Un’azienda in continua evoluzione che alle tecnologie avanzate per la stampa offset grazie anche al supporto tecnico di Koenig & Bauer, punta a definirsi fornitore carbon neutral, nella convinzione che si può essere produttivi nel massimo rispetto per l’ambiente, con tutti i vantaggi che ne derivano.
La Fotocromo Emiliana è un’azienda che nasce nel 1966, fondata da Roberto Paladini, a sua volta figlio di Adamo dirigente presso la più grande azienda di stampa dell’epoca a Bologna. Tre generazioni quindi a contatto con carta e piombo. Oggi La Fotocromo Emiliana è un’azienda che opera nel settore a 360°, dalla prestampa alla stampa offset di grande formato, sia su carta leggera sia su cartoncino teso per il packaging.
L’azienda sembra affezionata alle macchine KBA fin dai primi passi nel mondo industriale. Sollecitati da Graziano Mion, responsabile area Koenig & Bauer Italia – e dal comune amico Roberto Moreschini, noto cartotecnico in Bologna e presidente della associazione Comunico Italiano – ci rechiamo quindi a Osteria Grande, nella zona industriale di Bologna, per trovare i protagonisti di questa realtà.
Tre generazioni di tipografi
Francesco Paladini ci parla di La Fotocromo Emiliana: tre generazioni di tipografi, da nonno Adamo, papà Roberto e la mamma Luisa, da fine anni ’90 lui stesso e i fratelli Andrea e Nicola. Un’azienda che da artigianale, ma fin dall’inizio con un impianto organizzativo di respiro industriale, fa il passo decisivo negli anni ’80 quando installa una delle prime offset 4 colori in Emilia. A breve – in concomitanza con l’ingresso in azienda della nuova generazione – segue la prima KBA: una Rapida 162, 4 colori di grande formato 120×160 nuova.
La crisi del 2008 per Francesco e Andrea è uno sprone per rinnovarsi con investimenti rivolti alla sostenibilità, come l’impianto fotovoltaico da mezzo mega di kW, o alle macchine da stampa sempre più aggiornate. In questo confermando massima fiducia in Koenig & Bauer, che proprio in questo ultimo decennio ha curato con particolare attenzione questo aspetto.
Da come La Fotocromo Emiliana è evoluta possiamo notare una forte attenzione che riserva non solo alla tecnologia, ma anche all’ambiente. Come si sposano queste due esigenze e quali vantaggi pensate che un’azienda come la vostra possa trarne?
Francesco Paladini conferma: «Certo, si sposano in base alla nostra filosofia aziendale molto attenta all’ambiente. Dal 2008 stampiamo regolarmente senza alcol e usiamo esclusivamente inchiostri vegetali con preferenza per prodotti non derivati dal petrolio. Queste attenzioni ci hanno portato alle certificazioni ISO 14001 e alla FSC. Ma non solo, l’ulteriore passo è la valutazione LCA* che ci ha consentito anche di stimare la nostra Carbon FootPrint**»
Una iniziativa che fa onore all’azienda, e che vorremmo fosse seguita da tutto il settore…
«Il nostro obiettivo è infatti quello di poterci definire carbon neutral, e annoverarci tra i fornitori che inquinano meno.»
Avete iniziato presto con il grande formato e stampate sia su carta leggera, ad esempio per l’editoria scolastica, sia su cartoncino teso per il packaging. E a giudicare dalla macchine offset siete molto legati a Koenig & Bauer.
Quali sono, secondo voi, i suoi punti di forza?
«Assolutamente sì. Siamo riconoscenti a Koenig & Bauer, che ha contribuito in maniera molto importante alla crescita dell’azienda, sia dal punto di vista tecnico, sia dell’affidabilità. In Graziano Mion abbiamo trovato non un fornitore ma un amico, un compagno di viaggio. Abbiamo una Rapida 164+L 6 colori + vernice 120×160 per il packaging in cartone; una Rapida 162 5 colori + vernice; due Rapida 4 colori.»
La Fotocromo Emiliana è anche indipendente per la prestampa.
«Sì – conferma il nostro interlocutore –. Abbiamo un reparto grafico interno, prove colore certificate, e utilizziamo due CtP automatici per lastre con e senza sviluppo e la suite Esko per il flusso di lavoro: inoltre abbiamo denominato la nostra prestampa interna TIPSS, un acronimo per Thinking Into Printing Sustainable Solutions, volutamente ispirandoci a un concetto di sostenibilità che impronta la nostra filosofia aziendale e richiama anche, con le debite proporzioni, i SDGs*** e l’agenda 2030.»
La Fotocromo Emiliana in prospettiva
La domanda d’obbligo, di questi tempi è come in azienda è stato vissuto questo anno di Covid e come immaginano il prossimo anno.
«Quest’anno lo abbiamo vissuto considerandoci fortunati perché abbiamo potuto lavorare contenendo il disagio e con un fatturato soddisfacente considerate le circostanze. Non ci aspettiamo grandi cambiamenti per il prossimo anno, che sarà molto simile al 2020, pur con l’auspicio che possa essere migliore. E continueremo tuttavia a investire non solo in tecnologia.»
Francesco ci spiega, infatti, che l’azienda è orientata a migliorare l’organizzazione aziendale, e in particolare le risorse umane.
Quanto all’acquisto di nuove macchine punta verso tecnologie innovative e con una maggiore attenzione verso il prodotto finito. Non tanto nell’ambito cartotecnico, quanto nel prodotto editoriale che è quello più sollecitato dal cliente. Quindi non solo la stampa, ma anche legatura e servizi di confezionamento e spedizione per conto dell’editore.
Ma per le tecnologie innovative, si dice che ormai il futuro della stampa commerciale sia digitale e non offset. Chiadiamo quindi a Francesco, qual è il suo parere in merito? Che futuro ha il mercato della stampa offset?
«Siamo d’accordo con chi sostiene che il futuro della stampa è digitale, – ci dice Francesco Paladini – ma per il nostro tipo di lavoro, editoria e cartotecnica, c’è ancora molto spazio per la offset. E anche in questo campo intendiamo investire. E con Koenig & Bauer, naturalmente, che ispira la nostra fiducia con il suo costante investimento in ricerca e sviluppo delle tecnologie offset che utilizziamo.»
Se Francesco fosse un cliente di La Fotocromo Emiliana, che voto darebbe da 1 a 10, in tutta sincerità al suo fornitore? E perché?
«Voto 6. Che significa sufficiente, ma che stimola un continuo miglioramento.»
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* LCA : Life Cycle Assessment– L’analisi del ciclo di vita è un metodo strutturato e standardizzato a livello internazionale che permette di quantificare i potenziali impatti sull’ambiente e sulla salute umana associati a un bene o servizio, a partire dal rispettivo consumo di risorse e dalle emissioni.
** Carbon FootPrint: parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo, espresse generalmente in tonnellate di CO2 equivalente.
*** Sustainable Development Goals – Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono una serie di 17 obiettivi interconnessi, definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti” da realizzare entro il 2030.
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