Dalla collaborazione tra due scienze diametralmente opposte, quali sono filosofia e ingegneria, nasce Etic.a di Pomezia un’industria che si sviluppa al top nella stampa di etichette.

Ci sono molti modi per definire un’etichetta: qualcuno l’ha chiamata “l’abito della festa” del prodotto. Piú pragmatica la definizione che ne danno da Patrizia Windfang e Gianni Olivieri – i fondatori di Etic.a di Pomezia: “la qualità di un prodotto comincia dalla sua etichetta”.

Li incontriamo al Labelexpo 2019 presso lo stand Lombardi.

Il rapporto tra le due aziende che risale a un decennio, è consolidato dalla qualità delle macchine e dall’assistenza post vendita, ma perché tra loro e la famiglia Lombardi si instaurato un feeling che fa invidia a molti fornitori e clienti.

E così, con un bicchiere di prosecco in mano ci invitano a Roma, più precisamente a Pomezia, per l’installazione della nuova macchina Lombardi. È la Digistar, la macchina di finitura fascia 430 dotata del modulo serigrafico “Bravo” e del modulo per l’oro a caldo ”Toro”.

Nobilitare, ma non solo

Una macchina scelta a completare il parco macchine già installato, per dare valore aggiunto alle etichette con la loro nobilitazione.

«La Digistar – ci dice Gianni Olivieri – è per noi la macchina che ci voleva, per le sue caratteristiche di produttività e di qualità che ci consentono di essere molto competitivi sia in termini di qualità del prodotto e sia in termini di prezzo nei mercati che desideriamo sviluppare

Una scelta non casuale visti i rapporti tra le due aziende: «Del resto – aggiunge Gianni – il nostro rapporto con Lombardi nasce da una scelta ponderata a seguito di una approfondita ricerca di mercato all’inizio del 2014 quando valutammo tutti i principali fornitori di macchine da stampa flexo. Dopo avere visto all’opera la Lombardi presso un loro cliente abbiamo ritenuto che fosse la macchina con il miglior rapporto prezzo-prestazioni
Il rapporto tra etic.a e Lombardi non è consolidato solo dalla qualità delle macchine e dall’efficacia dell’assistenza post vendita, ma anche dal feeling che si è instaurato tra le due famiglie.

Il cliente non va abbandonato

Naturalmente non basta l’acquisto di una buona macchina per consolidare un rapporto tra fornitore e cliente. Sentiamo spesso stampatori che si lamentano di essere ‘abbandonati’ dopo l’acquisto di una macchina.

«Con Lombardi accade il contrario – ci dice convinto Olivieri –. Fin dalla prima installazione, abbiamo verificato il livello dell’assistenza post vendita e, quindi, è stato facile proseguire su questa strada.»

Ma veniamo alle motivazioni di quest’ultima scelta, la Digistar.

«Nello specifico desideriamo incrementare la nostra quota di mercato nel settore delle etichette a maggior valore aggiunto: parliamo soprattutto di etichette per il vino e per la cosmesi. È in questa ottica che bisogna vedere questo nuovo investimento

Ricordiamo che Etic.a produce etichette autoadesive con particolare attenzione ai settori alimentare e gdo, cosmetica e automotive. Si rivolge a clienti medio-grandi che possano apprezzare la qualità del prodotto e servizio con i quali mantenere un rapporto di collaborazione nel tempo. Etic.a dispone quindi anche di un ufficio grafico altamente competente per assistere il cliente nelle scelte migliori nella progettazione e realizzazione delle etichette.

Conosciamo meglio Etic.a
Etica_Lombardi

Foto scattata presso la sede di Etica a Pomezia (RM). Lorenzo Lombardi con i titolari di Etic.a, Gianni Olivieri e Patrizia Windfang e Sergio Pasquini, responsabile di produzione.

La visita a Pomezia ci è utile per meglio comprendere chi è Etic.a, come nasce e quali sono i suoi obiettivi, oltre alla sua filosofia aziendale.

Filosofia. Un termine questa volta appropriato, visto che Patrizia Windfang, co-fondatrice dell’azienda è laureata in filosofia. Una laurea che ha poi applicato alla comprensione delle logiche e delle necessità del mercato della distribuzione, iniziando dai sistemi di pesatura e di controllo per l’industria.

