Occorre pianificare l’uso delle infrastrutture di recupero energetico e discariche e autorizzarne di nuove, per privilegiare il recupero dei rifiuti rimossi nelle operazioni di recupero e riciclaggio della carta.

Assocarta è stata ricevuta in audizione da ARERA *. Massimo Ramunni e Alessandro Bertoglio, rispettivamente Vice Direttore e Responsabile Energia di Assocarta, hanno illustrato l’importanza del gas naturale quale materia prima fondamentale per il settore cartario.
Il gas nelle cartiere alimenta principalmente gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
Il suo utilizzo è efficiente rispetto alle produzioni separate, con vantaggi per la collettività in termini di riduzione di fabbisogno di energia primaria e di emissioni di CO2 evitate.

L’industria cartaria italiana è una delle prime industrie europee del riciclo e il gas naturale riveste anche un ruolo chiave nell’economia circolare.
Serve quindi pianificare l’uso delle infrastrutture facendo in modo che privilegino il recupero dei rifiuti rimossi nelle operazioni di recupero e riciclaggio. Questi rifiuti hanno di fatto origine e caratteristiche di un rifiuto urbano e dovrebbero quindi rientrare nelle attività di regolazione e controllo dell’Autorità e obbligatoriamente nella pianificazione regionale.

Secondo una rilevazione condotta da CEPI, emerge che i primi 5 Paesi utilizzatori di gas naturale in Europa immettono nel mercato il 70% dei prodotti cartari da carta riciclata. Da qui è evidente il ruolo competitivo del gas per l’economia circolare.
Tuttavia, l’Italia continua a pagare un differenziale di prezzo con i Paesi del Nord Europa (Germania in primis) che rimane alto. L’Italia paga il gas circa il 15 % in più rispetto ai tedeschi, francesi e inglesi, e il 55 % in più rispetto alle imprese energy intensive degli Stati Uniti.
È quindi fondamentale rafforzare il controllo del funzionamento del mercato come anticipato dalla stessa Autorità. Il rafforzamento deve avvenire sia sul controllo dei comportamenti degli operatori, per verificarne eventuali abusi, sia sul funzionamento delle regole dei mercati.
Alcune anomalie di mercato, come per esempio lo spread che si sta registrando tra PSV e TTF (4 €/MWh!), sembrano essere indotte da regole di mercato italiane non integrate con le regole attuate oltralpe piuttosto che dai fondamentali di mercato.

Altro importante tema è quello dell’impianto tariffario entry exit. Tale impianto deve mirare a ridurre i differenziali di prezzo tra i mercati europei per creare un mercato unico. In questa direzione va per esempio il sistema totex con azzeramento degli entry nella rete nazionale.

* Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente