Chiuso un 2020 da dimenticare con cali a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici, l’industria italiana costruttrice di beni strumentali è pronta per la ripresa che si attende già a partire dal 2021. È quanto emerge dalle rilevazioni effettuate a gennaio dal Gruppo Statistiche Federmacchine, la federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali.

Nel 2020, il fatturato dell’industria italiana di settore è sceso a 39.674 milioni di euro, il 17,9% in meno rispetto al 2019. Sul risultato complessivo hanno pesato sia la riduzione dell’export, calato, del 15,9%, a 27.177 milioni, sia il calo delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno, scese, del 21,8%, a 12.497 milioni di euro.
L’effetto della pandemia si è dunque riverberato su tutti i principali indicatori ed è stato particolarmente pesante sull’andamento del consumo interno, che ha registrato un crollo del 22,6%, attestandosi a 19.826 milioni di euro. La riduzione della domanda italiana di nuovi macchinari ha avuto un impatto pesante non solo sulle consegne interne ma anche sulle importazioni calate, del 23,9%, a 7.329 milioni di euro.

Crescita del 9%

Differente sarà il tenore del 2021. Secondo le previsioni elaborate dal Gruppo Statistiche Federmacchine, quest’anno il fatturato tornerà a crescere, recuperando però solo in parte il terreno perso; infatti, con un incremento atteso dell’8,9% rispetto all’anno precedente, si attesterà a 43.200 milioni di euro.
Il parziale recupero sarà determinato sia dall’export, atteso in crescita dell’8% a 29.349 milioni di euro, sia dalle consegne dei costruttori italiani che, in virtù di un incremento del 10,8%, raggiungeranno il valore di 13.850 milioni di euro.
Il consumo italiano di beni strumentali, sostenuto anche dagli incentivi fiscali previsti dal piano Transizione 4.0, salirà a 22.279 milioni di euro, il 12,4% in più rispetto al 2020, trainando non solo le consegne dei costruttori ma anche le importazioni che dovrebbero segnare un recupero del 15%, raggiungendo il valore di 8.429 milioni di euro.