Digitalizzare o non digitalizzare ? Questo è il problema. Secondo uno studio accurato per conto di Xerox c’è notevole ritardo nelle aziende a digitalizzare i propri processi amministrativi.

Uno studio condotto da il Coleman Parkes Research per conto di Xerox, in cui ha intervistato 600 responsabili decisionali e influenzatori IT provenienti da aziende degli Stati Uniti e del Canada e dell’Europa occidentale (Benelux, Francia, Germania e Regno Unito) per comprendere le attitudini, le sfide e le iniziative in relazione alla trasformazione digitale e ai processi cartacei intensivi, emerge un dato sconfortante: in ufficio la carta domina ancora.
Questo fatto potrà piacere alle cartiere, e ai produttori di stampanti da ufficio, ma c’è anche il lato negativo, la sicurezza in primis, e lo spreco di tempo, energia, costi e le emissioni di CO2.
Detto questo vediamo più in dettaglio cosa dice lo studio (per chi fosse interessato il report completo dello studio condotto da Xerox può essere scaricato qui), che si riferisce in particolare al settore pubblico, a quello dei servizi finanziari e a società di capitali.
Innanzi tutto emerge che secondo i manager intervistati nel 2018, il 42% dei principali processi aziendali si baserà ancora largamente sull’impiego della carta, ostacolando così le aspirazioni verso una completa digitalizzazione, per quanto “il 45% dei manager ritenga che i processi aziendali basati su carta presentino rischi per la sicurezza, il passaggio ai processi digitali non sembra essere così imminente.”

Fatturazione cartacea

Dalla ricerca è anche emerso che ancora il 56% delle aziende operanti nel settore finanziario (ma non solo a nostro parere, almeno in Italia), lavora principalmente su carta e il 57% presenta ai clienti le fatture ancora in forma cartacea (questo dato contrasta quindi con le recenti direttive che sollecitano la fatturazione digitale). Circa un quinto (17%) dei partecipanti al sondaggio non ha ancora digitalizzato nessuna delle aree di business principali della propria azienda, che comprendono: sviluppo del prodotto, fatturazione, customer engagement, socializzazione delle risorse umane e sviluppo contrattuale.
Tutto queto nonostante quasi la metà dei manager ritenga che passare al digitale potrebbe abbattere i costi, e il 42% è convinto che agire in questa direzione porterebbe a un aumento della produttività.

Siamo indietro

Il report di Xerox afferma quindi che c’è ancora tanta strada da fare: sono molte le aziende operanti nel settore finanziario che non hanno ancora compiuto nemmeno i primi passi verso la digitalizzazione. In particolare, la mancanza di analisi dei dati si rivela essere il maggiore ostacolo all’automazione e alla digitalizzazione dei flussi di lavoro.
Nel dettaglio: il 44% delle aziende che operano nel settore finanziario non ha ancora implementato alcuna soluzione per i propri dipendenti che lavorano tramite dispositivi mobili; il 52% delle imprese non ha aggiunto né potenziato i propri servizi basati su cloud; il 50% non ha integrato né migliorato le proprie competenze nel campo dell’analisi predittiva tramite big data.
Andy Jones, Vice Presidente, Workflow Automation, Large Enterprise Operations di Xerox, sembra deluso quando afferma che «Non si può pensare di buttarsi a capofitto nel grande mondo della digitalizzazione dei processi aziendali senza avere prima un piano. È necessario prima compiere una valutazione dei propri processi aziendali, e successivamente muovere i primi passi
«Gli sforzi verso l’automazione differiscono tra le imprese che operano nel settore finanziario – aggiunge -, e sarà importante individuare velocemente i trend relativi alle performance e validare i dati, così da ottenere maggior accuratezza. I modelli aziendali digitali permettono alle imprese di vedere con maggior chiarezza i propri processi, per comprendere quali divisioni o processi trarrebbero effettivamente il maggior beneficio dalla trasformazione digitale
Digitalizzazione in ritardo dunque, nonostante più del 78% degli intervistati ritenga di aver identificato le principali funzioni aziendali che trarrebbero vantaggi dall’automazione, quali contabilità (42%), relazioni con i clienti (38%) e conto fornitori (43%).