Soluzioni che permettono di ottimizzare i flussi di movimentazione dei prodotti nei supermercati: si stima la riduzione del 5% della merce scartata.
In questo periodo storico la sensibilità delle persone è sempre più alta attorno ai temi della sostenibilità e della riduzione degli sprechi, e l’enorme diffusione di App come “Too good to go” ne è l’emblema.
Gruppo Aton, B Corp con sede a Montebelluna (TV) specializzata nella trasformazione digitale delle vendite omnichannel e nella tracciabilità, nei settori industriali alimentare, beni di largo consumo, fashion e in particolare permettono un aumento del 10% nella qualità del lavoro degli operatori GDO.
L’azienda ha presentato il 12 luglio il report di impatto, “.People”, incentrato sulla filosofia aziendale del “we take care” che si traduce in costante impegno e sensibilità verso collaboratori, partner e comunità, evidenziando come la tecnologia possa aumentare la qualità della vita e del lavoro delle persone.
L’azienda trevigiana ha sviluppato i principali indicatori di impatto sociale e ambientale in progetti
realizzati con i clienti e li ha diffusi con dei video case study: Aspiag, Gruppo Poli, Gruppo
Unicomm e Caffè Vergnano.
Riduzione del consumo
L’investimento in ricerca e sviluppo del gruppo è orientato soprattutto a creare un unico data model accessibile e fruibile dai diversi attori della filiera. Si è lavorato anche sull’architettura centralizzata in cloud per diminuire la capacità computazionale richiesta dalle app per le vendite e la supply chain: tutto questo ha portato alla riduzione del 50% del consumo dei dati in cloud, con un impatto significativo in termini di risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento digitale. Inoltre, è stato progettato un design system facilmente fruibile per gli utenti per semplificare il lavoro e rendere più veloce e meno dispendiosa la formazione digitale di nuove persone.
Tania Zanatta, CFO e responsabile di impatto di Aton, afferma che sia necessario diffondere soluzioni smart di innovazione digitale, facendo leva sulla loro convenienza economica (ROI) per incrementare l’impatto positivo sul bilancio sociale e ambientale e avviare un ciclo virtuoso che si rinnova e si alimenta con l’avanzamento tecnologico.
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