Nu-Maber avanza nella produzione di lastre flessografiche con le doppie unità ThermoFlexX Catena-E 80 e la certificazione Industria 4.0
Nu-Maber ha migliorato significativamente le proprie capacità produttive installando due unità di esposizione ThermoFlexX Catena-E 80 di XSYS. Questo investimento sottolinea l’impegno di Nu-Maber verso la precisione, l’efficienza e le pratiche sostenibili, rafforzando anche il suo impegno per la transizione digitale, certificato secondo le rigorose linee guida Industria 4.0 dal Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani.
Il service trevigiano ha da tempo ottenuto una reputazione di eccellenza nel settore della prestampa flessografica e ora con questa nuova installazione fa un passo avanti nel percorso di crescita incentrato su una tecnologia all’avanguardia che garantisce una produzione costante di lastre di alta qualità. Con una dimensione massima della lastra di 1270 x 2032 mm e una tecnologia LED avanzata sia per l’esposizione principale, sia per quella successiva, queste unità forniscono matrici con un imaging di precisione per prestazioni robuste, garantendo risultati superiori per le applicazioni di stampa flessografica.
Connettività dell’industria 4.0
Incorporando il software ProServX di XSYS, la nuova apparecchiatura garantisce una perfetta integrazione con l’infrastruttura digitale di Nu-Maber. ProServX supporta infatti la conformità all’Industria 4.0 con funzionalità quali monitoraggio in tempo reale, manutenzione predittiva e diagnostica remota. È importante sottolineare che clienti come Nu-Maber possono sfruttare l’API REST del sistema per connettersi direttamente con i propri sistemi MIS (Management Information Systems) o ERP (Enterprise Resource Planning). Questa integrazione semplifica il flusso di dati, migliora la produttività e garantisce che tutte le operazioni siano interconnesse digitalmente.
Integrando le unità Catena-E 80 e ProServX nel proprio flusso di lavoro, Nu-Maber dimostra il proprio impegno verso l’innovazione, garantendo precisione nella produzione delle lastre e riducendo al tempo stesso i costi operativi e l’impatto ambientale.
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