Proseguono le risposte alla nostra indagine su come reagiscono le aziende coinvolte con lo spostamento di drupa e di tutte le fiere internazionali e hanno dovuto cambiare la loro programmazione per l’emergenza Coronavirus.  Questo è il terzo della serie di articoli che, a giudicare dall’interesse, proseguirà.

Al primo hanno risposto: GRAFIKONTROL; DECO SYSTEM; I&C GAMA Group; SCS AUTOMABERG; BST ITALIA; FEDRIGIONI SPA. LEGGI QUI

Al secondo hanno risposto: KOENIG & BAUER filiale italiana;  PRINTGRAPH; REM – WEIGANG; OMET; LOMBARDI CONVERTING MACHINERY. LEGGI QUI

Carmelo RobertoCarmelo Roberto, MARKS.3ZET

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?

Essendo già organizzati con un magazzino e una logistica esterna, oltre a essere abituati a lavorare con i fornitori principali che si trovano in Giappone, siamo stati pronti a rispondere con un magazzino “sovraccarico” di merce utile a soddisfare almeno tre mesi di fabbisogno dei nostri clienti abituali, oltre a poter continuare a garantire i servizi di carico e scarico merce, e quindi l’invio quotidiano dei prodotti alle aziende di stampa.
Devo dire, però, che abbiamo avuto la fortuna e forse l’intuizione di muoverci già durante la terza settimana di febbraio, anticipando i tempi, cercando di incontrare le esigenze di tutti i componenti del team di Marks-3zet Italia, e organizzandoci con quanto necessario, per poter continuare a svolgere la nostra attività in “smart-working”.
Ovviamente abbiamo dovuto ridurre le riunioni e gli incontri con partner e fornitori in azienda, sanificando gli ambienti. Commerciali e consulenti tecnici sono costantemente reperibili  al telefono per tutti i clienti in Italia e all’estero. Possiamo così rassicurare che non abbiamo problemi di fornitura della merce per consentire la produzione ai clienti e per la consulenza tecnica. Ci teniamo anche a scambiare pareri e parole di conforto in questo scenario anomalo per tutti.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?

Non vorrei sminuire la cosa ed essere banale, ma ovviamente è giusto che Drupa sia stata annullata, perché in questo momento bisogna prima di tutto tutelare la salute di tutti. Inoltre, ritengo che per come all’interno del mercato dell’industria grafica si faccia fatica a trovare spunti realmente innovativi, almeno dall’ultima Drupa del 2016 a oggi, forse è anche un bene posticiparla di un anno circa in modo da avere maggiormente tempo, noi come soprattutto i ricercatori e sviluppatori di tecnologia per il nostro settore di presentare qualcosa di realmente “nuovo” per l’industria in cui operiamo.
Ovviamente noi eravamo pronti, come altri, a presentare alcune novità di prodotto, in primis nell’ambito del processo di stampa “waterless” quindi in ambito di inchiostri convenzionali “green”, e una serie di novità anche in ambito di inchiostri UV\LED\HUV. Ma come fatto finora continueremo la nostra politica di “informatori” del settore, presentando le innovazioni di prodotti consumabili come inchiostri, lastre, caucciù e vernici direttamente agli stampatori, realmente interessati e orientati al confronto e alla libera informazione “svincolata” dai brand che rappresentiamo.
Ci prepareremo ancora meglio, insieme ai nostri fornitori e partner strategici, per presentare altre novità alla prossima edizione di Drupa 2021, dove ci si augura che tutti gli attori del settore potranno arrivarci con più voglia di fiera e di novità e soprattutto con più spensieratezza, cosa che in questo 2020 purtroppo manca.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?

Stiamo tutti imparando, finalmente, il lavoro “smart”. Stanno cambiando le regole anche del nostro lavoro e cambieranno molto probabilmente anche quelle del mercato in generale e certamente dell’industria grafica.  Lavoro smart di cui io sono “fan” sin dalla costituzione della Marks-3zet Italia nel 2014, conservando solo per le risorse di backoffice e il customer care l’orario d’ufficio “canonico” come regola utile a rispondere alle esigenze del cliente durante le fasce orarie diurne. Ma abolendo il concetto di postazione di lavoro e di ufficio se non per le riunioni interne o con partner e fornitori. Tutti i collaboratori sono dotati di laptop e postazione di lavoro da casa, telefono aziendale e connessione dati\internet aziendale, in modo da poter essere sempre “smart, lean, agile”.
In più, come detto sopra, per il magazzino e per la logistica ci serviamo di un partner esterno specializzato in Lombardia (Bisi Logistica). Questo garantisce sempre la disponibilità di una o più risorse del partner, in grado di ricevere, processare e spedire ordini ai clienti.
Impariamo a cogliere il lato positivo anche da questa esperienza in uno stato di emergenza, che mi auspico come tutti voi che termini presto e ci riporti alla “normalità”.
Ad esempio si limita lo stress, e relativi rischi, dei viaggi in auto e si impara a salvaguardare anche il portafoglio delle spese di viaggi e trasferte, evitabili in alcuni casi.

