Un ricchissimo programma di servizi ai soci e i finanziamenti a sostegno dello Sviluppo d’impresa al centro dell’assemblea generale Acimga 2016.

Molta carne al fuoco all’assemblea annuale di Acimga che, nella parte pubblica, ha visto in campo un intervento di Luigi Nicolais sulla centralità della R&S nella competizione globale, e le relazioni di Deloitte sugli strumenti finanziari a sostegno delle imprese.

Essere pronti alle opportunità

Nicolais ha tenuto una “lectio magistralis” sui progetti comunitari, i relativi
obiettivi e strumenti, a sostegno della ricerca in Europa: quella delle grandi
istituzioni scientifiche e quella delle imprese, sottolineando quanto urgente e
imprescindibile sia la collaborazione dei due mondi.
Ha così aperto la strada ai successivi interventi degli esperti dello Studio di consulenza tributaria e societaria Deloitte – Ranieri Villa e Andrea Sanfilippo – che hanno illustrato le agevolazioni fiscali connesse alla R&D industriale (il Patent Box introdotto dalla legge di stabilità 2015) e fatto una panoramica sugli incentivi e fondi di gestione UE. Materia, invero assai tecnico, oggetto di una convenzione con Deloitte a favore degli associati Acimga.

Marco Calcagni

Marco Calcagni

Il motivo? Lo ha espresso a fine assemblea, con il suo stile chiaro e diretto, il presidente di Acimga, Marco Calcagni: «Conoscere gli strumenti a disposizione e saperli usare è fondamentale e, come hanno dimostrato in questi anni la Polonia e altri Paesi più “pronti” di noi, che hanno saputo aggiudicarsi somme ingenti a sostegno dell’economia interna, forse è il caso di lamentarsi meno e impegnarsi di più. Le opportunità ci sono».

Fatturato in crescita

Marco Calcagni ha poi illustrato il bilancio 2015 elaborato da Acimga che, con il supporto dell’Ufficio Studi Federmacchine, ha pubblicato un Rapporto di settore ricco di dati e corredato di una nuova sezione di benchmarking con gli altri grandi Paesi produttori. I dati, disponibili sul nuovo sito web dell’associazione, illustrano un esercizio caratterizzato da tre fatti principali: la crescita di fatturato del 10%, la lieve contrazione dell’export (-1,3%) e il boom del consumo nazionale (+28,9%) che ha trainato il +43% di consegne sul mercato domestico e il +10,7% dell’import.
Il risultato negativo sui mercati esteri si deve soprattutto a una flessione (-4,4%) dei macchinari per converting, che rappresentano oltre la metà del totale, e delle attrezzature per la preparazione di forme.
Al contrario, crescono del 21% le esportazioni di macchine per legatoria, del +4,7% di macchine cartotecniche e dell’1,5% di macchine da stampa.
L’analisi puntuale dei flussi verso le principali aree geografiche rende ragione del rallentamento delle esportazioni sia verso le grandi economie europee (Germania, Spagna, UK, Belgio e Repubblica Ceca) sia, soprattutto, verso la Turchia (-17,3%), la Russia e la Svizzera. Aumenta, invece, l’export verso l’area
Nafta (+18,8%), l’America Latina (8,8%), il Medio Oriente (+4,3%) e l’Asia Orientale (+13,2%), dove spicca il -6,4% della Cina a fronte del +90% di Indonesia, +66% di Korea del Sud e +12,2% del Giappone.

L’export riparte

Secondo i dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi Acimga, da gennaio a marzo di quest’anno sono però cresciute a due cifre sia le esportazioni sia le importazioni di macchine per printing, converting, cartotecnica e arti grafiche, confermando lo slancio dell’industria italiana di settore.
Dal punto di vista delle economie di sbocco il rinnovato slancio segue i percorsi dello scorso anno: le esportazioni sono aumentate del +18,5%, con le Americhe a tirare la volata e l’Asia che cede qualche posizione; l’import, invece, al +10,9%, vede in pole position i fornitori europei e asiatici.
La corsa – sottolineano gli analisti – non ha subito rallentamenti neppure nel periodo precedente Drupa quando, come noto, di solito tutto si ferma in attesa di monitorare in fiera le ultime novità. Al contrario, la vetrina internazionale delle tecnologie per il printing ha visto una grande affluenza di buyer italiani
che hanno investito in progetti importanti. Drupa 2016 è stata una grande fiera, dove operatori di tutto il mondo hanno confermato l’interesse e la fiducia nelle proposte Made by Italy e firmato contratti per milioni di euro.

