Stampa offset e digitale sono sempre più simili e competitive e si battono su qualità, produttività e ambiente. La flexo ha il suo punto di forza nelle matrici digitali ecologiche ad alta risoluzione .

Facendo il punto sulle prospettive del settore grafico, Kodak focalizza i suoi investimenti su alcuni punti fondamentali: la crescita della stampa digitale di alta qualità e produttività; le soluzioni di prestampa offset con lastre Sonora ecologiche e a risparmio di energia; tecnologie di prestampa flexo d’avanguardia per risultati qualitativi e ambientali. Costante miglioramento dei flussi di lavoro.

Giuliano Bianchet e Alfredo Lorenzini illustrano il settore della stampa e e le strategie Kodak per il 2017

Una sfida utile

La concorrenza che si fanno oggi la stampa offset e la stampa digitale è cambiata. A guardare come osservatori possiamo anche ritenere questa sfida interessante e utile al progresso della stampa. Mentre fin dagli inizi la stampa digitale è stata considerata come una tecnologia di serie B, da qualche anno le cose sono cambiate. Ma non solo nel senso più noto della stampa inkjet di grande formato, ma anche in termini di qualità e produttività. Di conseguenza, i produttori di macchine offset hanno dovuto ripensare la tecnologia con un occhio al digitale. Macchine molto produttive con drastica riduzione dei tempi di avviamento e cambio lavoro, possibilità di lavorare con un solo operatore che in alcuni casi può controllare due macchine.
Nel contempo da parte sua la stampa digitale è evoluta verso la ‘qualità offset’ e elevata produttività con riduzione del costo copia. A oggi le tecnologie digitali che si contrappongono alla offset sono l’elettrofotografico a toner liquido (hp Indigo) o a dry ink (Kodak NexPress). Questo perché sono le due sole tecnologie a lavorare con stampa indiretta tramite caucciù.

Share di mercato

Share delle macchine digitali vendute negli ultimi anni

Questi i dati forniti da Kodak nel consueto incontro annuale con la stampa del settore, in cui Giuliano Bianchet e Alfredo Lorenzini, hanno illustrato nei dettagli il mercato grafico degli ultimi 4 anni e i progressi tecnici compiuti in questo settore.
Dopo il calo di ordini nel periodo 2011-2013 il fatturato globale del settore grafico (consumabili esclusi) è cresciuto del 19,7% nel 2014 e del 30,5% nel 2015. Ma sono significativi i dati per settore: l’andamento della stampa offset dopo un massimo relativo del 41% dello share di mix nel 2011, è passato al 38% nel 2014 per risalire al 38,9 nel 2015; da parte sua il fatturato di macchine digitali dopo un incremento dal 25% nel 2011 al 39,8% nel 2014, si è attestato sul 35,4% nel 2015. L’unico settore in crescita nel periodo 14-15 è quello degli investimenti in cartotecnica.
Mentre le macchine offset hanno raggiunto il minimo nel 2014 hanno fatto registrare un incremento del 36% nel 2015, le macchine digitali dopo un boom nel 2014 (+38,8%) pur incrementando il fatturato, hanno subito un rallentamento di crescita nel 2015 (+19,5%).

Andamento del fatturato offset negli ultimi anni

Interessante osservare che, a parte il settore etichette, in costante e lieve incremento, si osserva una saturazione nel mercato della bobina (fatturato da 18.420 nel 2011 a 15.745 ne 2015), mentre cresce il mercato del foglio da 27.390 nel 2011 a 45.097 nel 2015. E questo non fa che confermare la riduzione del gap tra digitale HD e offset. Scendendo ancora più nel dettaglio, si nota un calo drastico nel colore bobina (dal 37 al 21%) e del B/N (dal 9 al 3%), mentre il colore a foglio occupa oggi il 59% del mercato macchine digitale con una crescita per quelle HD proprio a contrastare le nuove offset a elevate prestazioni. Il restante 17% è nel settore etichette costante dopo il balzo tra il 2011 e il 2012.
Interessante la spiegazione di Bianchet sul successo del digitale HD nei confronti dell’inkjet: « Semplice – dice Bianchet – se teniamo conto dei tempi di cambio lavoro che richiede una macchina digitale a getto d’inchiostro: 40 minuti, oggi neppure pensabile nel campo della offset.» In più si tenga conto del costo degli inchiostri che non cala. Da qui il successo in questi ultimi anni delle nuove generazioni della Kodak NexPress, che permette una qualità molto alta, costi di investimento e produzione più bassi e avviamenti molto veloci.

