TADAM ha accolto la sfida e, primo in Italia, adotta il rivoluzionario sistema FlexCel NXC che permette di ottenere sull’ondulato risultati comparabili all’accoppiato.

Per Bruno Amadio, essere un service di prestampa flexo è prima di tutto proporsi, con la sua esperienza e la sua sperimentazione, come tecnico competente nei più aggiornati sistemi di preparazione delle matrici.

Questo grazie – come ci racconta – a un know-how acquisito con tutti i segreti della buona selezione colore che gli furono trasmessi da un esperto cromista di Verona ai tempi in cui, nel 1994, aveva aperto la Litoflex – service di fotolito offset – ad Ascoli Piceno.
L’azienda era nata per preparare gli impianti di stampa – all’epoca selezioni, pellicole e quindi lastre offset – soprattutto per editori tedeschi di libri di medicina e per bambini, grazie a un rapporto diretto con la Germania, come ci racconta  Corinna Von Treskow  che con Bruno ha avviato l’azienda.
Quando gli stampatori offset cominciarono a rendersi indipendenti in prestampa fu chiaro che occorreva trovare nuove strade e Bruno scelse di trasferire le sue competenze offset al settore della flessografia di cui già intuiva un rapido sviluppo in termini di mercato e di qualità di stampa crescente.

Qualità certificata

Tra i primi ad adottare i CTP digitali per flessografia, si specializza in impianti di prestampa per cartone e flessibile, nella cui lavorazione applica gli stessi principi di precisione richiesti dall’editoria specialistica offset. Principi che recentemente ha applicato alla nuova costola TADAM, nata nel 2012 specificatamente per fornire impianti di alto livello qualitativo per il cartone ondulato – che occupa oggi l’80% delle lavorazioni – e al flessibile oltre a un piccolo ma importante ramo dedicato ai cliché per la stampa dell’alluminio per blister farmaceutici.

TADAM fornisce impianti premontati con montacliché Bieffebi su camicia e fornendo una prova colore stampata con anilox, che possono essere messi subito in macchina

TADAM fornisce impianti premontati con montacliché Bieffebi su camicia e fornendo una prova colore stampata con anilox, che possono essere messi subito in macchina

È stata quest’ultima specialità a far compiere a TADAM un ulteriore passo vincente verso l’alta qualità certificata. L’industria farmaceutica richiede infatti, come è noto, controlli e specifiche molto accurate effettuando audit semestrali presso le aziende fornitrici. Operazione che gli ha consentito di acquisire clienti prestigiosi nel settore del packaging.blister
Questo ha permesso a Bruno Amadio di impostare l’azienda soprattutto sulla qualità certificata, servendosi anche di un MIS gestionale appositamente studiato per poter seguire in tempo reale tutte le operazioni dalla presa in carico della commessa, alla preparazione dei file grafici, alla preparazione e montaggio delle lastre sui montacliché, fino al controllo di qualità e approvazione del cliente, che con apposita password può seguire il proprio lavoro in remoto. Il tutto evitando la documentazione cartacea, laboriosa e soggetta a errori.

Tecnologie d’avanguardia: tre punti forti

Un servizio di prestampa così accurato era possibile però solo tenendosi aggiornato con le tecnologie che negli anni hanno trasformato la flexo da una stampa di serie B a una stampa sempre più qualitativa e sempre più paragonabile alla offset e alla rotocalco. Dopo l’inserimento del CtP Kodak ThermoFlex nel 2007 con cui inaugura la produzione di lastre digitali – sia per il cartone ondulato, sia per materiale flessibile – decide di compiere il passo decisivo verso l’alta qualità di stampa direttamente sul cartone ondulato, non appena Kodak lancia il rivoluzionario sistema FlexCel NXC.
Questo sistema – che descriviamo sotto – si basa su tre punti di forza innovativi: un nuovo tipo di polimero specifico per il cartone ondulato (FlexCel NXC), l’esposizione laser SQUAREspot di Kodak, e il rivoluzionario laminatore che permette l’esposizione UV  in totale assenza di ossigeno. KODAK_NX_dots
Dopo le prime installazioni con risultati positivi in Germania, TADAM è stata infatti la prima azienda in Italia ad accettare la sfida confidando nella tecnologia sviluppata nei reparti R&D di Kodak a Rochester (USA)  e nella certezza che questa nuova tecnologia potesse fare al caso suo.
A vedere oggi i risultati ottenuti a pochi mesi dall’installazione, e la soddisfazione condivisa con i clienti, inizialmente scettici come sempre accade in questi casi, i fatti danno ragione a Bruno Amadio.
Ma è stato nel corso di una accurata visita allo stabilimento di produzione di Maltignano, alle porte di Ascoli Piceno, che abbiamo potuto constatare come l’abbinamento tra entusiasmo per una tecnologia innovativa e una accurata sperimentazione, siano l’arma vincente di TADAM. Questo perché si è preso carico di provare e presentare ai clienti lavori paralleli con la tecnica tradizionale, pur sempre d’avanguardia, e la nuova tecnica FlexCel NXC: solo così, confrontando i risultati molti convertitori e i loro clienti finali si sono convinti che è ormai possibile ottenere risultati ottimali con il post-print evitando il più costoso accoppiato.

