Nel 14° anniversario della scomparsa il grande poeta Mario Luzi tra le celebrazioni  citiamo la pubblicazione del libro dedicato a Matera, “Le umili meraviglie“, con le splendide opere d’arte di Pietro Paolo Tarasco.

“Così mi trovai… davanti all’alzata dei Sassi…”

Questa la Matera ‘romita, siderea, vertiginosa’ di Mario Luzi, che ammirava gli affreschi in quelle rocce coperte di poca erba. Quelle rocce calcaree, che hanno dato origine a grotte, pozzi e gravine che ne fanno così unico l’ambiente.

A Mario Luzi è dedicato questo libro, una raccolta di poesie del grande poeta, in cui parte importante ricopre Matera e la sua terra; illustrate dall’artista Pietro Polo Tarasco. Non poteva essere altrimenti, per l’amicizia – e lunga collaborazione – tra il poeta e l’incisore, forse oggi il più noto artista materese.

Edito nel 2019 “Le umili meraviglie“, fu presentato il 27 marzo al Palazzo Strozzi di Firenze e successivamente a il 9 dicembre al Palazzo Lanfranchi di Matera, capitale europea della cultura.

Il libro, autori Mario Luzi e Pietro Paolo Tarasco, è stato edito a cura di Paolo Andrea Mettel (Metteliana), per i tipi di Centro Stampa, Città di Castello, impresso su carta Fedrigoni Saville Row, oltre a una tiratura limitata e numerata su carta a mano Amatruda di Amalfi.

Alle incisioni stampate, che accompagnano le poesie di Mario Luzi, sono state inserite due tavole in acquaforte stampate al torchio calcografico da Pietro Paolo Tarasco su carta Hahnemuhle.mario Luzi_tarasco umili meraviglie

Completano il volume le ‘Annotazioni’.
Un saggio di Paola Baioni sulle illustrazioni di Tarasco “illuminato dalle poesie di Mario Luzi”.
Dai colli di Matera” di Carlo Carena, altro saggio dedicato alle incisioni e acquerelli del nostro artista.
Il Cronista Innamorato” che tutto registra e tutto conserva, con cui Marco Marchi descrive come Tarasco ha pensato e redatto questo libro.
E il saggio di Nino PetreniNulla è chiuso in sé” riferito alla poesia, che – sono parole di Luzi – è un messaggio, una fiammella che passa e accende un’altra fiammella e via di seguito. Nulla è chiuso in sé.
Stefano Verdino nel suo saggio “Le gemme di Pietro” si sofferma nella descrizione dell’acquerello che più lo ha colpito in questa raccolta: “A Mario Luzi, Pienza, La finestra di Via del Bacio” del 2008.

Seguono le biografie del poeta e dell’incisore.