Direttore – Country Manager per l’Italia – di Dupont fino al 2012 anno in cui si è ritirato per raggiunti limiti di età, Fiorentino Pedroli ci ha lasciati sabato 10 settembre.

La notizia ci è giunta improvvisa, all’oscuro della lunga malattia inesorabile di cui soffriva da un anno, ma contro la quale lottava con la tenacia che gli abbiamo conosciuto nel mondo del lavoro.
La moglie Chiara, i due figli e la nipotina di 3 soli anni non lo hanno più fisicamente vicino, e Fiorentino fino alle ultime ore assicurava tutti che li avrebbe accompagnati ancora per anni.
Conoscevamo Fiorentino, ‘Pedro’ per gli amici sul mondo del lavoro, dai primi anni 90, e con lui noi e i colleghi, abbiamo vissuto momenti entusiasmanti nel condividere le novità tecnologiche che via via ci venivano presentate. Ogni incontro stampa in Dupont era non solo un approfondimento delle tecnologie in evoluzione negli anni della trasformazione del mondo grafico, ma erano momenti di condivisione di idee, opinioni, amicizia.
Pedro era innanzi tutto amico: per i colleghi, per i clienti, per noi giornalisti. Il suo entusiasmo si trasmetteva per osmosi e non si poteva non restarne esclusi. Nell’ambiente di ufficio aveva creato un clima di serenità e di collaborazione che nessuno ha mai dimenticato.
Sempre impegnato soprattutto per aiutare i colleghi, anche negli ultimi anni quando la crisi rendeva precaria la sicurezza del posto di lavoro. In qualunque situazione l’impegno verso i colleghi era al primo posto. Ricordiamo un episodio, che sa di aneddoto, che abbiamo vissuto direttamente: all’aeroporto di Francoforte, quando stavamo per imbarcarci per il rientro, Fiorentino riceve una telefonata. Preso dall’impegno di risolvere il problema contingente perdeva l’aereo, che ea l’ultimo della giornata. Quando scherzando se ne riparlava, rispondeva serafico: ho perso l’aereo, ma il problema da risolvere era molto più importante.
Il nostro ricordo va alla famiglia, ai colleghi ed ex colleghi ora in altre società, e alla sua fedele segretaria Laura.
Le esequie mercoledì 14 settembre ore 11 nella chiesa di S. Andrea di via Crema a Milano.