Al congresso GIFLEX dell’11 novembre sono stati esaminati gli aspetti fondamentali, oggi e nel futuro immediato, per l’industria del packaging flessibile, dalla crescita sostenibile alle normative fiscali a sostegno delle imprese, dalla economia circolare e quindi ai problemi legati al fine vita degli imballaggi, fino all’attualità del problema del lavoro agile.

Giflex Girotto

Il senatore M5S Gianni Girotto durante il suo apprezzato intervento al congresso Giflex

Il presidente Giflex, Michele Guala dopo il saluto di rito, ha rapidamente introdotto l’intervento del senatore Gianni Girotto, presidente delle commissione permanente industria, commercio, turismo. A sorpresa, visto come siamo soliti valutare i nostri parlamentari, Girotto, come ha subito evidenziato, è un tecnico elettronico con esperienza lavorativa nell’industria e quindi ‘competente’. Il senatore ha illustrato con molta efficacia e concretezza ciò che si sta facendo per incentivare la crescita sostenibile e digitale delle imprese, sia a livello italiano, sia a livello europeo.
Ha sottolineato anche l’impegno governativo per mantenere la leadership che l’industria italiana ha nel settore e questo va fatto anche e proprio nella progettazione per mantenere elevato il gap a nostro favore nei confronti della concorrenza straniera.
Incentivare quindi ricerca e sviluppo, oggi soprattutto ai fini della circolarità di cui abbiamo dimostrazione essere uno dei principali punti a favore per il successo sui mercati. Lo stesso consumatore ne è sempre più consapevole ed è disposto a un sovrapprezzo per prodotti compatibili con una economia circolare e sostenibili peer l’ambiente. Ha infine sostenuto che, come dimostra la tragica situazione pandemica, che l’Italia non può e non deve vivere sul solo turismo. Guala ha auspicato la creazione di un tavolo di lavoro tra le industria del settore e il governo, proposta accolta non solo ma con la possibilità di estensione a livello UE.

Lelio Cacciapaglia, direttore tributario presso Ministero Economia e Finanze, ha illustrato i nuovi progetti di normativa fiscale a sostegno delle imprese. Una relazione estremamente tecnica che ha suscitato l’interesse degli imprenditori per le indicazioni che ha dato sulla rivalutazione dei beni d’impresa che verrà riconosciuta nel 2021 per un affrancamento d’imposta del 10%. I dettagli della relazione, e relative slide, sono a disposizione dei soci Giflex.

Del modello economico innovativo basato sull’uso e la gestione efficiente delle risorse e la chiusura dei cicli perseguita a vari livelli lungo la catena produttiva, ha parlato Claudia Brunori della Fondazione Sviluppo Sostenibile nella sua dettagliata relazione “Dall’Europa all’Italia la circolarità dell’industria del packaging“. L’innovazione deve essere triplice e applicarsi al prodotto, al processo e all’intero sistema.

Le responsabilità dei produttori

Considerato che il 45% delle emissioni globali è oggi dovuto al cibo in tutto la sua filiera [fonte Fondazione Ellen McArtur] risulta chiara l’importanza dell’imballaggio.
La relazione ha illustrato quindi il piano d’azione EU per l’economia circolare 2020, quali attività di promozione per prodotti sostenibili e circolari, e della necessità di un eco-design finalizzato alla durabilità, riparabilità, riciclabilità. Sono inoltre in atto campagne di sensibilizzazione verso i consumatori.
Le direttive di riferimento sono la UE 2018/852 per imballaggi e rifiuti di imballaggio e la direttiva UE 2019/904 sulle plastiche monouso: quest’ultima da recepire entro luglio 2021, vieterà alcuni prodotti e imballaggi monouso in plastica.
Ha anche ricordato che in Italia vige la recentissima legge 116/2020, in vigore dal 26/09/20, cui un produttore è responsabile del ciclo di vita di un prodotto (quindi pure l’imballaggio) anche nella fase di post consumo. Per i rifiuti organici, compresi i loro imballaggi, si richiede la certificazione di compostabilità e quindi devono rispondere alle norme del decreto legislativo.

Ha quindi esposto alcune riflessioni sulle novità: Epr (responsabilità estesa dei produttori) per gli imballaggi che in Italia va oltre il dettato europeo, tanto che devono coprire i cosiddetti “costi efficienti” tipo informazione e comunicazione ai consumatori. È obbligatoria l’etichettatura ambientale di tutti gli imballaggi distribuite in Italia. Illustra poi la legislazione e confronta la situazione in Francia, Germania, Spagna.
È tuttora in corso, fino al 6 gennaio 2021, la consultazione pubblica europea sulla riduzione dei rifiuti da imballaggio, con l’obiettivo di raccogliere le opinioni dei cittadini e delle parti interessate sulle possibili misure per rivedere la direttiva, che riguarda l’intera filiera compresi i consumatori.
Termina mostrando quali sono le sfide per i produttori di imballaggio flessibile: cosa si intende per riciclabile, quali soluzioni e quali le strategie da adottare e i relativi strumenti.

Al termine Michele Guala sottolinea come dal 2018 a oggi ci sia stata una vera rivoluzione normativa in tutta Europa, il che implica per le aziende del settore di dover studiare per essere aggiornati e la necessità di procedere coordinati. Ruolo che, non abbiamo dubbi, sarà egregiamente svolto da Giflex come ha dimostrato nell’organizzazione di questo incontro.

Ha terminato il congresso, l’intervento di M. Del Conte sullo smart working che ormai da eccezione è diventato regola: una vera e propria sfida culturale di un nuovo paradigma organizzato. Pregi e difetti e problematiche che coinvolgono tutti i soggetti interessati.