Na.Mi, partner di Enfocus, con sede a Fossato di Vico (PG),e attiva nel settore della consulenza IT e nella comunicazione, ha fornito a diversi quotidiani in Umbria e Lombardia strumenti per automatizzare i processi.
«Abbiamo clienti soprattutto nel centro Italia – spiega Andrea Nardi, socio della società e IT manager di Na.Mi – e da cinque anni ci siamo specializzati in servizi verticalizzati per l’editoria; due anni fa siamo diventati partner di Enfocus e siamo system integrator, quindi supportiamo direttamente editori o aziende che si interfacciano con gli editori, offrendo i prodotti Enfocus, in stretta collaborazione con Technosolutions, il distributore italiano dei prodotti Enfocus.»
Questo è un momento molto favorevole per investimenti relativi all’automazione, anche perché, assicura, «il settore dei quotidiani è diventato molto competitivo a fronte dell’aumento delle testate on-line, quindi oggi è ben vista l’introduzione di automatismi che abbassino i costi fissi: senza automatismi un quotidiano poteva arrivare a spendere anche 100 mila euro in un anno per la gestione e l’invio dei file ai centri stampa, oggi con questi sistemi costi così elevati sono solo un ricordo.»
Le aziende sono motivate a fare cambiamenti: grazie all’automazione gli operatori non devono più dedicarsi a compiti ripetitivi e noiosi, possono invece avere più tempo per svolgere mansioni più creative.
Queste le prime installazioni.
Il Cittadino Oggi – quotidiano che si legge e Siena e provincia; l’azienda che si occupa della prestampa è Editrice Grafic Coop. Nel 2010 Na.Mi ha proposto il prodotto Enfocus Switch integrato nel flusso di lavoro aziendale, e ha permesso di automatizzare i processi quotidiani che prima venivano eseguiti manualmente. Ricordiamo che la gamma di prodotti Enfocus Switch gestisce la trasmissione e l’instradamento di lavori e file, e consente di ottimizzare i processi produttivi e lavorare meno e meglio.
Secondo Nardi «al giornale hanno risparmiato due turni e hanno velocizzato le operazioni che prima venivano necessariamente effettuate in maniera sequenziale, perchè l’addetto doveva validare, aprire e spedire i file man mano che arrivavano e quindi si creavano code, che invece ora vengono gestite in tempo reale.»
Gruppo Corriere – comprende varie testate giornalistiche del centro Italia con le sue edizioni di Umbria, Arezzo, Maremma, Siena, Rieti e Viterbo. L’azienda che si occupa della prestampa è Inziative Editoriali Locali. Per Na.Mi si è trattato di affrontare un progetto impegnativo, perchè il numero complessivo delle pagine create è 10 volte superiore rispetto al progetto precedente. «L’azienda utilizzava già PitStop Server per il trattamento postproduzione dei file, ma la versione era datata, perciò il primo passo è stato arrivare alla versione 10; poi abbiamo inserito Enfocus Switch.»
Le attività di questa realtà editoriale si svolge su tre regioni e in nove sedi con una produzione polverizzata e frammentata in una gestione particolare in ogni unità. Ora tutto è stato accorpato in un unico flusso di gestione, perciò più semplice da monitorare, e, nel caso di problemi, più semplice da mantenere.
Dopo questa completa riorganizzazione e centralizzazione della prestampa, operazione iniziata a metà del 2009, i vantaggi sono stati analoghi al caso citato prima ma, spiega Nardi, «essendo qui i processi più numerosi i vantaggi sono stati ancora più rilevanti, perchè in questi ambiti la scalabilità è importante: quanto più grande è la struttura tanto più evidenti sono i vantaggi. Infatti se nel caso citato prima si sono risparmiati due turni, qui ne hanno risparmiati otto.»
Il Giornale – su questo quotidiano milanese, Na.Mi è intervenuta nel 2010 e anche in questo caso una versione datata di PitStop Server è stata aggiornata alla versione 10, e sono stati installati Enfocus Switch e SwitchClient; è stato anche tenuto un corso di training gestito da Technosolutions.
«Presso Il Giornale – afferma Nardi – hanno avuto un incredibile risparmio economico perchè grazie a Enfocus Switch hanno eliminato un software che prima usavano per il flusso dei dati tra il giornale e il centrostampa che era davvero troppo costoso, e l’ìnvestimento è stato capitalizzato in tempi brevi.»
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