Fornietic

Lo staff di Fornietic

Mario Marchi, FORNIETIC

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
Fornietic, Flexolution e Fleximpianti stanno a oggi lavorando a pieno ritmo, rispondendo alla richiesta dei clienti relativamente alla nostra capacità di produrre e consegnare.  Segnaliamo a questo proposito che molti nostri clienti stanno lavorando su piú turni per far fronte alle richieste della filiera alimentare e del farmaceutico.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?
Posticipare Drupa è stata una decisione sofferta ma doverosa, in linea con i protocolli di safety messi in atto anche dalla Germania. Per quanto ci riguarda, abbiamo pianificato di comunicare a tutti i nostri clienti un dettagliato elenco di novità che sarebbero state visionabili negli stand.  Speriamo vivamente di poterlo fare di persona.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?
Per la tranquillità e la serenità di tutti i lavoratori abbiamo chiaramente adottato politiche di smart working, ove possibile. Le funzioni produttive hanno visto l’adozione di tutte le misure indicate dal governo, attivando turnazioni e distanziamenti.
Non ci resta che ai augurarci, come tutti, che le misure prese in Lombardia e in Italia, possano al più presto avere efficacia per il bene di tutti gli italiani e del nostro tessuto industriale e commerciale.

Chiara e Annalisa Prati

Chiara (a destra) con Annalisa Prati

Chiara Prati, PRATI srl

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
Siamo partiti sin da subito rivedendo l’intera gestione aziendale, abbiamo messo in piedi programmi di turnazione personale in produzione, mentre per quanto riguarda gli uffici sono gestiti in “smart working”.  Il nostro obiettivo è tutelare la salute dei nostri dipendenti e delle loro famiglie, dare il nostro, seppur piccolo, contributo affinché questa situazione alquanto tragica possa risolversi nel minor tempo possibile.
Allo stesso tempo cerchiamo di fornire ai nostri clienti un servizio, come spedizione ricambi, assistenza tecnica, installazioni in remoto e una continuità produttiva nel modo migliore possibile. Prendendo il buono che c’è da questa situazione, possiamo dire che stiamo allenando la nostra neuroplasticità!

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?
Gli eventi fieristici sono una vetrina molto importante, lo spostamento di Drupa al 2021 e di altri eventi si è reso necessario, non necessariamente però bisogna dire stop alle novità, alle innovazioni e al lancio di nuovi prodotti.  Promuoveremo l’utilizzo del digitale per presentare le novità in anteprima a tutti i nostri clienti e distributori e continueremo in quest’ottica nella speranza di poterci riaffacciare al mondo con uno slancio ancora maggiore.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?

A seconda dei settori la soluzione “smart” può essere più o meno efficace.  L’azienda sta cercando di adottare certe misure senza dimenticare che sono ormai comunque necessarie in questo momento. Così come è altrettanto importante, almeno per noi, mantenere una sinergia anche conviviale tra tutto lo staff. I più “danneggiati” siamo stati noi  perché ci siamo dovuti privare delle “visite” alle aziende e quindi al rapporto con i clienti per il mantenimento di una relazione e il contatto umano – che per fortuna in Italia ha ancora un grande valore – cercando di portare sempre informazioni utili agli stampatori e avere un confronto costante. Ora lo facciamo con telefonate e video-conferenze.

