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Assocarta apprezza il Clean Industrial Deal per cui l’Economia Circolare sarà la chiave per massimizzare le risorse limitate dell’UE e migliorare la resilienza.

«La base industriale dell’Europa è centrale per la nostra identità ed essenziale per la nostra competitività. Il nostro continente ha un ricco patrimonio industriale» afferma Lorenzo Poli, Presidente di Assocarta commentando il Clean Industrial Deal, con le stesse parole con cui inizia il documento. Tale documento (il cui sottotitolo è “a joint roadmap for competitiveness and decarbonization”) è stato presentato il 26 febbraio nel summit industriale di Anversa in cui è intervenuta la Presidente della Commissione Europea.

Poli aggiunge che «l’industria italiana è in prima linea nel progresso tecnologico. Ha alimentato la crescita economica e sostenuto il nostro modello sociale»
ed esprime apprezzamento per il documento europeo che indica due emergenze, il settore delle tecnologie pulite e quello delle industrie ad alta intensità energetica.

Queste ultime ‒ secondo il Clean Industrial Deal ‒ necessitano di un sostegno urgente per far fronte agli elevati costi energetici, alla concorrenza globale sleale e alle normative complesse, che danneggiano la loro competitività.

Prezzo del gas

Il documento pone l’accento sul prezzo del gas naturale importato che ha un impatto diretto sia sui prezzi del gas che dell’elettricità nell’UE. Poli ne sottolinea l’importanza soprattutto nella parte in cui si evidenzia che per ridurre la volatilità dei prezzi del gas e la speculazione, i mercati devono funzionare correttamente.
Il prezzo del gas è in costante crescita da un anno in conseguenza di mercati speculativi. A gennaio 2025 il prezzo medio PSV è stato pari a 49,85 €/MWh, registrando un ulteriore aumento. Rispetto al gennaio 2024 il prezzo del gas è cresciuto quasi del 60%. Rilevazioni di febbraio 2025 in ulteriore aumento, con punte anche superiori a 60 euro/MWh.

«Per questo va superata la rendita legata allo spread PSV/TTF e definito un meccanismo di gas release per i consumatori maggiormente esposti agli effetti del caro gas, garantendo che la combinazione delle due misure proposte, il superamento della rendita infra marginale e la gas release, introducano un intervento deciso a protezione dell’industria nazionale senza pesare sulle bollette degli italiani» conclude Poli.

Secondo Assocarta è essenziale anche quanto la Commissione proporrà in materia di bioeconomia e cioè una strategia per migliorare l’efficienza delle risorse e sfruttare il significativo potenziale di crescita dei materiali biologici per sostituire i materiali di origine fossile. Ciò anche per contribuire a ridurre la dipendenza dai materiali fossili importati. Il Clean Industrial Deal non trascura l’Economia Circolare che sarà anch’essa una priorità.