Nell’editoriale di gennaio abbiamo affrontato il tema dei rischi dell’IA negli aspetti sociali e intellettivi. Per contraltare, riportiamo qui i vantaggi per l’industria e non solo.

L‘intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando i settori produttivi: con la sua capacità di analizzare dati in modo rapido ed efficiente e di apprendere nozioni e processi in automatico, l’IA sta dimostrando di essere una risorsa molto importante per le imprese e il mondo del lavoro, portando una serie di benefici tangibili a diverse industrie.

Si tratta di uno step successivo all’arrivo del digitale che già di per sé ha rivoluzionato ogni ambito della nostra vita con le nuove e varie possibilità che ci ha dato. Oggi, infatti, si possono svolgere innumerevoli mansioni comodamente da casa grazie proprio all’avvento di questa tecnologia. Dalla fruizione dei vari servizi di streaming ai tanti risvolti positivi per il comparto videoludico in cui anche i giochi più di particolari, come nel caso del casino di Betway o quelli delle avventure grafiche in stile Indie, trovano il loro target diventando, in alcuni casi, persino punti di riferimento per l’intero settore.

Per non parlare poi dei vari tipi di produzione industriale dove si sono snelliti e semplificati diverse fasi dei processi di lavoro. In questo, ora, un contributo determinante lo sta dando per l’appunto anche l’intelligenza artificiale, che permette di ottimizzare costi e risorse, oltre che di individuare nuovi modi ancora più efficaci ed efficienti nella produzione. Vediamo quindi quali sono i principali vantaggi introdotti dall’AI riportando anche qualche esempio di come questa tecnologia sta apportando benefici ai vari settori.

Tra linee di montaggio sempre più intelligenti e risparmio

Uno dei settori che più beneficiando dell’apporto dell’intelligenza artificiale è sicuramente il settore automobilistico, dove il suo impiego è sempre maggiore. Il rapporto tra AI e automazione è sempre più stretto e oggi ci sono tanti esempi che si possono fare per comprendere meglio i funzionamenti attuali dei processi produttivi.

Uno dei marchi più all’avanguardia in questo è la BMW che, grazie all’AI, è riuscita rendere più efficiente e personalizzata la produzione di automobili con la realizzazione delle iFactory, impiegate per la fabbricazione dei veicoli elettrici.

Qui è possibile vedere da vicino come la digitalizzazione abbia avuto un impatto significativo nell’industria, tra sensori specifici, radar e i cosiddetti “cobot”. Quest’ultimi sono robot intelligenti che, anziché sostituire, collaborano con i lavoratori umani, adattando la produzione in tempo reale in base alla domanda del mercato.

Questo approccio non solo ha migliorato la produttività, ma ha anche permesso una migliore sostenibilità ambientale ed economica, oltre che una maggiore flessibilità nella produzione di modelli personalizzati, sempre più richiesti soprattutto per quanto riguarda il comparto delle supercar e delle auto di lusso dove ogni vettura viene progettata e realizzata su misura in base alle preferenze del cliente.

Inoltre, lintelligenza artificiale viene sempre più impiegata per la manutenzione preventiva e predittiva. In caso di malfunzionamenti, anche minimi, gli algoritmi sono in grado di rilevarli prontamente individuando cosa nello specifico non funziona. L’intervento viene quindi svolto immediatamente evitando così eventuali ulteriori costi per la riparazione. Ma non solo. Sono anche in grado di stabilire quando è il momento esatto sulla base di modelli appresi nel tempo in modo tale da prevenire eventuali guasti. Ciò, è bene sottolinearlo, non riguarda soltanto l’automotive, ma altresì tutti quei settori in cui il core business è la produzione in serie.

Non a caso, questo utilizzo dell’intelligenza artificiale viene fatto anche dagli operatori del mercato energetico, impegnati a costruire impianti sempre più sostenibili anche attraverso l’uso dell’AI. Ad esempio, GE Renewable Energy impiega la manutenzione predittiva per le sue turbine eoliche. In questo caso, gli algoritmi analizzano costantemente i dati operativi per identificare segnali di guasto imminente, consentendo interventi preventivi. Questo approccio non solo riduce i costi di manutenzione, ma aumenta anche l’efficienza e la durata degli stessi impianti.

Nel settore agricolo, invece, l’AI sta rivoluzionando la pratica dell’agricoltura di precisione. Aziende come John Deere, specializzata soprattutto in trattori, stanno utilizzando droni dotati di intelligenza artificiale per monitorare e gestire le coltivazioni in modo più accurato. I droni raccolgono dati sullo stato delle colture, suggerendo ai contadini le aree che richiedono maggiore attenzione, ottimizzando l’uso di fertilizzanti e riducendo gli sprechi. Questo approccio non solo migliora la resa delle coltivazioni, ma contribuisce anche a pratiche agricole più sostenibili.

Produzione, ma non solo, poiché l’intelligenza artificiale viene in aiuto alle aziende anche per quel che riguarda la logistica. L’esempio forse più esemplificativo è quello di Amazon, che sfrutta l’AI per ottimizzare le loro catene di approvvigionamento. Algoritmi avanzati analizzano dati storici e previsioni di domanda per prevedere con precisione le esigenze future. Ciò consente una gestione più efficiente degli stock, riducendo gli sprechi e garantendo una consegna più rapida e affidabile ai clienti.