Per le imprese che fanno capo a Acimga il fatturato 2023 è stazionario, ma si conferma una crescita dell’8% sul 2022 nell’export.

Il 2023 di Acimga si chiude nel segno della stabilità. Il fatturato si attende pressoché immutato rispetto all’anno precedente, a 2.940 milioni di euro, -0,2% sul 2022.
Rispetto all’anno precedente l’export conferma la sua tendenza positiva con una crescita dell’8%; crescita moderata rispetto alle attese, soprattutto dopo un primo semestre positivo in termini di fatturato, trainato soprattutto dall’export.
È invece in calo di 2 punti percentuale l’import.
«Le prospettive ottimistiche dello scorso anno, dove abbiamo assistito ad un aumento significativo degli ordini, trainati dall’export e ad un aumento a due cifre del fatturato, hanno trovato un 2023 che ci restituisce un settore che rimane stazionario – dichiara Enrico Barboglio, Direttore di Acimga –. Nel corso dell’anno abbiamo assistito a fasi diverse dell’andamento del mercato, caratterizzato da un primo periodo di ottimi fatturati anche grazie al recupero dei backlog derivanti dall’accumulo ordini dovuti allo shortage di materiali e componentistica, e da una seconda parte dell’anno dove invece si è vista una frenata sugli ordini. È il mercato interno a dare più evidenza a questo fenomeno, mentre l’export ancora mette in evidenza le buone performance del made in Italy. Ci auguriamo che i nuovi piani di Impresa 5.0 possano essere utilizzati al meglio proprio per ridare vigore stabile al mercato interno.»