Dalle lampade al LED, la tecnica di essiccazione UV curing della IST Metz è stata al centro dell’attenzione di oltre 500 stampatori di tutto il mondo.

IST Metz – fornitore di soluzioni di sistemi UV con lampade tradizionali o con i LED per la stampa e altre industrie sviluppa, produce e vende sistemi di trattamento per l’asciugatura di inchiostri e vernici senza solvente, adesivi e siliconi in modo sostenibile con l’ambiente e la salute del lavoratore.
Gli UV Days presso la sede e stabilimento di Nürtingen si sono focalizzati sulle applicazioni per l’ industria grafica. IST Metz è pioniere in questa tecnologia con i suoi 35 anni di attività, con le sue ricerche e i suoi brevetti, in particolare i riflettori ad alto rendimento con geometrie tali da permettere la massima qualità ed efficacia di essiccazione. Ma non solo perché anche i software di controllo dei raggi influenzano positivamente il rendimento e il risparmio energetico dei sistemi UV e il rendimento ottimale sul supporto di stampa.
Il Centro UV Transfer (UVTC) alla IST METZ fornisce agli utenti novizi ma anche esperti soluzioni innovative e ha anche il compito di fornire informazioni e supporto tecnico ai clienti secondo le loro esigenze. UVTC è dotato di un laboratorio e di macchine da stampa industriali su cui effettuare prove e dimostrazioni, secondo lo slogan “more than UV”.

IST METZ_UV DAYS 1Circa 500 aziende per un totale di 700 visitatori da tutto il mondo erano presenti alle giornate dedicate alle più recenti evoluzioni e applicazioni delle tecniche di stampa con inchiostri e vernici UV.
In queste giornate sono state date spiegazioni teoriche e dimostrazioni pratiche dei risultati ottenuti sia su stampa offset a foglio, sia su stampa flexo e digitale. In particolare è stata realizzata una chitarra 3D (ovviamente in cartone) il cui corpo principale è stato stampato su una Heidelberg Speedmaster CD 102-7 LX formato 70 x 100 dotata di interdeck UV e un essiccatore UV in uscita. In più si è eseguito un effetto ‘filigrana’ mediante verniciatura UV opaca e un successiva verniciatura iriodin per creare gli effetti luccicanti; sul settimo gruppo stampa è stato simulato l’effetto legno. Alla fine, su una unità flexo è stata applicata una vernice lucida con riserva per intensificare l’effetto legno.
Gli interdeck UV sono stati posti tra i gruppi stampa 4 e 6 e uno dopo l’ultimo gruppo. Quello che ha sorpreso positivamente, è stato l’abbinamento tra le tecniche con inchiostri LED e vernici UV: gli inchiostri di processo erano del tipo per LED UV, in modo da mettere in evidenza i vantaggi rispettive dei due sistemi di asciugatura combinata con LED e lampade tradizionali.
I tasti sul collo della chitarra che, su un strumento convenzionale sarebbero state di metallo, sono stati finiti con un foil su MGI 3D Jet Varnish per raggiungere il risultato più realistico possibile, con uno strato di vernice UV particolarmente spesso di 80 micron.
È stato poi applicato un foil a caldo che aderisce alle parti verniciate creando aree in rilievo.
Tutto questo per mostrare – come fu fatto ai precedenti UV Days del 2013 con un packaging molto particolare – quali opportunità possono avere stampatori offset con le tecniche giuste e molta fantasia. Questa chitarra rappresenta infatti il concetto di prodotto integrato.
Ma non è un semplice esempio di stampa bensì un gadget molto particolare e attuale: la chitarra è stata dotata di una speciale App di realtà aumentata che permette in pratica di suonare la chitarra premendo anziché pizzicando. In pratica una chitarra digitale.

LED o lampade UV ?