RE spa LabelexpoStefano Mercante, RE Spa

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
È una situazione molto complicata che cerchiamo di affrontare con la maggior positività possibile sia lavorativamente parlando, sia nella vita privata. Per quanto riguarda la situazione lavorativa, la Re S.p.A. pur con tutte le dovute precauzioni sta continuando a operare e, fortunatamente, i clienti ci stanno dando parecchia fiducia. Oggi come non mai ci riteniamo fortunati e sentiamo la loro vicinanza. L’azienda è riuscita in tempo record a organizzare lo smart working e a mettere in pratica tutte le ordinanze che ci permettono di continuare. Credo sia una bella dimostrazione che siamo una realtà sempre attiva, solida e attenta a gestire al meglio ogni situazione.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?
L’annullamento di Drupa, o per meglio dire il rinvio al 2021, era inevitabile e giusto anche se sarà un problema da affrontare per tutti noi, che comunque riponevamo in questo evento enorme fiducia e speranza per il secondo semestre dell’anno. Si sa, Drupa è un evento fondamentale per il nostro settore, si lavora di 4 anni in 4 anni per arrivare a questa manifestazione al meglio in quanto è una cassa da risonanza per i mesi a seguire. Purtroppo questa spinta non ci sarà, dunque dovremo essere bravi a sopperire a questa mancanza con l’obiettivo di arrivare all’evento del 2021 ancora meglio preparati.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?
Sono d’accordo con quanto dice la domanda: abbiamo imparato che si può lavorare con meno stress e senza correre troppo. È un modo di lavorare totalmente diverso, ma stiamo imparando che si può fare e si può gestire al meglio. Certamente ci sono delle situazioni che, in un’azienda come la nostra, necessitano di contatto visivo e di presenza in loco, ma lo smart working dobbiamo vederlo più come un’opportunità, che ci può tornare utile in alcune situazioni particolari. Noi che giriamo il mondo d’ora in poi sappiamo che si può continuare senza perdere un minuto di lavoro.
Aggiungiamo noi che: “Re S.p.A. ha deciso di dare un segnale positivo e offrire un contributo concreto per coloro che stanno affrontando l’emergenza sanitaria devolvendo un significativo contributo economico a sostegno della realizzazione di nuovi posti di terapia intensiva dell’ Ospedale Fondazione Poliambulanza di Brescia, una delle due strutture ospedaliere della città e tra le più colpite in Italia , che sta fornendo un sostegno fondamentale alla popolazione per combattere l’epidemia COVID-19.”

Enzo Colapinto ISTEnzo Colapinto, IST Italia

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori?
Premetto che essendo un’azienda di piccole dimensioni, certamente siamo agevolati nell’implementare le procedure di contenimento del Covid-19. Innanzitutto abbiamo introdotto turnazione per ridurre la presenza di persone nell’ambiente di lavoro, sia per quello che riguarda gli uffici, sia per quello che riguarda l’officina /laboratorio.
Inoltre abbiamo adottato i protocolli e corrispondenti D. P. I.
Per quanto concerne il servizio tecnico di assistenza esterna, dobbiamo necessariamente prendere in considerazione le procedure dei clienti che ci ospitano. Visti i provvedimenti emanati dal governo a livello nazionale, subentrano inoltre problematiche logistiche di vitto e alloggio del personale in trasferta. Per questo stiamo prendendo in considerazione i lavori non procrastinabili e circoscritti prevalentemente all’area del centro nord. Chiaramente ogni situazione fuori dalla predetta zona viene valutata caso per caso.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore?
Certamente il mancato svolgimento di Drupa posticiperà di diversi mesi la realizzazione di progetti e idee. Tuttavia la corrente emergenza fa prevalere in questo momento la necessità di procurare una continuità alle attività produttive con i mezzi al momento disponibili. Non ritengo che ci sia purtroppo spazio per pensare di aumentare la capacità produttiva quando i mercati andranno incontro a un rallentamento circostanziale. In previsione si dovrà attendere almeno la prossima estate per riprendere in considerazione nuovi sviluppi. Certamente i costruttori di macchinari si muoveranno di pari passo con gli utilizzatori di tecnologia quindi eventuali nuove tecnologie che erano previste per Drupa verranno svelate nella prossima edizione.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere?
Lo smart working agevola di sicuro tutte quelle attività che possono svolgersi in remoto e meno male che la tecnologia ci assiste, soprattutto in questo momento ma una trattativa di beni strumentali che prevede delle cifre importanti, è impensabile portarla a termine attraverso questo metodo di lavoro.  Di conseguenza lo smart working troverebbe molte limitazioni pratiche nel dimostrare, ad esempio,le capacità e le funzioni, insomma le performance di macchinari industriali in generale. Inevitabilmente, se ci fossero delle trattative avviate, queste non troverebbero una conclusione.
La tecnologia smart, per mezzo di applicazioni multimediali, faciliterà noi costruttori  ad assistere i clienti durante tutto questo periodo. Inoltre ci consentirà di mantenere i contatti con chiunque avesse bisogno del nostro supporto, incluse le implementazioni su macchine già esistenti.