L’associazione

Andrea Briganti

Andrea Briganti

Continua, dunque, a crescere il “piccolo” ma agguerrito manipolo dei
costruttori italiani di macchine per la stampa e il converting (circa 250 aziende con dimensioni industriali). E cresce anche sul piano della rappresentanza, dove ha rifondato Acimga su principi radicalmente rinnovati, ispirati al servizio del settore e delle imprese.
Lo scorso anno – il secondo dalla “riforma” – l’associazione ha messo il turbo, varando moltissimi progetti rilevanti nei vari campi di attività.
Andrea Briganti, direttore dell’associazione, ne ha fatto una rapida carrellata durante l’assemblea.
La struttura e le regole. Sul piano istituzionale è stato modificato lo Statuto per permettere l’elezione, richiesta dai nuovi regolamenti confindustriali, di un secondo vice presidente. È stata fatta durante l’assemblea di luglio, che ha

Daniele Vaglietti

Daniele Vaglietti

designato, per acclamazione, Daniele Vaglietti, giovane CEO di IMS Deltamatic. Finalizzata, inoltre (verrà perfezionata entro fine anno), la confluenza di CPA Holding e Centrexpo in CPA, rendendo la struttura che gestisce le attività di Acimga ancora più snella e adeguata ai principi dell’associazione.

Le fiere

Il 2015 è stato l’anno della riorganizzazione dei prodotti fieristici e della confluenza di Converflex in Print4All, assieme a Grafitalia e Inprinting. La nuova manifestazione – hanno sottolineato in assemblea sia Calcagni sia Briganti – è stata progettata, in stretta collaborazione con Argi, seguendo criteri innovativi e presenta caratteri unici e originali. E come tassello centrale della più vasta Innovation Alliance del 2018 (che, ricordiamo, riunisce tutta la catena del valore con Ipack-Ima e Meat Tech, Print4All, Plast e Intralogistica) segue le nuove logiche dei mercati, dove le tecnologie si ibridano e gli operatori superano le barriere di specialità per muoversi a livello di business community.

Oscar Farinetti

Oscar Farinetti

Nell’anno e mezzo che ci separa dalla prima edizione, Acimga e Argi organizzano una serie di convegni tesi a sensibilizzare gli operatori sulle tematiche che muovono la domanda e l’offerta, mettendo in campo relatori prestigiosi che rappresentano l’intera catena del valore nella stampa di
packaging, in quella editoriale e commerciale e nella cosiddetta stampa industriale. A Palermo, il 20 e 21 settembre, si svolgerà il primo di questi incontri, intitolato Print4pack: programma e partecipanti, pubblicato sul sito di
Acimga e su www.print4pack.it, promettono di farne un evento di grande rilievo e richiamo mediatico (VIP i relatori, fra cui Oscar Farinetti di Eataly annuncia nuovi progetti di spessore con grandi ricadute sul packaging).

Formazione e comunicazione

Se a livello di formazione si conta forse il maggior numero di servizi
offerti ai soci (più di cento i corsi, in collaborazione con enti di primaria grandezza, su packaging, marketing, tecnologia, management e certificazione), a cui si associano le rinnovate attività di marketing intelligence, è sul piano della comunicazione che, ovviamente, troviamo le iniziative più visibili. Il logo e l’intera immagine dell’associazione sono stati rinnovati, con la consapevolezza che “oggi il modo di comunicare conta quanto e talvolta più del contenuto”; il sito web di Acimga è stato trasformato in portale, integrato di una ricca attività editoriale e connesso ai principali “social” di riferimento (Linkedin, Flickr, You Tube, Twitter…). Le campagne di immagine e la newsletter periodica sono state ridisegnate in modo coerente e coordinato.
Infine, è stata ufficializzata la recente acquisizione della rivista Converting, strumento di informazione libera e competente, considerata imprescindibile strumento di cultura del settore.