata della premiazione, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia – lui stesso direttamente coinvolto in quanto stampatore – ha assicurato un deciso intervento affinché il progetto sia completamente riveduto.

Vincenzo Boccia Confindustria

Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria interviene alla premiazione BestInFlexo al Flexo Day 2019

Una giuria tecnica dalla GDO

Si è entrati subito nel vivo delle relazioni tecniche con l’interessante racconto di come la giuria – che in due giornate di lavoro ha valutato gli oltre 200 lavori pervenuti all’ATIF – valuta i lavori per assegnare il premio BestInFlexo.

Ne hanno parlato Giandomenico Marcone, Granoro, e Claudio Rimondi, COOP.

È stata quasi una lezione di prestampa e stampa flexo. I numerosi e complessi i criteri di valutazione, costituiscono una vera e propria analisi dei parametri di stampa e delle difficoltà che gli stampatori flexo devono affrontare e risolvere nell’approntamento di un imballaggio, sia esso su film, carta o cartone. La valutazione delle caratteristiche tecniche degli stampati comprende gli equilibri tra colori, inchiostri, matrici, supporti, cui si aggiungono anche, alla fine, gli aspetti emozionali del packaging.

Il buon uso della plastica

Carla Silva, packaging development manager presso Galbani, ha descritto come l’azienda operi nella ricerca e sviluppo dei film plastici per il packaging dei propri prodotti. Lo ha fatto illustrando diversi esempi su come l’azienda stia riprogettando i contenitori per risparmiare in volume e peso. Essenzialmente una riduzione di uso della plastica, oltre a migliorare l’aspetto e il posizionamento sullo scaffale.

Matteo Melegatti per conto di Atif ha descritto il documento DOC13 offrendo suggerimenti per la gestione di un comportamento corretto dei rulli gommati e relativi adattatori.

Inci-flex ha descritto, anche con l’ausilio di un video, come l’azienda tratta la prestampa flexo e rotocalco per il cartone ondulato. In particolare si sono descritte le tecniche della calibrazione dei grigi in prestampa. La sperimentazione di Inci-flex è affidata al reparto di ricerca e sviluppo che prende il nome di Ultra Led: 25 specialisti, che in 12 mesi di sviluppo hanno testato 3 milioni di cmq di film con un lavoro di 5000 ore. Carmine Consalvo, fondatore Inci-flex, ha quindi riferito sui risultati in stampa: contrasto tonale di qualità, sovrapposizione degli inchiostri con tonalità perfettamente rappresentate; nero di quadricromia con densità elevate e lineature >60 linee/cm per ottenere passaggi tonali morbidi, cromie naturali. In definitiva una qualità flexo simile alla rotocalco.

Per il passaggio dalla buona teoria alle Best Practice hanno parlato Giampaolo Gentile (gruppo Besana, 600 persone) e Stefano D’Andrea, Atif.
Gentile ha illustrato come il Gruppo Besana sia sensibilizzato alle problematiche delle emissioni in atmosfera. La roadmap di Besana (Oscar Imballaggio 2016) punta alla economia circolare. Ha ridotto del 10% il consumo di plastica nel propri imballaggi (solo PE e PP) e promuove il riuso degli imballaggi.
Questi dati sono in controtendenza con una situazione mondiale ancora troppo poco sostenibile: solo l’1,2% viene riciclato su una produzione di 348 milioni di tonnellate anno, pari a 46 kg per cittadino. In Italia il riciclo si attesta al 29%. Corepla nel 2018 ha raccolto 2292 milioni di tonnellate, ma il 33% ancora va buttato e si trova in mare o su terra.
Le strategie per un buon uso e riciclo della plastica devono essere: comportamento, educazione, infrastrutture, ricerca, brand, leggi.

Dalla teoria ai fatti

Stefano D’Andrea, ha voluto avvertire come sia in errore chi usa la pratica senza la teoria; ci vuole una metodologia di calibrazione del processo: ottimizzazione, controllo del processo, caratterizzazione, verifica. Ha quindi descritto il lavoro della commissione tecnica Atif riguardo la pianificazione del processo. Tutto questo in collaborazione con i produttori di anilox, cliché, inchiostri, nastri biadesivi. Particolare attenzione deve essere posta alla stesura dell’inchiostro su fondo pieno e al calcolo delle curve di compensazione in SCTV.

L’importanza dei componenti ed equipaggiamenti di qualità sulle macchine da stampa flexo, è il tema che è stato trattato da Felice Rossini.

