MetaAlice è in compagna di Roberta Pastore di Salerno, una delle ideatrici del progetto Trotula, conosciuta a una fiera del libro in Liguria.
Chi è Trotula lo scopriremo tra poco e, forse, stupirà voi come ha sorpreso me, ma prima conosciamo più da vicino Roberta e i colleghi che condividono con lei il progetto.

Gli autori di Trotula: Roberta, Anella, Valerio
MetaÃlice – Roberta, presentaci il gruppo. Chi siete e di che cosa vi occupate nella vita?
Roberta Pastore – Siamo tre founder, io, Anella Mastalia e Valerio Calabrese. Siamo salernitani e tutti e tre profondamente legati al Cilento. Io sono un’architetta, Anella è un’imprenditrice nell’ambito della cartotecnica avanzata e Valerio è il direttore del Museo della Dieta Mediterranea di Pioppi.
– Qual è l’obiettivo comune?
Il progetto è nato principalmente con la volontà di far conoscere la sorprendente storia di Trotula de Ruggiero, un personaggio che nei secoli ha subito un tentativo continuo di negazione dell’identità storica, femminile, professionale e, soprattutto, del riconoscimento che merita. In questi tre anni la figura di Trotula è diventata anche un “pretesto” per veicolare i valori cari alla nostra medica.
– Non siete una C.E., quindi come si può definire Talea Edizioni?
Sí, in effetti non siamo una casa editrice classica, ma partiamo sempre dai libri per costruire intorno a una storia, strumenti, attività ed esperienze diverse per arrivare in varie forme, a quanti piú bambini possibile.
Da che cosa nasce il nome: Talea Edizioni?
Per quanto riguarda il nome Talea, siamo stati ispirati dalla capacità dei piccoli pezzi delle piante di generare nuova vita. Cosí vorremmo piantare piccole idee per farle fiorire.
Molto bella questa immagine di rigenerazione: dalla stessa pianta, nuove idee. Stiamo parlando di una medica ed è ben nota la tradizione della scuola salernitana. Quindi, chi è, o meglio, chi era Trotula?
Molti aspetti della vita di Trotula sono avvolti dal mistero e nel tempo una sorta di negazionismo ha oscurato questa donna cosí emancipata, umana e profondamente colta, ma qualcosa possiamo dirla. Secondo molti studiosi Trotula de Ruggiero è stata la prima donna nel mondo occidentale a praticare e insegnare la medicina, nonché autrice del primo manuale sulla cura del corpo delle donne (De passionibus mulierum) in cui vengono trattati temi legati alla medicina ma anche all’estetica e alla psicologia. Trotula de Ruggiero visse a Salerno nell’XI secolo, nel periodo aureo della Scuola Medica Salernitana, dove la presenza femminile sia tra docenti che tra allievi era una realtà. Trotula era una medichessa e, come lei, altre donne professavano la medicina a tutto campo. Accanto a loro altre figure femminili erano attive, parliamo delle Mulieres Salernitanae, le quali proponevano rimedi che i medici del Collegio accoglievano nei loro scritti. Trotula, dunque, insegnò ed esercitò la professione medica producendo trattati scientifici, il più famoso dei quali, “De Mulierum passionibus”, è stato definito da H.P. Bayon il testo che segna la data di nascita della ostetricia e ginecologia come scienza medica.
Chi ha scelto il personaggio e per quale motivo?
Direi che l’idea iniziale è stata la mia, ho poi coinvolto Anella e Valerio che si sono subito entusiasmati. Tutto è partito un po’ per caso. Durante un trasloco mi casca sui piedi un libricino piccolissimo, parlava di Trotula e dei suoi scritti, rivoluzionari per mille anni fa e, per alcuni versi, anche per i nostri giorni. Dopo averlo letto d’un fiato, mi sono detta “dobbiamo far conoscere la sua storia ai piú piccoli”, da lí l’idea di partire con una favola su di lei.
Il diritto a essere ribelli
Esponici il progetto di cui Trotula è protagonista
Trotula è un progetto creativo, culturale, educativo indipendente che ha l’intento di divulgare, con una comunicazione che oscilla tra fiaba e racconto storico, i valori di Trotula. Il nostro progetto non ha pretese storico-filologiche ma punta, attraverso il racconto che Trotula fa in prima persona direttamente dall’anno 1000 (e dintorni), a difendere il diritto a essere ribelli, a credere nei propri sogni e a essere felici. Partiamo dai libri, la prima pubblicazione è stata “Trotula e il giardino incantato” sia in versione albo illustrato che pocket. Poi la serie in due stazioni “Trotula il sogno di una bambina” e la seconda stagione “Trotula un nuovo inizio”. Mentre l’ultima pubblicazione si intitola “Trotula e la Dieta Mediterranea. Piccoli segreti per crescere felici”. Tutti i libri sono anche in versione audio, comodamente ascoltabile inquadrando un qr-code. Dalla prima pubblicazione sono nati ben quattro spettacoli teatrali, di cui uno è un fantastico musical, abbiamo anche uno spettacolo di figura e una lettura teatralizzata. Poi abbiamo un programma ampio di attività da svolgere nelle scuole che comprendono laboratori, gite e giochi. Abbiamo realizzato due fantastici playground a tema Trotula, vi consiglio di cercare qualche immagine del Parco Giochi Trotula a Pioppi (Pollica), è bellissimo! Poi abbiamo realizzato una App per creare un erbario digitale. Trotula è a tutti gli effetti un progetto transmediale, dalla carta al digitale e senza tempo, dal medioevo ai nostri giorni. Ma abbiamo anche altri progetti in cantiere, di cui siamo molto felici.