La nuova NexPress

La nuova piattaforma MAX

Dopo essere stata presentata alla drupa 2016, la Nexpress ZX si è affermata sul mercato grazie agli interessanti aggiornamenti tecnici apportati. Nel programma Kodak per il 2017 sono previsti sostanziali investimenti sia di marketing, per incrementarne le vendite, sia di R&D per implementarne la qualità, la produttività e la sicurezza. Sono tutti upgrade previsti e avviati sulla ZX. Tra le innovazioni previste invece sulla nuova piattaforma “Max”, l’ulteriore aumento della risoluzione con il sistema di scrittura LED multibit, la velocità di stampa variabile in funzione della qualità e produttività, la lunghezza supporto a 1219 mm (48”) per applicazioni nel retail e insegne. Altra importante innovazione è la possibilità di alternanza dei colori, bianco compreso, nella sequenza di stampa per ampliare le applicazioni di stampa.

Lastre offset e flexo

Ma la stampa offset è sempre al primo posto. E di conseguenza Kodak ha puntato molto sulle lastre digitali per offset in grado di associare produttività, qualità, ridotti costi in produzione grazie all’assenza di sviluppo; non ultimo il fattore ambiente, cui gli stampatori sono sempre più attenti spinti dai loro clienti, ma anche dai risparmi sui reflui e sui costi energetici: è stato calcolato che con le lastre Sonora è possibile risparmiare 461 milioni di kWh in 3 anni. Oggi le lastre Sonora coprono il 30% delle lastre offset vendute da Kodak.

Per finire, Alfredo Lorenzini, ha fornito un aggiornamento anche sul settore flessografico, in cui Kodak è oggi all’avanguardia per la preparazione delle matrici con il sistema Flexcel NX. Rimandiamo per un approfondimento a precedenti articoli Cartone ondulato: post-print in classe offset e Nu-Maber sceglie Kodak Flexcel NX.

Kodak agli Hunkeler’s Days

Kodak Utrastream agli Hunkeler InnovationDays

Altri settori di interesse per Kodak oggi e nell’immediato futuro comprendono l’implementazione dei workflow nei mercati del packaging e della stampa digitale con nuove soluzioni tipo Prinergy Cloud.
Ultima novità nel campo della stampa digitale, l’ampliamento delle configurazioni della tecnologia Kodak Ultrastream, che è stata una delle principali attrazioni ai recenti Hunkeler’s Days a Lucerna.
Fin dal suo debutto in drupa, la risposta del mercato è stata molto positiva, attirando l’attenzione di diversi OEM tra cui Fuji, GOSS, manroland, Matti, Mitsubishi, Uteco, tutte società che hanno sottoscritto lettere d’intenti per esplorare l’integrazione di Ultrastream nelle loro prossime soluzioni di stampa.
La peculiarità della tecnologia Ultrastream è la produzione di una goccia rotonda, uniforme, senza la formazione di punti satelliti e una velocità di getto d-o-d 10 volte superiore con una singola serie di ugelli. Il sistema modulare disponibile in larghezze da 8” a 98” con risoluzione di 600 x 1800 dpi alla velocità di 150 m/min su supporti cdi carta o plastica.
Sempre agli Hunkeler’s Days, Kodak ha presentato il nuovo front end digitale KODAK 800 Print Manager dedicato alla gestione delle macchine digitali inkjet ad alta velocità per applicazioni quali la stampa di libri, direct mail, transazionale, giornali e stampa di imballaggi, con la possibilità del Variable Data Print (VDP) per la stampa a dati variabili.