Il rogo dei libri e la manipolazione della cultura
Pavia rievoca il periodo oscurantista dell’arte e della cultura con una antologia di eventi.
Pavia rievoca il periodo oscurantista dell’arte e della cultura con una antologia di eventi.
Di questi tempi si parla molto di libri, di lettura, di editoria. Un fenomeno in espansione dovuto anche al proliferare del self-publishing. C'è anche un proliferare di sedicenti editori o agenti che propongono ai tanti aspiranti scrittori, i loro servizi, a pagamento, non sempre utili. Ci è sembrato quindi il momento giusto per avviare questa nuova rubrica – all'interno di MetaPrintArt, la rivista delle arti grafiche che da 13 anni tiene informati sul mondo della stampa e della cultura grafica – per dare voce a quanti vogliono orientarsi in questo labirinto e desiderano saperne di più su come nasce un testo e come si dovrebbe consegnare un originale all'editore e, in caso di self, quali sono le regole tipografiche da seguire quali errori grossolani non commettere. A chi affidare il proprio scritto prima di pubblicarlo.
Quando, nella vita, una persona cade e riesce a risalire, ha sempre qualcosa da insegnare. Lo abbiamo visto nel caso di Bruno (di cui parliamo in questa recensione) che da un fatti traumatico che avrebbe distrutto quasi tutti, lui ha saputo uscirne vincente. È analogo, seppur meno tragico, il caso di Glauco, da cui ha tratto la sua “teoria”.
Indice di calo di cultura? Di presunzione? Di ignoranza? O, forse, di tutto questo insieme. È ciò che viene spontaneo pensare nel leggere e ascoltare la 'neolingua' nel mondo del lavoro e della comunicazione sociale. Ma perché?
Storia vera di un dialogo tra un noto professore universitario e gli 'artisti' che i libri li distruggono per arte.
Nonostante interventi e promesse di parlamentari alle associazioni di categoria, la miope politica nostrana sferra un altro colpo basso alla cultura.