A chi è rivolto il progetto?
Abbiamo sempre un po’ di difficoltà a individuare un target ben definito e in realtà non so se questo sia un bene o meno. A ogni modo, di certo ci rivolgiamo principalmente ai bambini, ma siamo seguiti anche dai genitori, dai nonni, dagli zii e dagli insegnanti. Quando ci invitano a una presentazione per parlare di Trotula non sappiamo mai se la platea sarà composta da adulti o da bambini e questo ci diverte molto!
Quali sono le maggiori difficoltà, se ci sono, nel rivolgersi ai bambini?
Penso che quando si lavora per progetti destinati ai bambini il senso di responsabilità deve essere la stella polare che ti guida in tutte le scelte. Pesiamo ogni parola, ogni comunicazione e cerchiamo di trasmettere in maniera chiara e diretta i nostri valori, che li immaginiamo come dei semi che prima o poi fioriranno in ogni bambino.
Quali tematiche tocca?
I temi principali sono l’amicizia, il lavoro di squadra, l’emancipazione femminile, l’importanza dello studio e della ricerca, dell’accoglienza, del rispetto della natura e della cura.
Varrebbe la pena fare una statistica su quanti già la conoscessero. A ogni modo, gli adulti quale approccio hanno con il progetto, con la sua protagonista e con la sua storia? Quali sentimenti e stati d’animo suscita Trotula in loro?
Bè, forse, la forza del progetto è l’approccio intergenerazionale. Sui libri scriviamo che l’età di lettura consigliata è dai 3 ai 110 anni. Sui social siamo seguiti principalmente dagli adulti, molti genitori ci inviano le foto dei loro figli che giocano al parco giochi di Trotula o che si addormentano con l’albo illustrato “Trotula e il giardino incantato” tra le braccia. Altri ci scrivono per chiedere informazioni sulle attività da fare nelle scuole per poi sottoporle agli insegnanti dei figli. Insomma ci sentiamo molto supportati dagli adulti, forse Trotula riesce a far emergere il bambino che ogni adulto ha dentro.
Chi si occupa dei testi, chi della grafica e, infine, chi della stampa, marketing e commerciale?
Sono molto felice di questa domanda, perché di solito si associa Trotula solo a me, Anella e Valerio. In realtà la squadra di Trotula è abbastanza ampia. Inizierei col dire che la mano magica che ha creato l’immagine di Trotula è dell’illustratrice Federica Cafaro. Il nostro editor è Ernesto Giacomin che ha curato con tanta pazienza e competenza tutti i testi dei libri pubblicati. Trotula ha anche una voce, ed è bellissima quella di Ersilia Giordano. La comunicazione è affidata a Elementi Creativi, per quanto riguarda la stampa ci affidiamo alla Maf.
Come state divulgando e promuovendo il progetto?
Sui social, nelle fiere, negli eventi e poi tanto, tanto passa parola.
È probabile che abbiate incontrato delle difficoltà, strada facendo, per giungere alla creazione del progetto e alla sua realizzazione, dal momento che non siete una vera e propria casa editrice. Cosa ci puoi dire in merito?
Ecco, passiamo alle note dolenti. Sí, purtroppo le difficoltà non mancano. Non entrare in confini canonici aggiunge sempre un po’ di complessità a tutto. Ma la rete di professionisti che ci supporta di certo ci aiuta a trovare sempre una soluzione.
Dove possiamo trovare Trotula?
Sul nostro eCommerce, https://www.trotula.it/shop/, su Amazon e in alcune librerie. Poi, se volete fisicamente seguire le tracce della nostra medica, vi invitiamo a Salerno per il TroTour, scopriremo insieme i luoghi di Trotula De Ruggiero e della Scuola Medica Salernitana.
Siete molto seguiti in ambito scolastico e impegnati anche in quello teatrale. Dove si può rintracciarvi?
Puntiamo molto sulle scuole, abbiamo creato un programma fitto e davvero variegato di attività da fare dentro e fuori le aule ma anche on line. C’è anche un musical che si intitola “Trotula e il giardino incantato”, come il nostro primo libro, a cura del Teatro Novanta di Salerno con la regia di Gaetano Stella. Abbiamo realizzato la prima al Teatro Cristalli di Bolzano lo scorso marzo (le foto sono tratte da lí). È uno spettacolo per le scuole e le famiglie.
Vi auguriamo che il progetto prosegua a vele spiegate e che gli insegnamenti della “vostra” medica millenaria siano appresi e condivisi da un pubblico sempre più vasto, che interessi anche il mondo maschile. Forse vi incontreremo a un’altra fiera o in qualche teatro, nel frattempo, buon proseguimento e ad maiora!
Grazie!!!

Musical Teatro Cristalli di Bolzano

Un momento del musical
Si può raggiungere Trotula scrivendo a info@trotula.it. Inoltre invitiamo a seguire i suoicanali social sempre aggiornati: https://www.instagram.com/trotula_official/ e https://www.facebook.com/trotulaofficial
Grazie mille per l’incredibile articolo sul nostro progetto Trotula! ✨ Siamo entusiasti di vedere la storia di Trotula raggiungere nuove persone e ispirare il cambiamento positivo. Il vostro sostegno è molto importante per noi!