Se poi aggiungiamo la laurea in ingegneria con esperienze nella Information Technology, di Gianni, i giochi sono fatti. Si può avviare una industria delle etichette con la maiuscola.

«La nostra azienda nasce con intenti e obiettivi precisi: creare valore rispettando il contesto nella quale è inserita. Tutto ciò partendo dalla valorizzazione dei nostri dipendenti con iniziative volte alla loro crescita personale e professionale, passando dal rispetto dell’ambiente grazie a scelte e certificazioni green, fino ad arrivare a un insieme di buone pratiche, che hanno alla base correttezza e trasparenza, valori che ci guidano nella gestione di tutti i nostri rapporti professionali
Ecco dunque spiegata l’origine del nome: Etic.a.

Ne segue la necessità di avere un proprio stile di gestione aziendale.
«I nostri collaboratori debbono sentirsi parte centrale del progetto di sviluppo dell’azienda. Non a caso nella pagina relativa alle tecnologie di stampa del nostro sito abbiamo scritto “… la differenza da noi la fanno le persone con la loro passione e competenza”

Quindi non solo macchine, ma persone.
«Consideriamo le persone fondamentali nel nostro progetto di sviluppo e quindi promuoviamo la loro crescita personale, il loro sviluppo professionale e la consapevolezza del loro ruolo all’interno dell’Azienda. Ogni nostra scelta è condivisa, sin dove possibile, e poi comunicata con le sue motivazioni. Siamo consapevoli dell’importanza del gruppo e della necessità di fare squadra

Una sfida basata sulle competenze

Altra considerazione che non possiamo trascurare è che l’azienda nasce proprio nel momento più difficile per l’economia: il 2008. Negli anni ’90 i fondatori univano le forze e le competenze fondando Sistemica per fornire sistemi di pesatura integrati nei sistemi di produzione. Alla fine del 2008, spinti dalle richieste dei clienti e dalla volontà di rilanciare la sfida, prende il via il progetto Etic.a che inizia a produrre etichette autoadesive nel luglio 2009.

«Abbiamo festeggiato i nostri primi 10 anni di attività inaugurando un nuovo capannone, di ampie dimensioni, più adatto al progetto di sviluppo che vogliamo perseguire.»
Vediamo dunque questo progetto.
«Abbiamo completamente rinnovato il parco macchine e introdotto la tecnologia digitale e, per quanto riguarda la nobilitazione delle etichette, ci siamo dotati di tecnologie di fascia 430 ad altissime prestazioni. La Digistar, appunto

Ma oltre alle macchine direttamente coinvolte nella produzione, gli investimenti puntano ai controlli di qualità e al personale.

«Abbiamo avviato investimenti importanti nel campo degli strumenti di controllo e di reporting delle attività produttive, in ottica Industry 4.0. Ma gli investimenti più importanti sono le persone: in ogni area aziendale sono presenti professionisti altamente competenti e appassionati del loro lavoro, che credono profondamente nel nostro progetto aziendale

Tutto questo senza trascurare l’attenzione per l’ambiente, e non per una questione di moda.

«Negli ultimi mesi, volendo valorizzare la svolta “green” nel mondo del packaging, abbiamo sviluppato alcuni progetti basati sulla sostenibilità. Il nostro obiettivo è infatti quello di diventare un vivaio di idee da cui attingere per supportare i nostri clienti nella scelta di materiali sempre più ecosostenibili

Un orientamento decisamente rivolto al futuro.
«Desideriamo essere un partner affidabile e duraturo per i nostri clienti vecchi e nuovi. Per questo sappiamo di dovere avere sempre un livello molto alto del nostro prodotto-servizio al miglior prezzo possibile. Continueremo quindi i nostri investimenti in tecnologie di stampa, strumenti di controllo e formazione delle nostre persone.»
E nel rapporto professionale e amichevole con la famiglia Lombardi.

Claudio Lombardi con Olivieri

Claudio Lombardi riceve Gianni Olivieri allo stand in Labelexpo

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Nell’immagine in alto: Da sinistra Gianni Olivieri, Patrizia Windfang, Lorenzo Lombardi e Enrico Gandolfi allo stand Lombardi in Labelexpo