Nobilitare l’etichetta, vestirla da festa, significa incrementare le opportunità del proprio mercato. Per questo i visitatori del Labelexpo erano, nella maggior parte, alla ricerca di soluzioni di finitura.

Possiamo tranquillamente definire il Labelexpo 2019, come l’edizione della nobilitazione, se lasciamo da parte il proliferare del LED UV.  Una conferma su questa tendenza l’abbiamo ricevuta fino all’ultimo, anche in aeroporto prima di rientrare dopo tre giornate di curiosa esplorazione.

Finitura e nobilitazione

Lo abbiamo notato in particolare allo stand MIDA Maquinaria, azienda spagnola dei Paesi Baschi, rappresentata da anni in Italia da Erre.Gi.Elle. di Osnago (Lecco).   Allo stand dell’azienda basca – che produce semirotative offset, flexo, serigrafia per etichette –  la macchina MA-350 attirava l’attenzione per gli innovativi sistemi di finitura e nobilitazione.

Ne parliamo con Luca Riva, direttore commerciale di Erre.Gi.Elle.
«Sono vent’anni che seguo il settore etichette. Mai come quest’anno ho visto tanto interesse rivolto alla finitura. Oggi gli etichettifici rivolgono l’attenzione a soluzioni che permettano loro di proporsi ai propri clienti con nuove idee e di distinguersi rispetto ai concorrenti.  E sono quindi alla ricerca di linee di finitura per la nobilitazione delle etichette.»

Dal 1997 Erre.Gi.Elle è impegnata nella fornitura di macchine e materiali per la produzione di etichette adesive a bobina. È agente esclusivo per l’Italia di Mida Maquinaria, costruttore delle tradizionali rotative offset con bagnatura, apprezzate per qualità e affidabilità, semirotative flexo e serigrafiche.
Erre.Gi.Elle è anche distributore esclusivo delle macchine per finitura e controllo della azienda portoghese Lemorau, oltre che distributore delle stampanti a bobina TrojanLabel.

Luca Riva Mida

Luca Riva, erre.gi.elle., allo stand MIDA a Labelexpo

Nobilitare, come

Una bella esperienza, dunque. Ma soffermiamoci sulla nobilitazione.
Abbiamo visto Luca Riva molto impegnato con visitatori italiani qui a Labelexpo. Appena lo traviamo libero gli chiediamo quali sono gli etichettifici, che in prevalenza visitano lo stand MIDA.
«Non c’è molta distinzione, ma oggi in prevalenza sono coloro i quali stampano digitale. Se hanno una macchina digitale performante sono alla ricerca di una linea di finitura altrettanto performante

Ci illustra quindi la macchina, della Serie MA 350, che vediamo qui allo stand.
«Rispetto ad altre soluzioni che vediamo in fiera, questa possiede alcune caratteristiche esclusive di sicura importanza. Innanzi tutto, il sistema per il mantenimento del registro con gap non costante
Questo, come vediamo, è un plus, perché mantiene la memoria di lettura per tutte le unità di finitura e stampa.
«Mentre sulle macchine tradizionali il registro è controllato con una singola fotocellula o una disposta su ogni gruppo, qui invece la memoria viene trasmessa a tutti i gruppi. E questa soluzione è molto apprezzata dallo stampatore, perché gli permette un notevole risparmio di tempo e di materiale

Luca Riva ci conferma anche quello che immaginiamo: questo permette maggiori prestazioni nel lavoro.
«Certo, ma non solo. Essendo totalmente servo-motorizzata, la MA-350 può mantenere una velocità elevata. In più, si può regolare il settaggio del lavoro con la macchina in movimento, su tutte le unità senza alcuna interruzione.»

Facciamo qualche esempio: vediamo che, a velocità massima, l’unità di laminazione a caldo e di goffratura in contemporanea, raggiunge le 18.000 battute. Riva ci spiega che questa è una novità che MIDA ha presentato per la prima volta qui al Labelexpo.
Anche il gruppo serigrafico in piano qui in fiera lavorava a 25-28 metri al minuto e quindi la stampa in serigrafia non costituisce più un collo di bottiglia dato dal limite di 6 o 7000 battute.
«Ma ci sono altre innovazioni utili su questa macchina – prosegue Luca Riva –. Come il nuovo sistema di aspirazione per le aree centrali dell’etichetta

Per meglio chiarire il concetto ci mostra un lavoro in cui sull’etichetta sono state praticate delle finestrelle fustellate. In genere questa operazione rallenta la produttività e crea problemi di sfrido. Il nuovo sistema di aspirazione, invece, libera la linea dagli sfridi e rende il lavoro più snello.

Per clienti creativi

Mida_etichetteCi incuriosisce un fascicolo che raccoglie alcuni lavori che i clienti lasciano come campionature.
Vediamo etichette ‘impossibili’ con lavorazioni talmente particolari e personalizzate da lasciare stupefatti. Vediamo finiture tattili tipo legno con vergature testurizzate, laminazioni soft touch e altre. Di alcune, naturalmente, i clienti sono gelosi e non vogliono mostrarle.
«Sì, infatti, – conferma Riva – gli etichettifici vengono per scoprire cosa possono offrire in più ai loro clienti e questa deve restare una loro esclusiva

Insomma, se fino a ieri MIDA era nota principalmente per la robustezza e le prestazioni delle sue macchine, oggi si fa apprezzare anche per le idee. Un passo in più per anticipare il mercato.

Lo stand Lemorau a Labelexpo

Lo stand Lemorau a Labelexpo

Luca ci tiene però a sottolineare la versatilità dell’offerta Erre.Gi.Elle. Il brand in forte crescita Lemorau, che in pochi anni ha esportato in 58 Paesi nel mondo. Un brand che propone una vasta gamma non solo di soluzioni di finitura e controllo, ma anche sistemi digitali inkjet UV LED.
Ma anche le macchine digitali entry level Trojan, basate su sistemi a getto d’inchiostro della Memjet, oggi molto diffuse in Italia.