È il concetto espresso da Trocart, azienda specializzata in prodotti cartotecnici, che punta sulla comunicazione esterna.
Nata all’inizio degli anni ottanta a Cinisello Balsamo per la progettazione e costruzione di imballi in cartone (da qui il nome originale di Scatolificio Lombardo), Trocart si è affermata rapidamente tra le prime aziende del settore, grazie a proposte e soluzioni tecniche sempre all’avanguardia.
Abbiamo conosciuto questa azienda e il suo direttore generale Loris Santolini, in occasione delle giornate di porte aperte nell’ottobre scorso, decise per mostrare ai propri cliente un nuovo corso che orienta l’azienda verso nuovi obiettivi che oltre l’imballaggio puntano decisamente alla comunicazione visitva esterna e sul punto vendita. Parlando con Loris Santolini è subito evidente la sua chiara visione nei confronti di un mercato in continua evoluzione.
E lo ha dimostrato con gli ultimi acquisti, ma anche con collaborazioni mirate per proporre sempre soluzioni innovative e un passo avanti ai propri clienti.
Collaborazioni con designer e architetti e in particolare con Tepa Sinergie Espositive, con cui realizza oggetti da esposizione, ma anche da arredamento aziendale e fieristico e per la grande distribuzione.
Fanno parte di queste “idee senza limiti” come le ha definite, tavoli, banchetti, espositori da banco e da terra, isole espositive, e persino il guardaroba completo di grucce, tutto rigorosamente in cartone ondulato, che nelle giornate di porte aperte accoglieva i visitatori.
Ma oggi il cartone non basta, ci ha detto Santolini, per cui l’azienda si è attrezzata con nuove macchine che consentano anche l’impiego di altri materiali per realizzare pavimentazioni, banner e striscioni, retro illuminabili e cartelli da vetrina.
Tutto digitale
Naturalmente per tutte queste innovazioni Trocart è passata al digitale iniziando nel 2010 con una stampante extra large hp Scitex con inchiostri ad acqua e un tavolo da taglio Esko Kongsberg XPAuto.
Nel giugno di quest’anno è stato deciso un passo avanti: l’acquisto della nuova hp Scitex FB7600 con inchiostri UV che lavora fino al formato 1650×3200.
Questa scelta è stata dettata da diverse esigenze.
La prima di poter lavorare senza limiti di materiali, quali il plexiglas o altre materie plastiche abbandonando quindi i limiti dei lavori in cartone.
In secondo luogo, Loris Santolini ci tiene a sottolineare l’ecosostenibilità della stampa con inchiostri UV sia perché evita lo smaltimento dei solventi, sia perché questa hp Scitex FB7600 dispone del sistema di lucidatura Gloss che sostituisce senza alcun problema la plastificazione. L’assenza di un film di plastica rende quindi il prodotto più biodegradabile e permette all’azienda un notevole risparmio di tempo.
Un ultimo punto che tiene a precisare è l’autonomia da lavorazione esterne, acquisita proprio anche grazie alla completezza degli impianti che vanno dalla stampa, alla lucidatura, al taglio, cordonatura, fustellatura e confezionamento.
Dall’acqua all’UV
La nuova hp Scitex FB7600 è una macchina industriale in grado di stampare su una vasta gamma di supporti di spessore fino a 25 mm, con i nuovi inchiostri hp FB225 Scitex in sei colori certificati ISO12647-2, che non richiedono il pretrattamento dei supporti di stampa.
La soluzione end-to-end adottata per collegare i file di prestampa alla stampa e quindi alle successive operazioni di taglio e fustellatura è il flusso di lavoro hp SmartStream Workflow, che con una gestione facilitata delle code di lavorazione, in aggiunta al caricamento automatico dei supporti, permette anche la redditività su commesse di poche copie.
Per maggiori informazioni su questa macchina: ScitexFB7600
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