• Una giornata – tra libri, cultura, salsedine e maestrale – piena di soddisfazioni e un’esperienza condivisa.

Per un giorno indossiamo il cappello da cronista al mare, tra le bancarelle di una di quelle fiere del libro locali, che attirano scrittori, piccoli editori e tanti curiosi per una pausa alla monotona vita di spiaggia.

Siamo alla foce di quella ‘fiumana bella’ che Dante cita nel suo viaggio che dalle terre dei Malaspina lo porta a Milano (Purg XIX). Ed è qui, a Lavagna [intra Siestri e Chiaveri] che ci immergiamo nel mare, non salato, della cultura all’evento letterario “Libri in Borgo”, che Annalisa Panesi organizza ogni anno suscitando sempre piú interesse, come dimostra, tra le altre cose, la presenza fissa di una tv locale.

Ed è proprio questo stand di Liguria Notizie che, con il favore del maestrale che oggi facilita l’afflusso di curiosi, assistiamo all’abbraccio di due roll-up che il vento spinge uno sull’altro: quello della tv ligure su quello dei Briganti del Vigoleno, dello stand di fronte. Vediamo l’abbraccio ma, ci dicono, è quasi stato un ‘bussare alla porta’ visto che il roll-up cade su quello dei ‘briganti’.

Incontro che favorisce uno scambio di informazioni e che sfocia in un’intervista a Wilma Coero Borga, indaffaratissima a intrattenere le persone che si soffermano a curiosare tra i suoi libri esposti, tra cui appunto il racconto appena pubblicato da De Ferrari Editore in Genova, “I Briganti del Vigoleno” scritto a quattro mani con Marco F. Picasso.  Non i briganti, ma i due cavalieri del racconto che proprio di qui passarono, secondo gli autori, non molti anni dopo Dante, nel loro viaggio avventuroso, che dalle terre piacentine doveva portarli, tra insidie e sorprese, a questo feudo dei Fieschi e quindi alla loro destinazione finale, che il monaco eremita Elio gli aveva rivelato.
Ma questa è un’altra storia che lasciamo alla piacevole lettura di chi vorrà scoprire un mondo di Erranti e sognatori. Nonché di simpatici briganti.

La storia da raccontare oggi è proprio la giornata trascorsa al caldo, mitigato dal maestrale galeotto, a osservare libri e scambiare quattro chiacchiere con autori, ma anche con i visitatori, tra i quali, liguri e piacentini (qui ne vengono molti in vacanza) chiedevano spiegazioni della mappa esposta sul roll-up che indica un percorso accidentato attraverso l’Appennino, dai boschi dei briganti alla leggendaria valle Graveglia, così ricca di preziosi minerali, e alle malefiche paludi in riva al mare.roll_up vigoleno

«Un successo su tutti i fronti – ci spiega Wilma – perché se il roll-up invitava a fermarsi a leggerlo, e quindi a chiedere spiegazioni, alcuni se ne andavano con il libro sottobraccio

(Un’intervista agli autori si può leggere qui: Intervista ai Briganti).

Ma un successo su tutti i fronti non può limitarsi a questo. Cerchiamo di saperne di piú.
«Gli altri fronti – ci spiega la nostra interlocutrice – sono l’intervista che Giorgia Cadenasso e Bruno Santoro di RGB Produzioni ha voluto propormi e che manderà in onda fissandola anche sul canale youtube. A me e alla mia collega autrice in stand, Paola Rolando con il suo testo di favole per bambini e il romanzo breve sulle donne che subiscono violenza: “Il suono vibrante dell’arpa”. Poi il successo per gli altri libri esposti. In particolare “Perché mi chiami mamma?”

Quest’ultimo non è un romanzo, in realtà.
«Questo libro è una via di mezzo tra un racconto familiare e un modo per far conoscere, e affrontare, il problema dell’Alzheimer vissuto in prima persona con un familiare.» Tanto da essere stato consigliato dalla Associazione Alzheimer di Roma ODV (La memoria che si dimentica di me)

«Altro aspetto di questo successo è stato vedere l’entusiasmo della mia amica Paola, torinese come me, ma ligure di adozione, che partecipava per la prima volta a un evento del genere, da sola, che dopo aver venduto con inaspettata facilità una copia del suo libro, era felice e soddisfatta. Un’esperienza arricchente per entrambe attraverso la quale è emersa subito una sintonia
Amica che avevamo incontrato al suo esordio in pubbico al Salone del Libro di Torino e ha voluto ripetere l’esperienza qui a Lavagna.
«A dimostrazione che l’estemporaneità può dare emozioni inaspettate, una visitatrice del nostro stand, Maria Chiara Ferri e il suo amico Massimiliano Barioglio, per una svista di Chiara sono capitati in mezzo all’intervista che stavo facendo a Paola e ne sono diventati protagonisti, portandosi via una copia de I Briganti da leggere durante il viaggio di ritorno in treno e lasciandoci un abbozzo di amicizia, i suoi progetti di insegnante e la musica di Massimiliano che ascolteremo con molto piacere