Cosa vuole il brand?
Mark Shepherd

L’intervento di Mark Shepherd, Branding authority alla Lancaster University

Dalla tecnica al marketing. Se ne è occupato Mark Shepherd della Lancaster University. Il punto di partenza è “cosa chiede il brand owner nel 2020?”

Ha fatto presente che il rapporto B2B sta cambiando. Anzi, è già cambiato. Alla base che contempla servizio, innovazione, tempo di consegna, rapporto qualità/prezzo, after sales, oggi si aggiungono nuovi concetti di approccio al cliente.
Questo è il dilemma del B2B. Aumentano le piattaforme digitali interattive (più del 50% degli acquisti B2B).
Il dilemma è quindi la ricerca di una conoscenza più approfondita del cliente con relazioni personali e regolare le proprie strutture per organizzare le vendite e un marketing di sviluppo.
La seconda fase è quella di chiedersi quanto è forte il tuo brand? Conosci il tuo cliente? In cosa sei differente?
Se la tua risposta è: il servizio, le persone, rapporto qualità/prezzo, allora hai sbagliato”.
La differenza la fa il feeling che dai al cliente. Il brand influisce per il 20% quindi bisogna essere: conosciuto, visibile, riconoscibile, accessibile, rilevante, connesso. È una combinazione di fatti razionali e aspetti emozionali.

Sostenibilità

Laetitia Reynaud per FTA Europe, ha tenuto una relazione sulla sostenibilità nell’industria flessografica, citando testimonianze di Ursula von der Leyen e Frans Timmermans. La responsabilità del produttore è che il prodotto abbia vita anche dopo nella fase post consumo. Oggi il 50% della spazzatura marina è composta da plastica mono-uso. È vero, ha detto che una tassa eco-modulatrice può influenzare la riprogettazione dei brand e quindi evitare un packaging dirompente, con iniziative volte a ridurre peso e volume dell’imballaggio, uso di ricariche ed eliminazione del packaging monouso. I brand devono anche aiutare con etichette informative.

Oltre l’Industry 4.0

Seguìta con molto interesse la relazione di Romeo Bandini su come avviare un’industria di converting-flexo 4.0 negli Emirati.
Bandini (Ipack Abu Dhabi) ha illustrato come un progetto partito dalla semplice necessità di uno stabilimento innovativo, si è trasformato a idea a sogno. Da progetto per uno stabilimento moderno e funzionale, ma tradizionale, si è passati al sogno di uno stabilimento ipertecnologico. Per convincere la committenza, ha portato i committenti a Sassuolo per vedere come funziona un’industria 4.0 nella ceramica. Da qui è nata l’idea nel 2016 per un impianto asettico per il packaging tutto automatizzato. Stampa, laminazione, pallettizzazione e magazzinaggio con 400 posizioni per prodotto finito, un miliardo di imballi nel 2018.
Il muletto automatico è il cavallo di troia per fare poi una fornitura completa” ha detto Bandini.
La sfida è stata quella di partire dal nulla e con un team che comprendeva tecnici e manodopera proveniente da ogni parte del mondo. Il rischio era di creare caos. Pertanto il management doveva avere idee chiare e fare uno sforzo extra per progettare il processo in ogni dettaglio. I fornitori devono partecipare, essere partner e non tutti sono preparati a gestire l’automazione a quei livelli.
Ne è risultato uno stabilimento funzionale, che è anche strumento di vendita perché rende più credibile il produttore come fornitore. Valore aggiunto e base per la crescita.

Su tema analogo è stato descritto come Uteco abbia trasformato le proprie unità produttive in Industria 4.0 con l’aiuto di una società specializzata in informatica IIOT. L’ingegner Davide Valbusa di Uteco ha quindi descritto il sistema binario crittografato della IOT per analisi e monitoraggio remoto.

Un convegno stimolante

Nel complesso il Flexo Day 2019, è stato un evento assai ricco di nuovi spunti, sia tecnici, sia di mercato, certamente utili ai tanti operatori presenti. Le grandi aziende per trovare nuovi approcci e le piccole aziende per avere uno stimolo alla crescita organizzata.

I complimenti vanno agli organizzatori, in primis i presidenti di ATIF, Marco Gambardella e di FTA Europe Sante Conselvan, ma anche di quanto hanno lavorato dietro le quinte, prima tra tutti, la direttrice di Atif e vice direttore Assografici, Monica Scorzino.

Canette

Silvana Canette, ex titolare di Flexotecnica, premiata per la sua indiscussa professionalità nella flessografia

La serata del 21 è stata dedicata alla premiazione dei lavori nelle 13 categorie di stampa.  Su questo abbiamo riferito in apposito resoconto.