PACKAGING In un’intervista esclusiva Peter Lechner rivela che l’Italia è per Koenig & Bauer un mercato molto affascinante con un packaging d’avanguardia.
Dopo averlo conosciuto al Print4All, andiamo a trovare Peter Lechner, CEO di Koenig & Bauer Flexotecnica, per approfondire le strategie dell’azienda di Tavazzano. Un incontro dettato dai risultati eclatanti dell’azienda in questo ultimo anno e con previsioni ancora più rosee.
Peter ci riceve in modo informale e trasmette subito il suo entusiasmo che esterna con complimenti all’Italia e ai suoi tecnici.
Le premesse
Ricordiamo che Flexotecnica è una azienda tutta italiana fondata nel 1979. Fu subito all’avanguardia per la tecnologia e per il tipo di macchine flessografiche per la stampa su film plastico.
Fu la prima in Europa a costruire macchine a tamburo centrale da 3100 mm.
Fu anche tra le prime a produrre macchine a sleeve, che ebbero successo nel Nord-America. Mercato, quest’ultimo, che spinge Flexotecnica a investire in ricerca e sviluppo per la stampa su cartone teso in linea con la fustellatrice per una produzione in ciclo unico e continuo.
Flexotecnica supera bene la crisi degli anni 2008-2010, e alla fine del 2013 Koenig & Bauer, alla ricerca di nuovi sbocchi nel campo del packaging acquista l’azienda di Tavazzano incorporandola nel proprio vasto gruppo produttivo.
Esperienza internazionale
«Koenig & Bauer – ci ricorda Peter Lechner – è l’unica azienda del settore che copre tutti i mercati della stampa. Offset, quotidiani, litolatta. Oltre a quella che è una sua esclusiva: le macchine per la stampa di banconote.»
Perché l’Italia?
«La creatività italiana ha valore anche nella tecnologia. Gli ingegneri italiani sono molto preparati.»
Koenig & Bauer ha acquisito Flexotecnica perché possedeva un buon know how nella flessografia.
Cosa si può fare per migliorare?
«Non voglio fare il maestro. Quello che potrebbe fare la differenza è unire la creatività italiana con la tradizionale affidabilità delle macchine tedesche. Produciamo già delle macchine flexo in Germania ma l’Italia ha una conoscenza di tutto rispetto. E non siamo venuti in Italia per ‘fare shopping’ come si dice. Non per portare via, ma anzi per crescere.»
Creatività e affidabilità
La crescita di Flexotecnica in questi ultimi anni è stata importante.
«In questi anni siamo cresciuti del 30%, e continuiamo su questa strada, anche se non penso che cresceremo così tanto ogni anno, sarebbe anche difficile da gestire. I dipendenti a Tavazzano sono passati da 100 a 135 e questo si spiega con le competenze che ci sono in questa sede. »
Quindi Koenig & Bauer intende investire in Italia?
«Siamo un brand, un gruppo, non importa dove siamo perché abbiamo un’integrazione profonda tra gli stabilimenti in Italia e in Europa. Questo ci rende forti su un grande mercato globale e siamo gli unici ad avere sussidiarie di vendita in tutto il mondo. In America, Russia, Cina e Brasile. Siamo presenti e unici. Siamo un gruppo di oltre 5000 persone, abbiamo un turn over, e possiamo integrare personale capace nelle vendite e nelle competenze tecniche.»
L’Italia non segue il mercato, lo crea
Parliamo del mercato del packaging e food packaging piuttosto importante in Italia.
«La vostra potenza è che avete ottimi prodotti alimentari; un ottimo design. Aziende di stampa e converting in Italia che sono all’avanguardia e di alto livello qualitativo.
«L’Italia è uno dei mercati più innovativi in Europa. Non è un caso che ci teniamo a produrre macchine in Italia. E poi qui siamo vicini a Milano, gran parte dei componenti li possiamo comprare qui perché è un area molto sviluppata. Un altro vantaggio dell’Italia è che è uno dei più grandi paesi di Europa e fa tendenza. Non segue il mercato, ma lo crea. »
Il futuro della flessografia
A metà novembre state organizzando un open house [l’evento si è svolto il 15 e 16 novembre con successo di partecipazione e ha mostrato al lavoro la nuova macchina flessografica a tamburo centrale Evo XD 10 colori, di cui riferiremo a parte – ndr] in cui presenterete il futuro della flessografia. In cosa consiste?
«Insieme ai nostri partner, ciascuno dei quali presenterà novità nel proprio settore, dagli inchiostri ai controlli sulla stampa, noi presenteremo la nuova Evo. Partiamo dal prodotto che è l’inchiostro a base di acqua. Una soluzione molto importante per il futuro del packaging e per l’ambiente. La nostra macchina, la Evo XD può stampare oltre che sulla carta e cartone, anche sui film plastici per il packaging flessibile.»
Packaging in continua evoluzione
Una macchina speciale?
«Speciale no, ma innovativa. Possiamo diversificare utilizzando diversi tipi di inchiostro. In questa occasione vogliamo dimostrare che siamo capaci di prendere una macchina standard e stampare con gli inchiostri all’acqua.
«Quanto a novità, invece, posso anticipare che mostreremo prossimamente, in altra occasione, una nuova macchina.»
Cosa spinge a questa ricerca e innovazione?
«La vita del prodotto è sempre più corta, come nel mercato delle automobili. Col packaging è uguale. Il packaging è in continua evoluzione. Il mercato chiede sempre cambiamenti e innovazioni. Lo possiamo vedere ogni giorno al supermercato dove troviamo che tutto è in cambiamento. Per questo noi investiamo il 5% del nostro budget per questo settore. Del resto non dimentichiamo che l’Italia per noi è un mercato molto affascinante.»
Grazie Peter.
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