Un modulo di controllo dati incastra chi diligentemente lo compila e sottoscrive tre anni di contratto pubblicitario.

Da diversi anni alcune società che cambiano continuamente denominazione sociale e con sede in svariati paesi (ultimamente Uruguay, Messico) inviano alle aziende di tutto il mondo moduli ingannevoli con in buona evidenza il nome di organizzazioni fieristiche alle quali si è partecipato, con cui chiedono di controllare o rettificare i propri dati sociali.
A molti sfugge invece che una nota a piè di pagina del modulo scritta in corpo molto piccolo si trasforma in un vero e proprio ordine per inserzione pubblicitaria – con rinnovo automatico per 3 anni – al costo di 1.212 Euro all’anno.
È quindi sufficiente rispedire il modulo diligentemente firmato per incastrarsi in questa inserzione fraudolenta.
Il fenomeno è internazionale e molte fiere (in Italia la Fiera di Bologna) mettono in guardia i propri utenti. Fiera Milano non lo ha fatto, e molti espositori di Converflex/Grafitalia hanno ricevuto il modulo cui hanno risposto ritenendo provenisse da Centrexpo.
Nel modulo infatti, con il chiaro scopo di creare confusione sul mittente della comunicazione, è sempre presente – in caratteri ben visibili – il nome di una rassegna fieristica effettivamente realizzata e vengono già riportati i dati sociali delle aziende (copiati dai cataloghi delle manifestazioni alle quali i destinatari partecipano effettivamente) in modo da far pensare che si tratti di un semplice controllo.
I moduli relativi alla scorsa Grafitalia sono stati inviati nel dicembre 2015 e in maggio sono pervenute le fatture di 1.212 euro per il solo primo anno. Il fatto potrà ripetersi per le 168 aziende italiane presenti a drupa 2016.
Sarebbe utile conoscere quante aziende sono state truffate in tal modo e come intendono intervenire: il problema è che protestare sembra inutile; recedere dalle inserzioni per i successivi due anni sarebbe ammissione di aver sottoscritto volontariamente l’ordine, quindi si potrebbe fare ma pagandola prima inserzione. Non rispondere e non pagare? Ma il foro competente è a Città del Messico e se pure un tribunale desse ragione al truffato difficilmente ci si recherebbe in loco.
Forse qualche esperto in diritto internazionale potrebbe dare utili suggerimenti su come comportarsi.