Dalla presentazione di Vittorio E. Malvezzi degli Indici di settore alla Commissione Carta e Cartoni ricaviamo questa analisi del settore stampa e packaging.

Nel contesto attuale dell’Unione Europea, si osserva una contrazione della produzione e una diminuzione dell’occupazione, con un tasso di calo che non si registrava da quattro anni. Secondo recenti dati di Markit Economics, l’occupazione nell’UE ha mostrato segnali di crescita a ottobre 2024, con un incremento degli occupati e degli inattivi, mentre i disoccupati sono diminuiti. Il tasso di occupazione è salito al 62,5% (+0,1 punti), e il tasso di disoccupazione è sceso al 5,8% (-0,2 punti), con un significativo calo del tasso di disoccupazione giovanile al 17,7% (-1,1 punti). Tuttavia, il tasso di inattività ha registrato un aumento, attestandosi al 33,6% (+0,1 punti).

La Situazione in Italia

Nonostante i dati possano suggerire un panorama positivo, è da notare che circa un terzo della popolazione non occupata è considerato “fancazzista” per scelta o costretto a lavorare in nero. Questo evidenzia l’urgente necessità di aumentare la produttività, che continua a calare, con investimenti mirati e realistici che non sembra siano tra le priorità del Governo. Si veda in proposito la difficoltà per le aziende del comparto ad accedere ai finanziamenti per Industria 5.0 e Transizione Digitale come rilevato in questa nostra intervista [ndr].

Analizzando il mercato del lavoro italiano, si evidenzia una crescita complessiva dell’occupazione di 847.000 unità (+3,6%) tra ottobre 2022 e ottobre 2024. Di questi, 672.000 sono nuovi posti di lavoro dipendenti, mentre 175.000 sono autonomi. Si registra un aumento dei posti di lavoro a tempo indeterminato, con 937.000 nuove assunzioni, mentre i contratti a termine hanno visto una diminuzione di 266.000. Di conseguenza, l’incidenza dei lavoratori con contratti precari è scesa al 14,4%, evidenziando un apparente miglioramento nella stabilità lavorativa.

Nel medesimo periodo, il numero di disoccupati è sceso a 1.473.000 (-496.000) e gli inattivi a 12.538.000 (-198.000), suggerendo un trend positivo per il mercato del lavoro. Tuttavia, la situazione del settore manifatturiero è allarmante, con le condizioni operative più difficili degli ultimi anni, segnate da un significativo calo di nuovi ordini e produzione. In particolare, si registra una diminuzione degli ordini in fase di lavorazione, la peggiore in oltre 15 anni. Anche il terziario ha mostrato un primo calo dell’attività nel 2024, nonostante un lieve incremento occupazionale.

Impatto sul comparto Stampa e Packaging

Queste dinamiche economiche si riflettono anche nel settore della stampa e del packaging. La contrazione della produzione e la diminuzione di ordini, in particolare nel comparto edilizio, hanno portato a una riduzione della domanda di sacchi e materiali di imballaggio. L’Italia, tra l’altro, si posiziona terzultima nell’UE per il commercio al dettaglio di prodotti non alimentari, con i libri e le riviste che coprono solo lo 0,3% del mercato.

In questo contesto, è cruciale per le aziende del settore stampa e packaging affrontare le sfide della produttività e dell’innovazione. Solo attraverso un focus sulla qualità e sulla sostenibilità dei processi produttivi sarà possibile migliorare le prospettive economiche e recuperare terreno in un mercato sempre più competitivo.

Commento

Questo il commento del relatore. A novembre l’inflazione sale a +1,3%, tornando allo stesso livello del luglio scorso. La nuova accelerazione del ritmo di crescita dei prezzi al consumo riflette dinamiche inflazionistiche concentrate in alcuni settori. Si acuiscono le tensioni sui prezzi dei Beni alimentari, che registrano un’accentuazione della loro crescita su base annua, e dei Beni energetici, la cui spinta deflazionistica risulta fortemente ridimensionata. In accelerazione tendenziale sono anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti.

Sempre a novembre, il tasso di crescita dei prezzi del “carrello della spesa” sale a +2,3% mentre l’inflazione di fondo si attesta a +1,9%. Questo può comportare un calo nel settore degli imballaggi flessibili. Nello stesso periodo, il clima di fiducia delle imprese scende per il terzo mese consecutivo rimanendo su un livello minimo da aprile 2021. L’indice di fiducia dei consumatori evidenzia un’evoluzione sfavorevole dovuta principalmente al peggioramento sia delle attese sulla disoccupazione sia delle opinioni sull’opportunità di acquistare beni durevoli nella fase attuale.

Conclusione

In conclusione, per quanto i dati sull’occupazione possano sembrare incoraggianti, è fondamentale analizzare la situazione con attenzione, considerando le sfide del settore manifatturiero e le peculiarità del mercato del lavoro. Per le aziende del settore stampa e packaging, è essenziale adattarsi a queste dinamiche, migliorando la produttività e investendo in innovazione ‒ Transizione Digitale, Industria 4.0 e Industria 5.0 ‒ per affrontare le incertezze economiche e cogliere le opportunità future.

Analisi di fine anno per il settore Stampa e Packaging
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