Matrice piatta e regolare

Michele Pioli, Kodak, con Elvis Di Martino e Bruno Amadio davanti al Trendsetter e al laminatore

Da sinistra Michele Pioli, Kodak, con Bruno Amadio e l’operatore Elvis Di Martino davanti al Flexcel NX Wide – C

Bruno Amadio

Vediamo allora in cosa consiste la nuova tecnologia Fexcel NXC di Kodak, rimandando per approfondimenti alle pubblicazioni specifiche di Kodak che possono essere scaricate qui: Flexcel NX Wide e Flexcel lastre e laminatore.
Ce lo spiega Michele Pioli mentre osserviamo la procedura di imaging e laminazione di una matrice.
Le nuove lastre Kodak Flexcel NXC sono formulate per le applicazioni di stampa post-print su cartone ondulato, caratterizzate da una migliore stesura dell’inchiostro, riduzione dell’effetto cannettatura, riproduzione ottimizzata delle alte luci e incremento dell’efficienza della macchina da stampa. Questo grazie innanzi tutto al polimero di nuovo tipo, disponibile nei formati 106×152 e 125×200, in spessori da 2,84 mm, 3,18 e 3,94 mm.

Questo polimero è caratterizzato dal fatto di essere più morbido rispetto al Flexcel NXH, pur mantenendone le caratteristiche di struttura piatta e uguale altezza dei punti sull’intera gamma tonale, questo a vantaggio della riduzione dei tempi di avviamento macchina (regolazione pressioni cliché-anilox e cliché-substrato più rapide) e di un incremento della stabilità tonale e cromatica dei lavori.
Questo nuovo polimero di Kodak permette inoltre, come si vede dalle prove eseguite da TADAM, di ottenere sia sfumature fino a oggi irrealizzabili nella stampa flexo su cartone ondulato, sia fondi pieni con un solo passaggio di nero.

Il sistema FLEXCEL NX Wide-C consiste in un’unità di esposizione laser SQUAREspot, e da un laminatore (in linea) di nuova concezione. L’incisione della lastra avviene mediante l’esposizione laser del TIL (film termico ad alta risoluzione) e alla successiva laminazione dello stesso sulle lastre Flexcel NXH (o NXC), che permette la totale rimozione dell’ossigeno.

laminatore

Il laminatore di nuova concezione

Entrambi costituiscono i punti chiave del sistema: il primo in quanto utilizza una testa laser che, anziché avere un normale spot tondo, consiste in una lama di luce della larghezza di 1 pixel che permette l’incisione (per ablazione) di un pixel rettangolare (l’altezza è 1/4 rispetto alla larghezza) in modo che lo SQUAREspot sia assolutamente preciso e regolare.
L’altro elemento, altrettanto importante e fino a oggi unico sul mercato, è il laminatore che permette l”esposizione della lastra in assoluta assenza di ossigeno. Al contatto con l’ossigeno infatti, molti fotoiniziatori – che alla sorgente UV dello sviluppatore attivano l’indurimento del polimero – ‘bruciano’ diventando inattivi. Di conseguenza, il punto può risultare irregolare. In assenza di ossigeno come per il Flexcel, invece, tutti i fotoiniziatori restano attivi e polimerizzano completamente la matrice, che risulta quindi regolare su tutta la superficie.
Questo permette anche di rendere gli alveoli di 5 micron più ricettivi all’inchiostro che sarà trasferito in modo regolare e più efficace all’anilox e quindi al cartone. In questo modo il risparmio di inchiostro per lo stampatore diventa sostanziale, oltre che dare migliori risultati di stampa.

Alte luci e fondi pieni

E questo infatti è quanto ci mostra Bruno Amadio con le forma test in cui è evidente la differenza sia nelle sfumature delle quadricromie, specialmente nelle alte luci, con una lineatura di 28 linee – ma anche oltre – sia nei fondi pieni e nell’assenza pressoché completa della tipica cannettatura, grazie proprio alla maggiore ricezione dell’inchiostro da parte del cartone.

Alcune campionature e formatest che TADAM realizza per sperimentare le soluzioni ideali per i migliori risultati di stampa

Formatest che TADAM realizza per sperimentare le soluzioni ideali per i migliori risultati di stampa

Il sistema Flexcel NX fa parte dell’ampia linea di soluzioni Kodak per il flusso di lavoro e la stampa dei prodotti per il packaging. Dallo sviluppo del prototipo fino alla realizzazione, Kodak offre così una soluzione completa agli stampatori-convertitori, fotolito e grandi aziende. La visione strategica di Kodak è infatti quella di sviluppare prodotti innovativi con processi produttivi semplificati, standardizzati e automatizzati.
Quindi il sistema Flexcel NX si integra con il sistema di gestione del flusso di lavoro Kodak Prinergy per il packaging allo scopo di massimizzare l’efficienza della produzione.
TADAM, che effettua e fornisce prove colore GMG, può ora lavorare secondo le norme FOGRA e i mercati di riferimento sono in prevalenza quelli del packaging secondario per l’industria alimentare e delle calzatura, tipiche delle regioni vicine. TADAM ha anche adottato soluzioni BeeGraphic per offrire il rendering degli imballaggi in 3D prima dell’approvazione finale.
Oltre a questi si sta affacciando con interesse il mercato dei vini per quanto riguarda gli eleganti contenitori in cartone ondulato per una o sei bottiglie. Altro campo di sicuro interesse è quello degli espositori da banco.