Daniele Olive

Daniele Olive, CEO e Matteo Olive responsabile marketing UV One

Daniele Olive, UV One Srl

Come state affrontando questa emergenza in azienda e fuori? 
Per affrontare l’emergenza Coronavirus, UV One, in linea con le disposizioni, ha fin dall’inizio adottato tutte le misure di sicurezza previste per limitare la diffusione del contagio tra i propri dipendenti e salvaguardarne la salute. Oltre all’acquisto di tutti i dispositivi di primaria importanza, come mascherine, guanti e disinfettanti, abbiamo definito misure interne straordinarie, ad esempio la limitazione degli accessi di personale esterno in azienda e la sospensione di tutte le attività di intervento esterno presso il cliente.
Dal punto di vista organizzativo, le attività d’ufficio continuano con regolarità in quanto lo smart working. Si sono invece registrate più difficoltà sul fronte produttivo e legato alle assistenze: i tecnici si recano in azienda a giorni alterni in base alle esigenze lavorative, in modo da ridurre al minimo i contatti interpersonali, e alcuni di loro sono in ferie da più settimane. Sul fronte esterno, la nostra forza vendite ha operato a distanza, rinunciando molto spesso al rapporto diretto con il cliente.
In generale, abbiamo registrato una leggera diminuzione degli ordini, causata anche dal rallentamento dei trasporti e dalle altre funzioni primarie su cui quotidianamente l’azienda si appoggia. La situazione è sicuramente complessa e per questo non di immediata facilità gestionale, soprattutto per una piccola media realtà.

Quale effetto avrà l’annullamento di drupa? Se avevate in programma di presentare qualche novità, come pensate di supplire alla mancanza della fiera piú importante del settore? 
L’annullamento di Drupa e il suo spostamento al prossimo anno è stata, a nostro parere, una buona scelta dato il momento difficile in cui ci troviamo e la possibile poca affluenza che si sarebbe registrata, anche una volta conclusasi l’emergenza. Per quanto riguarda UV One, in questi giorni ci stiamo attivando per trovare soluzioni alternative per la presentazione al mercato dei nostri nuovi prodotti e progetti, che contavamo di esporre durante Drupa. A tal proposito, pensiamo che un grande aiuto possa provenire dalle attività di marketing e comunicazione sul web, in particolar modo dai social, che sono ormai diventati strumenti di fondamentale importanza in un’ottica di promozione aziendale. La loro implementazione può avvenire a distanza e questo può agevolare molto le aziende in un momento complesso come questo. Sicuramente, questi mesi saranno caratterizzati da una maggior presenza online, che verrà controbilanciata da una fase più “offline”, di ritorno alla relazione diretta con il cliente, una volta che l’emergenza sarà finita.

In questa emergenza stiamo imparando il lavoro smart: l’unico vantaggio che abbiamo scoperto è che forse si può lavorare con meno stress e senza correre, e forse con meno consumi. Qual è il tuo parere? 
Lo smart working è sicuramente una grande opportunità che la tecnologia ci offre, ma resta difficilmente applicabile a tutte le funzioni aziendali: mentre per gli uffici può essere una valida soluzione, per le aree produttive e tecniche può rappresentare un ostacolo e rallentare i processi aziendali. Sicuramente, anche laddove il lavoro smart è maggiormente adatto, deve essere applicato e implementato correttamente: bisogna disporre dei device necessari, delle connessioni adeguate e del tempo per testarne il corretto funzionamento, in modo da eliminare eventuali ostacoli che interferiscano e rallentino il flusso di lavoro.  Il lavoro agile può quindi essere una risorsa di valore per l’azienda (in quanto consente una diminuzione dei costi) e può generare diverse esternalità positive a livello macro (perché permette una riduzione dell’inquinamento) ma, se il suo funzionamento non è ottimale e se parte dell’organico non ne comprende appieno le dinamiche, può rappresentare una grande perdita di tempo per tutta l’organizzazione.

NOTA: risposte inviate prima del Dpcm 22 marzo 2020