La stampa ha sofferto gli effetti della quarantena durante la pandemia di Covid-19 e ci sono segni di cambiamento delle relazioni dei consumatori con l’informazione e la carta stampata. La familiarità e l’utilizzo delle piattaforme online sono aumentate. La fine delle restrizioni permetterà ai canali della stampa tradizionale di riguadagnare il terreno perduto o la pandemia ha cambiato per sempre il nostro modo di accedere a notizie e informazioni?
Uno studio, condotto dall’organizzazione Two Sides e dalla società di ricerca indipendente Toluna, mira a comprendere le mutevoli percezioni dei consumatori nei confronti della stampa e della carta. Lo studio rivela che il 51% dei consumatori intende leggere più notizie online in futuro, rispetto al 40% nel 2019. Tuttavia, la carta stampata rimane un canale importante e il 43% degli intervistati sarebbe preoccupato se le notizie stampate dovessero scomparire.
I consumatori hanno il diritto di decidere come accedere alle notizie e alle informazioni.
Di fronte a questa sfida, i brand dell’informazione hanno sviluppato e migliorato con successo le piattaforme digitali e, per molti, l’online è diventata l’opzione di lettura predefinita, anche se non necessariamente per scelta.
Potrebbe esserci la convinzione che la pandemia abbia portato tutto online, compresi il lavoro e l’istruzione, ma vale la pena ricordare che ben 6.175.000 famiglie in Italia (per lo più costituite da anziani) pari al 24,2% del totale, non sono connesse (dato Istat 2020).
Sono i membri più vulnerabili della società che più dipendono dai giornali stampati, riviste, libri e documenti su carta. Il passaggio a una società esclusivamente online rischia di lasciare scollegati gli anziani, i disabili, gli abitanti delle zone rurali e quelli a basso reddito.
Inoltre, il passaggio online non sempre è accolto con favore. Il 33% degli intervistati e il 54% degli ultracinquantenni preferisce leggere i quotidiani in formato cartaceo. Il il 50% libri in formato cartaceo, mentre scende al 37% la quota di chi preferisce leggere riviste su carta. Solo le giovani generazioni ora optano per i dispositivi digitali quando vogliono accedere alle notizie.
Non si può negare che il digitale abbia un impatto sul modo e la tempestività con cui riceviamo notizie e informazioni, ma la crescente dipendenza dal digitale porta con sé le sue sfide. Il sondaggio rivela che concedersi delle pause dai dispositivi digitali è importante. Il 45% dei consumatori è preoccupato per come i dispositivi digitali possano danneggiare la loro salute e il 43% riconosce di trascorrere troppo tempo sui propri dispositivi.
Lettura su carta
La lettura su carta consente di elaborare e comprendere meglio le informazioni che stiamo leggendo. Il 37% delle persone concorda sul fatto di avere una migliore comprensione di una storia quando legge in formato cartaceo.
La stampa e il digitale vengono spesso confrontate nel tentativo di decidere quale sia la migliore. Tuttavia, il dibattito non dovrebbe incentrarsi su “stampa vs. digitale”, poiché entrambi i canali sono importanti e si completano a vicenda. Infine, i consumatori devono avere il diritto di decidere come desiderano accedere alle notizie e alle informazioni; garantire che la scelta dei consumatori sia mantenuta e coloro che non vogliono o non possono accedere alle informazioni digitali non siano svantaggiati.
Impatto sull’ambiente
Indipendentemente dalla stampa o dal digitale, c’è un fattore comune in gioco che dovrebbe essere considerato in entrambe le circostanze: l’impatto sul nostro ambiente. Un elemento presente quando si usa la carta, ma spesso non considerato quando si pensa alla comunicazione digitale.
La carta ha modo di provare la sua sostenibilità. Il 74% dei consumatori concorda sull’importanza di prediligere prodotti di carta provenienti da foreste gestite in modo sostenibile. Saranno rassicurati nell’apprendere che la carta è intrinsecamente sostenibile, con il 74% del legno e il 90% della cellulosa acquistati dall’industria europea della cellulosa e della carta certificati da schemi di accreditamento come FSC e PEFC (Cepi, 2018). In effetti, l’area delle foreste europee è cresciuta di oltre 1500 campi da calcio ogni giorno negli ultimi 15 anni (FAO, 2005-2020).
ll 66% dei consumatori intervistati nel rapporto ritiene che la comunicazione elettronica sia più rispettosa dell’ambiente rispetto alla comunicazione cartacea. Tuttavia, la carta e i prodotti stampato sono tra i più bassi emettitori di gas a effetto serra allo 0,8%, mentre l’industria ICT rappresenta il 2,5-3% delle emissioni globali di gas a effetto serra (Belkhir L & Elmeligi A, 2018).
Il sondaggio ha rilevato che solo il 16% dei consumatori italiani ritiene che il tasso di riciclaggio della carta superi il 60%. In realtà, il tasso di riciclaggio della carta in Europa è attualmente del 72%, con gli imballaggi in carta ancora più alti dell’84% (Cepi, 2019).
Per saperne di più visitare il sito Two Sides www.twosides.info.
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