Nel suo blog dal titolo “Diluvio prossimo venturo”, Vittorio E. Malvezzi avvisa i naviganti a non distrarsi troppo. Ma neppure arrendersi.
Indici e previsioni contrastanti potrebbero influenzare, positivamente o negativamente secondo la propria indole, gli imprenditori che vorrebbero investire per adeguarsi alle impellenti necessità di ‘digitalizzare’ la propria azienda, vale a dire modernizzarla secondo le attuali e inderogabili esigenze del mercato globale.
Parliamo, ovviamente, di Industria 4.0 non solo di moda, ma ormai un fatto reale, confermato dagli impegni governativi, e non solo, di dare una mano nei finanziamenti, con conseguente corsa agli investimenti.
Ma va tutto nel verso giusto? A quanto apprendiamo dal consueto blog Soldionline del noto esperto Vittorio E. Malvezzi (VEM), cui rimandiamo e la cui lettura attenta raccomandiamo agli imprenditori più avveduti, i pareri dei guru finanziari di mezzo mondo sono contrastanti, ma si avvertono anche segnali di pericoli imminenti. Come dire che quando tutto sembra andare per il meglio, il pericolo è dietro l’angolo.
Analizzando indici e grafici finanziari, dati statistici e previsioni, non c’è da stare tanto allegri e sicuri. Certo non al punto da restare ben ancorati in porto, ma di navigare con un occhio al barometro e l’altro alle stelle, che non si sa mai. In pratica lo spirito che emerge dall’analisi di VEM è un suggerimento ad autoproteggersi: “se mi preannunciano burrasca e non ho motivo urgente di salpare, sto in rada e rafforzo gli ormeggi; e se proprio devo andare per mare, beh almeno raddoppio l’assicurazione”.
Questo non significa tirare i remi in barca, ma anzi – e questo è solo il parere personale di un non-esperto – un suggerimento a non perdere opportunità di investimenti utili al progresso della propria azienda. Comunque vadano le cose nel medio termine, Industria 4.0, ovvero la digitalizzazione completa e razionale, ripetiamo razionale, della propria azienda è una necessità che non può essere rimandata. Ne abbiamo parlato in vari servizi e quindi non è il caso di ripeterci.
In sostanza, leggiamo l’articolo di VEM “Diluvio prossimo venturo” ma… come sempre auspicabile, cum grano salis, come raccomandava già ai tempi il buon Plinio il Vecchio.
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