Il LED UV copre una sola lunghezza d'onda

Il LED UV copre una sola lunghezza d’onda

Il tormentone che abbiamo sentito negli ultimi tempi è stato affrontato seriamente dalla IST Metz che ha analizzato con cura quali vantaggi si hanno con uno o con l’altro sistema per inchiostri, vernici o adesivi.
Innanzi tutto, quali sono le differenze tra i due sistemi? Quando conviene passare da uno all’altro? Poiché IST Metz fornisce entrambi è in grado di valutare obiettivamente i vantaggi che lo stampatore può ottenere.
I sistemi LED hanno il vantaggio indubbio di essere compatti e pronti e possono essere installati in retrofit in modo semplice; è anche possibile attivare aree individuali su cui intervenire. Non si sviluppa ozono e la luce è assolutamente fredda e quindi non crea problemi a qualunque tipo di supporto. I LED hanno una vita molto lunga, non serve una installazione per l’aria esausta, né un raffredamento ad acqua.
La differenza fondamentale tra inchiostri LED altamente reattivi e inchiostri UV convenzionali sono i fotoiniziatori, atti ad assorbire le lunghezze d’onda > 350 nm e quindi di soddisfare le emissioni degli emettitori LED. Altre componenti dell’inchiostro, quali leganti o pigmenti sono ampiamente comparabili con quelli degli altri inchiostri UV. La possibilità di risparmio energetico con sistemi a LED è al centro delle discussioni. In linea di principio più gli inchiostri sono reattivi maggiore è il possibile risparmio energetico. Tuttavia, un confronto tra un sistema UV convenzionale e un sistema LED dovrebbe tener conto del fatto che quest’utimo cambia anche la chimica degli inchiostri. Un confronto efficace deve essere fatto sulla base dei risultati di asciugatura, che dipendono molto anche dal formato: su grandi formati gli impianti LED sono decisamente più costosi.

La serie BLK è stata progettata per soddisfare le esigenze industriali

I sistemi IST sono progettati per soddisfare le esigenze industriali

IST Metz ha sviluppato un sistema chiamato LUV, raffreddato ad acqua ad alto rendimento con un sistema di lenti di nuova generazione che permettono una coordinazione ottimale di applicazioni diverse. I sistemi sono disponibili in differenti lunghezze d’onda, partendo da quella standard a 385 nm. Il sistema ottico del LUV 20 ha ad esempio le prestazioni migliori a una distanza tra 0 e 50 mm dal supporto di stampa. Il LUV 80 per distanze tra 40 e 100 mm. Infine il LUV 5 è previsto per essere inserito in sistemi predisposti LED.
Il sistema con lampade UV, come il MBS-6 ha invece il vantaggio di essere adatto a una vasta gamma di inchiostri e vernici e dispone di lampade di ogni tipo con la possibilità di variare lo spettro delle lunghezze d’onda, ad esempio dopando con elementi quali ferro o gallio. Questo permette di ampliare le applicazioni a ogni tipo di stampa e finitura.

Quale futuro

L’UV LED sarà sempre più utilizzato nella stampa a banda stretta, quindi etichette e packaging flessibile, ed è già stato applicato con successo nella stampa inkjet.
Il problema per molti stampatori è quello di saper scegliere il momento adatto per passare alla tecnologia UV e quale adottare. Le stesse case costruttrici di macchine offest, stanno orientandosi ai sistemi LED
Le aziende che prevedono di investire in nuove tecnologie di stampa si trovano quindi di fronte a un dilemma. Se scelgono le lampade UV, possono contare sulla sicurezza fornita da una tecnologia di lunga data. Tuttavia, possono poi mancare le opportunità di sfruttare al meglio la tecnologia LED. Gli utenti che si concentrano su questa nuova tecnologia troppo presto corrono invece  il rischio di pagarla a caro prezzo per un mercato ancora non pronto.
Il nuovo concetto “LED preparato” di IST Metz può dare una mano perché è un sistema UV classico ma già pronto per passare alla tecnologia LED, grazie al collegamento dei prodotti MBS e LUV. La soluzione ibrida dimostrata agli UV Days su una rotativa flessografica a banda stretta di 430 mm utilizzava unità UV LED raffreddate ad acqua con una potenza fino a 12 W/cm².

Un video sulle dimostrazioni può essere visionato qui: https://www.youtube.com/watch?v=Q4CZdh9Ases
Installazioni UV usate per le dimostrazioni:
Flexo Testing Machine 1x MBS®, 1x LUV® 5, con raffreddamento ad acqua
Heidelberg Speedmaster CD 102-7 LX 2x con interdeck, raffreddamento ad acqua e un essiccatore finale
MGI Jet Varnish 3D iFOIL 1x MBS®-5 LI, con raffreddamento ad acqua