Competere presenta l’International Property Rights Index 2020 il report sulla tutela della proprietà intellettuale nel mondo. Dall’analisi emerge che l’Italia peggiora ulteriormente la propria posizione ed è tra le peggiori nella UE, troppo distante dagli altri paesi del G7.

Senza adeguata tutela dei diritti di proprietà è difficile innovare e creare sviluppo economico. Questo quanto emerge dall’International Property Rights Index 2020 (Indice Internazionale sulla tutela dei diritti di proprietà 2020) presentata da Competere.

L’indice si compone di 3 voci principali:
– Il sistema politico e giuridico;
– La tutela dei diritti fisici;
– La tutela dei diritti intellettuali.

L’Italia, come emerge dall’analisi, peggiora ulteriormente la propria posizione da 46° a 47°, tra le peggiori nella UE, troppo distante dagli altri paesi del G7. Il nostro paese si colloca 47°, dopo Rwanda, Sud Africa e Uruguay, con un punteggio finale di 6.2 su 10. Il distacco con i vertici della classifica è significativo. Finlandia, Svizzera, Singapore, Nuova Zelanda e Giappone, che occupano i vertici, hanno tutte un punteggio superiore a 8. I paesi del G7, esclusa l’Italia, hanno ottenuto un punteggio medio pari a 7.6.proprietà intellettuale

Parità di genere favorisce l’innovazione

Nell’edizione 2020 particolare peso nel giudizio finale è stato dato alla parità di genere. In molte nazioni questo obiettivo è ancora lontano dall’essere raggiunto e questo condiziona anche la tutela della proprietà intellettuale e fisica. Inoltre, dove la parità tra i sessi e gli individui non è pienamente raggiunta vengono rallentati i processi di innovazione e sviluppo. Il problema deve essere affrontato in modo prioritario insieme alle potenziali conseguenze della Covid-19.

Difendere la proprietà intellettuale anche nella pandemia

La premessa all’Indice della curatrice Sary Levy-Carciente mette l’accento anche sulla necessità di rafforzare la tutela dei diritti di proprietà durante eventi emergenziali come la pandemia. I governi devono lavorare per garantire che la proprietà sia difesa – si pensi anche alla necessità di produrre vaccini e nuove terapie – per far sì che la ripresa economica e sociale sia ancora più forte.

 

Per consultare l’Executive Summary dell’International Property Rights Index 2020:
IPR Index

IPR Full Report

Le grafiche e i dati sull’Italia sono scaricabili qui.