La parola del mese con cui chiudiamo l’anno ci invita a guardare avanti, speriamo con fiducia, nonostante tutto.
Le ultime settimane ci hanno offerto molteplici spunti di riflessione su questo tema, a partire dal Convegno Gipea “Etichettare il Futuro“, che ha messo in evidenza le tendenze economiche nel mercato delle etichette autoadesive, o il FINAT European Label Forum (ELF) 2024, che ha approfondito temi cruciali come la futura direttiva CSRD dell’UE e il PPWR, recentemente approvato dal Parlamento Europeo, invitando l’industria grafica e in particolare del packaging a guardare al futuro con nuova mentalità.
L’industria grafica sta vivendo trasformazioni epocali. Non solo innovazioni tecnologiche, ma una vera e propria rivoluzione culturale. La crescente domanda di sostenibilità e responsabilità ambientale sta spingendo l’intera filiera a ripensare materiali, processi produttivi e modelli di business. Gli imballaggi intelligenti, le etichette sostenibili e le nuove direttive europee sono segnali chiari di una direzione ormai tracciata. Non è più tempo di scelte facoltative: adottare pratiche sostenibili è una necessità, un imperativo che richiede visione e coraggio.
Tuttavia, il contesto globale rimane complesso. Se da una parte l’Europa, con l’Italia in prima linea, dimostra impegno e serietà nel perseguire obiettivi di sostenibilità, dall’altra permangono interrogativi sulle effettive intenzioni di Paesi ad alto impatto ambientale come India e Cina, o di nazioni come gli Stati Uniti, che, con l’eccezione della California, sembrano orientati verso un futuro più liberista e meno attento alle esigenze del pianeta. Questa disomogeneità richiede un approccio strategico e un dialogo internazionale più efficace per garantire che le buone intenzioni europee non restino isolate.
La necessità di adeguarsi a normative sempre più stringenti deve diventare un volano per una innovazione da esportare. In questo contesto, appuntamenti come il Print4All, in programma per maggio 2025, rappresentano occasioni preziose per stimolare il settore e offrire risposte concrete alle sfide del mercato globale, supportando in particolare i produttori italiani verso un export più efficace e competitivo.
A “futuro” potremmo quindi aggiungere la parola “fiducia”, come un invito a guardare avanti: fiducia nel cambiamento, nelle capacità delle imprese italiane di adattarsi e innovare, e nella possibilità di costruire un futuro più sostenibile. Le sfide sono molte, ma anche le opportunità. Questo è il nostro augurio per il nuovo anno: un futuro che, nonostante tutto, possiamo ancora scrivere insieme.
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