Sembra quindi che ci fosse un pubblico desideroso di trovare le proprie letture per le vacanze?
«A dire il vero, la mia impressione è stata che le persone non erano alla ricerca di romanzi, di letture leggere da vacanza. Anzi, erano interessate a testi dai quali trarre qualcosa in piú, che il semplice passatempo. Un ragazzo di Motta Visconti, al confine tra le province di Pavia e Milano, preoccupato di non avere un nuovo libro da leggere sotto l’ombrellone, ha indirizzato la sua amica o compagna Chantal al bancomat per poter acquistare il mio “Pavia. Sensazioni di un viaggio”, dedicandole la copia che gli ho piacevolmente firmato. E non è propriamente un testo da ombrellone

Conosciamo il libro su Pavia: una guida che ti prende per mano e ti accompagna a visitare in mezza giornata la città di Alboino.
Ma il racconto dei briganti e dei cavalieri non è un passatempo?, chiediamo.
«Direi di no. O meglio, non solo, perché è un racconto scritto per ragazzi, che però abbiamo scoperto piace agli adulti. Piace perché oltre alle sorprese, c’è storia e anche geografia poco note, il tutto descritto con molta ironia, come ha voluto sottolineare il sindaco di Camogli che ne ha scritto la prefazione, insieme al vice sindaco del comune cui fa capo il castello di Vigoleno

Dagli Appennini alle Ande.

«Il successo della giornata si estende al fatto che era esposto anche un libro del coautore del racconto, che oggi non era presente. “Il segreto dei dieci laghi – romanzo andino”. Questo, piú che un romanzo, lo definirei un saggio romanzato sulla storia, la vita e alcuni segreti, inediti, della civiltà inca e della cultura andina, come la scrittura dei nodi e altro.»
Quindi anche in questo caso un libro che si può leggere sulla spiaggia, ma non ‘libro da spiaggia’.

«Sia questo libro andino, sia i Briganti, scritto a quattro mani, hanno suscitato l’interesse di un signore colombiano di passaggio, un medico, tal Fernando Gutierrez, appassionato di Storia e di molto altro che si è soffermato lungamente a chiacchierare con me, spiegandomi tanti fatti con significati sorprendenti di cui fa continua ricerca ed è stata una delle soddisfazioni della giornata. Ma devo ammettere che la serata non è stata da meno e mi ha riservato altre sorprese.»
Quali?
«Vendere “Perché mi chiami mamma?” a due torinesi che pur avendo il borsellino vuoto non hanno voluto farselo scappare per un regalo più che mirato e hanno chiesto aiuto e rinforzi. O suscitare l’ammirazione di una coppia di coniugi diversamente giovani che, rimasti attratti dal mio roll-up su I Briganti, sono tornati per acquistare il libro, e non solo quello, soffermandosi piacevolmente a chiacchierare e auspicando futuri incontri. O, ancora, di un’altra coppia di non più giovani che dopo avermi ascoltata e aver fatto un giro di ricognizione tra gli altri stand, sono tornati e hanno voluto acquistare “Profumo di nonna”. E poi l’incontro di una coppia di conoscenti al loro primo giorno di vacanza a Lavagna che, avendo già testato altre volte la mia scrittura, non ci hanno pensato due volte a regalarsi l’ultimo uscito a maggio: I Briganti, appunto, scritto con Marco Picasso che, come ho precisato, non era presente ma che arricchirà la sua anima con il mio racconto della giornata.
»

Prima di ringraziare Wilma Coero Borga per questa intervista, le chiediamo se ha ancora qualche sorpresa nel cassetto e qual è il prossimo appuntamento con i suoi libri in piazza.
«Prossimo appuntamento fine agosto a Borgotaro, sempre con Annalisa Panesi. Quanto all’attività letteraria sto scrivendo un romanzo su un personaggio storico del Risorgimento, del quale per ora non desidero rivelare nulla. E poi, mi piacerebbe realizzasre una versione teatrale dei ‘Briganti’, di cui abbiamo già tracciato una sceneggiatura. Diamo tenpo al tempo e se sono rose fioriranno

Le protagoniste di Libri in borgo a Lavagna

Le protagoniste di Libri in borgo a Lavagna